Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Anche se la politica è in vacanza ciò che è successo a Lari, nella cosiddetta "Festa Rossa", dove è stato invitato come protagonista di un dibattito l'ex brigatista rosso Renato Curcio, non può passare sotto silenzio. La cosa risulta grave perché il dibattito è avvenuto nello spazio dedicato a Sandro Pertini, che in quegli anni fu il più intransigente baluardo contro il terrorismo di ispirazione comunista a sinistra e di matrice fascista a destra.
Curcio è uno dei fondatori delle "Brigate Rosse", che seminarono terrore e morte nell'Italia degli anni 70' ed 80', una stagione drammatica segnata da stragi rosse e nere, che fu respinta e battuta perché uomini come Sandro Pertini Aldo Moro Enrico Berlinguer e Ugo La Malfa affermarono con il loro passato e con il loro esempio di combattenti per la libertà il valore della democrazia della costituzione nata dalla resistenza e delle sue istituzioni.
I Socialisti ricordano che fu Claudio Martelli, allora Ministro socialista della Giustizia, ad opporsi alla proposta di grazia che Cossiga e Andreotti inopinatamente proposero nel 1991 arrivando perfino a promuovere un conflitto alla Corte Costituzionale.
Com'è possibile quindi che una forza politica o un'associazione possa invitare a parlare uno come Curcio, senza neppure mettere in piedi un forte contraddittorio in un dibattito ampio? Cosa ha da proporre ed insegnare dopo una vita dominata da idee che hanno sparso morte e dolore nel paese?
Per questo i Socialisti Pisani dissentono, pur rispettosi dell’insegnamento di Voltaire “Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.”,verso questa iniziativa ed i loro organizzatori che hanno permesso “la profanazione” del parco dedicato ad un eroe della libertà e della democrazia come Sandro Pertini.
Per la segreteria provinciale PSI
Luca Pisani
Pisa 11/08/2014