Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Storie di migranti: anche di questa 'declinazione' del coraggiosi è parlato alla Route Nazionale Scout Agesci in corso a Pisa,con tre laboratori promossi dalla Provincia.
A parlare, alcuni degli stessi migranti africani ospitati attualmente in città Nell'ambito della Route Nazionale Scout Agesci in corso a Pisa, negli spazi della Tenuta di San Rossore, e incentrata sul tema del coraggio, tra le varie declinazioni di questo valore umano sulle quali i ragazzi si sono confrontati, c'è stata anche quella riguardante le migliaia di persone che scelgono, dolorosamente, di abbandonare la propria terra (con tutti gli affetti, le consuetudini, le certezze), perché costretti a questo passo da condizioni non più sostenibili di povertà o di pericolo.
Le "Storie migranti" sono state al centro di una serie di tre "laboratori" organizzati dalla Provincia di Pisa, attraverso il Centro Nord-Sud (braccio operativo dell'amministrazione su questo fronte): svoltisi venerdì (uno al mattino, una nel pomeriggio) e sabato mattina, hanno avuto ciascuno la durata di tre ore, coinvolgendo ogni volta trenta giovani.
Di fronte a loro, a parlare sono stati alcuni addetti dello stesso Nord-Sud e soprattutto, direttamente, alcuni di coloro che vivono, oggi, la situazione di persone in fuga: dieci ragazzi africani attualmente ospitati in una delle strutture d'accoglienza allestite a Pisa.
L'iniziativa è stata coordinata dall'assessore provinciale Silvia Pagnin: "E' stata - dice - un'esperienza di contenuto emotivo e formativo molto forte, per tutti noi".