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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
USI CIVICI
Riflessioni

20/7/2014 - 20:06


Il 7 c.m. nel Teatro  del Popolo di Migliarino, é stata presentata, con l’intervento del Capogruppo PD in Consiglio Regionale IVAN FERRUCCI, la legge reg. n° 27/2014 che "Disciplina l’esercizio  delle funzioni in materia di Demanio collettivo e diritti di uso civico".    L’iter, iniziato nel lontano 1996, ha visto la presentazione  di diverse bozze di legge e comunque condizionato da fonti diverse interessate a trasformare i Demani Civici in Associazioni,  pubbliche o private, con soppressione delle A.S.B.U.C., Amministrazioni   Separate Beni di Uso Civico, con la evidente finalità di giungere ad una gestione politica  dei  beni  ed il probabile ritorno delle Amministrazioni  Separate anche a quei Comuni ai quali, in passato, venne loro sottratta per cattiva gestione  ed affidata, per il riordinamento   ad un Commissario Regionale prima ed ai Comitato ASBEUC  eletto  dai cittadini aventi diritto di uso civico poi.
E poiché tale legge altro non  é chela riunione del disposto di diverse leggi dello Stato  e Regionali, (L. 1766/27, RD. 332/28, DPR 11/1972, DPR  616/77 ecc)     alle quali pure si richiama “per ciò che non fosse previsto“ nella legge stessa, appare come la chiara smentita  di coloro che, per opportunismo, sostenevano le inadeguatezze e l'inefficacia   di quelle  precedenti  leggi.
Salvo  qualche osservazione  nel merito degli Art.li 10 (Alienazioni) e 12-c1 (Sospensione  temporanea degli  usi Civici su istanza del Parco), meglio valutabili alla emanazione del regolamento applicativo , appare  rispondente alle esigenze del corretto godimento di quei diritti di uso civico, reali ed imprescrittibili, col rispetto dell’ambiente  da tramandare alle future generazioni . Finalità che non dovranno essere trascurate  dalle A.S.B.U.C, nella funzione gestionale/ amministrativa peraltro facilitate, in ciò, dall’attento  controllo e dalla TUTELA  della Regione la quale, richiamandosi al disposto del DPR 11/1972 e DPR 616/1977, al punto 10 del preambolo così  si pronuncia: “ In applicazione dell’Art* 118, comma quarto della Costituzione, al soggetto gestore é riconosciuta ampia autonomia  statutaria e regolamentare, condizionata tuttavia dal controllo della Regione  la quale deve GARANTIRE la destinazione  e la conservazione degli usi civici per le generazioni future”.
E' stato debellato l’ultimo  dei secolari tentativi di spogliazione dei diritti di uso civico. Le popolazioni interessate potranno, così, per tramite degli organi amministrativi da loro eletti, perseguire  il godimento dei loro diritti e la conservazione del patrimonio ambientale da tramandare ai posteri.

 

Una riflessione:

“Visto  che  Parchi Naturali e Demani collettivi civici hanno in comune  la finalità della conservazione  dell’ambiente, perché, anziché combattersi, non trovano il modo di lavorare in sinergia ??

 

Romoli Renzo.

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21/7/2014 - 0:27

AUTORE:
cittadino x

Rispondo alla redazione che ritiene di far chiarezza su un punto fondamentale ma purtroppo o per fortuna dico io la legge non è cambiata sono state solo trasferite delle responsabilità il che non esclude ricorsi di vario tipo.
Di chiaro c'è soltanto che le leggi del 1927 e i reg 1928 sono ancor oggi validi.
Le regioni italiane sono state chiamate ormai da 20 anni a rivedere statuti regolamenti e quant'altro necessario ad una maggior comprensione della materia almeno nella terminologia, alle regioni sono passate solo alcune responsabilità.
Si rileva che ogni regione ha adottato leggi regionali diverse rispetto all'argomento anche dettate dalla peculiarità del territorio a maggior ragione quindi in caso di contenzioso non sarà sufficiente la legge regionale che potrà essere superata da quella nazionale.
Se si considera che in aria di annullamento del Senato è in corso un proposta di legge relativa agli usi civici che dovrà poi essere approvata dalla Camera (che quella almeno per ora resta) la vedo dura non intravedere un gran casino dove tutti han ragione e contemporaneamente torto.
Concludo con la speranza che chi si prende la bega di gestire gli usi civici di un territorio sia capace e lungimirante ma tutto questo sarebbe inutile se dall'altra parte ci fossero amministrazioni statali ottuse e tornacontiste

20/7/2014 - 21:53

AUTORE:
la redazione

Riceviamo e pubblichiamo (questa volta velocemente)


Toscana Notizie
Agenzia di informazione della Giunta Regionale

http://www.regione.toscana.it/toscananotizie

Legge regionale su usi civici confermata anche dal governo

Scritto da Redazione, sabato 19 luglio 2014 alle 12:52

FIRENZE - Confermata anche dal governo, nel corso della seduta del 10 luglio scorso, la legge della Regione Toscana sulla "Disciplina dell'esercizio delle funzioni in materia di demanio collettivo civico e diritti di uso civico" (n.27/2014).

E' stata dunque accolta la linea interpretativa regionale sulla materia, che rivisita e aggiorna la legge nazionale sugli usi civici risalente al 1924.

Gli uffici regionali possono ora procedere alla redazione del regolamento per la sua applicazione, al fine di promuovere e valorizzare la gestione dei territori di uso civico presenti in Toscana, con una visione più imprenditoriale anche se con finalità conservativa, per la trasmissione del bene alle generazioni future.

Anche per l'elaborazione del regolamento, come già è avvenuto per la legge, si procederà ad un lavoro partecipato con tutti i soggetti gestori dei beni collettivi civici, presenti in Toscana.