Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Con l'ordinanza emessa dall'Amministrazione Comunale i cittadini sangiulianesi sono stati chiamati a provvedere, entro il 20 settembre prossimo, alla manutenzione e pulizia di fossi e canali, al taglio dei rami e delle siepi sporgenti su strade comunali, alla manutenzione dei terreni incolti e/o inedificati.
Il provvedimento in oggetto non è una novità, ogni amministrazione passata e ogni altro ente preposto alla tutela del territorio, soprattutto agricolo, lo emettono ogni fine estate in vista delle piogge autunnali; la particolarità di quest'anno ci parrebbe di coglierla nel recupero da parte dell'Amministrazione Di Maio di una ritrovata sensibilità nei confronti dell'ambiente forse maturata a seguito del degrado e del dissesto idrogeologico in cui attualmente versa il territorio comunale.
Sull'ordinanza c'è poco da eccepire, anche se avremmo preferito che si fosse studiato un percorso in cui l'amministrazione provvedesse alle opere in caso di mancata ottemperanza da parte dei privati inviando successivamente il conto al proprietario, anziché prevedere una risibile sanzione che, nella maggior parte dei casi, è notevolmente inferiore al costo dell'intervento da affrontare.
Quello che invece riteniamo profondamente ingiusto e sbagliato è l'atteggiamento di una Amministrazione che, invece di dare l'esempio su come si tutela il territorio in modo giusto e concreto, si limita ad imporre sanzioni ai privati senza provvedere a migliorare le condizioni del bene pubblico e a svolgere i ruoli ed i compiti che le competono istituzionalmente.
È sotto gli occhi di tutti, infatti, il medesimo, se non peggiore, stato di degrado e di abbandono delle proprietà comunali: tratti di strade e sottopassi stradali completamente dissestati, fossi intubati privi di manutenzione, fognature non funzionanti, tratti di piste ciclabili invase dalla vegetazione e quindi non utilizzabili.
In questa situazione avremmo perciò preferito che, contemporaneamente all'emissione dell'ordinanza, la nuova Amministrazione comunale fosse intervenuta consistentemente attraverso interventi pubblici volti alla progressiva eliminazione dello stato di degrado generale del territorio comunale.
La prossima settimana si avvierà l'iter di approvazione del bilancio di previsione dell'Amministrazione; noi ci impegneremo e batteremo perché consistenti capitoli di spesa vengano destinati a quello che noi riteniamo essere una priorità: la tutela del territorio e la difesa del bene pubblico.
Nel frattempo invitiamo i cittadini ad emettere ordinanze nei confronti del Sindaco per la riapertura delle chiaviche, la pulizia delle tombature e la biffatura delle fosse. Altrettanti interventi indispensabili prima del periodo delle piogge.
L'altra San Giuliano