Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Gli olivicoltori dei Monti Pisani sono in ginocchio.
Dopo una promettente fioritura, per svariate concause che non sto qui ad elencare, ma principalmente legate ai capricci metereologici, si trovano ad affrontare un'annata scarsa di olive.
A tale fatto, sempre con il meteo attore principale, un luglio piovoso li ha costretti a tagliare l'erba più volte, cosa che in monte comporta notevoli fatiche e spese; in più, le basse temperature hanno fatto si che la mosca olearia trovasse le condizioni ideali per un suo rapido sviluppo ed infestazione.
Al momento tutte le olivete convenzionali sono sotto trattamento antiparassitario, mentre i pochi olivicoltori biologici stanno facendo salti mortali per difendere le poche olive dall'attacco della mosca; forse non tutti sanno, infatti, che chi usa veleni ha la vita sicuramente più facile di chi non li usa, dal momento che il dimetoato entra nel frutto e lo protegge per circa quattro settimane, mentre il caolino ed il rame sono protezioni superficiali dilavabili con la pioggia: con il tempo che ha fatto finora, lascio a voi le conclusioni.
Il Comune di San Giuliano non sente questo problema e non fornisce alcuna assistenza, vuoi per mancanza di risorse, vuoi perchè non si è reso conto delle conseguenze che possono verificarsi con un ulteriore abbandono delle olivete, che ha già superato la soglia del 30%: perdita di paesaggio , di ricchezza, di antichi mestieri e di occupazione, di percorsi turistici e di visitatori, con aumento del pericolo di incendi e rischio per gli abitanti del monte.
Nel nostro territorio abbiamo delle zone in cui i muretti a secco sono dei monumenti, ma la loro funzione paesaggistica non interessa nessuno e tantomeno la loro funzione di drenaggio delle acque piovane: lasciamo che le orde di cinghiali che imperversano nel nostro territorio li finiscano di distruggere e che pezzi di montagna collassino a valle, poi forse, con l'emergenza, qualcosa succederà.
Concludo con qualche consiglio, come sempre: agli operatori biologici dico di aggiungere adesivanti a base di resina di pino ai prodotti che decidono di usare, aumenta la permanenza sui frutti; a quelli che usano dimetoato ricordo di rispettare i tempi di carenza e di proteggere "vistosamente" il loro corpo quando effettuano i trattamenti, tale sostanza è estremamente pericolosa, cancerogena e per questo di prossimo ritiro dal mercato da parte della UE.
Da ultimo un'amenità che vi farà fare delle considerazioni, che io non posso scrivere per problemi di censura, su dove può arrivare la becera burocrazia: gli operatori biologici non possono frangere come tali le olive raccolte entro i dieci metri dal confine di uno che invece biologico non è, per non rischiare di portare al frantoio frutti "contaminati" ! Ma vi rendete conto?
Buon lavoro