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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Attenzione, passa il Giro da Migliarino!

9/9/2014 - 18:44

   Pisa e con essa Viareggio si trovano coinvolte in una grande competizione aviatoria. Si tratta del raid Parigi-Roma-Torino, organizzato nel maggio 1911 dal Touring Club , dalla Società Parioli di Roma e dal "Petit Journal" di Parigi, per commemorare il cinquantenario dell’Unita d’Italia.
La gara, a premi, che ha l’intento di unire le due capitali, prevede tappe a Digione, Lione, Avignone, Nizza, Genova, Pisa, Roma e successivamente a Firenze, Bologna e Torino, per un totale di 2.260 chilometri. Gli arrivi a Pisa avverranno nella tenuta di S. Rossore, non essendo ancora disponibile il campo di volo di S. Giusto. Scatta cosi un’imponente organizzazione per assicurare l’assistenza e l’eventuale soccorso lungo l’intera rotta.
 Quattro "navi da guerra", la "Sardegna", il "Re Umberto", la "Regina Elena" ed il "Vittorio Emanuele", più cinque caccia-torpediniere, due torpediniere, un rimorchiatore d’alto mare, nonché il naviglio costiero, vengono adibiti con opportuno dislocamento al servizio di radiotelegrafia e di soccorso.
Inoltre appositi Comitati Locali, creati presso i centri più importanti interessati dal sorvolo, provvedono ad assicurare il servizio di assistenza terrestre.
La zona di giurisdizione assegnata a Viareggio è quella che va dalla "Ca’ dei Doganieri", presso le curve di Motrone, alla "Batteria Vecchia" di Migliarino.
La carica di Presidente del Comitato Locale viene assegnata al tenente di Cavalleria Lino Del Prete (figlio del celebre "Dottorino"), mentre quella di Commissario al rag. Mario Binda.
L’organizzazione approntata è particolarmente articolata e sviluppata. Vengono stabiliti appositi orari di apertura degli uffici telegrafici di Viareggio, Forte dei Marmi, Torre del Lago e Migliarino Pisano, ma soprattutto viene organizzato un efficiente servizio di vigilanza con staffette ciclistiche, mediante la Società Sportiva "Rapidus" di Viareggio.
Le staffette sono scaglionate lunga la strada provinciale e nella zona di giurisdizione, con un ciclista ogni due o tre chilometri. Ciascuno di essi ha il compito di comunicare al compagno che lo segue, quanto visto circa lo svolgimento del raid ed il passaggio degli aeroplani, in modo da far giungere il più celermente possibile le notizie al Commissario locale presso l’ufficio telegrafico o telefonico.
Il servizio sanitario è invece assicurato, con appositi turni, dai dottori Gino Del Prete e Guido Bonanno, a Viareggio, e dal dott. Roberto Giacchi a Torre del lago. Sono inoltre mobilitate la Società di Pubblica  Assistenza "Croce Verde" di Pietrasanta e la "Misericordia" di Viareggio e Torre del Lago, al fine di assicurare in ogni momento una lettiga e almeno quattro uomini con un medico; ugualmente mobilitati i pompieri e le guardie municipali per il servizio di soccorso e d’ordine in caso di "atterramento" di uno degli aviatori.
Inoltre per eventuali  interventi  in mare, il dott. Emilio Domenici e Francesco G. Luperini, si impegnano con le loro barche  a tenersi pronti per uscite di primo Soccorso, cosi come i sigg. Gino Fenili e Gaetano Rovini possessori di "canotti automobili".
Per  il soccorso stradale, l’avv. Cesare Riccione ed i sigg. Alfredo  Rota  e Lino  del Prete mettono a disposizione invece le loro automobili.
Come  segnalazione  infine, vengono imbandierati i campanili, gli edilizi più alti, le torri ed i fari, mentre appositi pannelli sono disposti in prossimità dei caselli ferroviari della linea Viareggio-Pisa.
Venti sono gli aviatori che si iscrivono alla gara, ma soltanto dodici riescono a partire dall’aeroporto di Buc, presso Parigi, la mattina del 28 maggio. Li seguono con i loro  apparecchi,  nove ufficiali piloti designati dal Ministero della guerra francese. 
A Viareggio, intanto, l’attesa é quella delle grandi occasioni.
Tra le mille difficolta, non ultima quella meteorologica, il raid procede lungo la rotta prestabilita, mentre la lotta per la vittoria si restringe a tre soli concorrenti, Beaumont, Garros e Frey, che giungono per primi a Nizza.
Ma ecco che il 30 maggio il telegrafo da la notizia che l’aviatore Garros e partito da Genova alla volta di Pisa.
Le navi della Regia Marina lo seguono istante per istante: le ultime due torpediniere con il rimorchiatore sono ad attenderlo nelle acque del Tino, per scortarlo fino a Forte dei Marmi; da qui all’aviatore non resta che seguire la ben più ospitale costa versiliese. 
 Sulla torretta dell’ "Hotel Regina", intanto, il Comitato Locale di Viareggio ed i rappresentanti della stampa scrutano il cielo ansiosamente. La giornata è piovosa e ciò ostacola l’avvistamento.
 Dopo mezzogiorno, finalmente, la tozza libellula di legno appare lungo la costa ad un altezza di 300 metri, sorvolando poco dopo Viareggio: sono le ore 12,15 di martedì 30 maggio 1911!
Prontamente, il Commissario Binda provvede mediante l’apposito formulario, ad informare del passaggio le due località (Genova e Pisa) capolinea di tappa.
L’indomani è la volta di Frey e Beaumont, i quali raggiungono Viareggio, rispettivamente, alle 6.20 ed alle 9.08.
Ma lasciamo alla cronaca di allora il racconto del passaggio di quest’ultimo aviatore, che poi sarà il vincitore del raid:
“Alle 9 Beaumont passa su Pietrasanta, ma si è intravisto solamente, a causa delle nubi basse e scure che ingombrano il cielo. Lungo il percorso da qui a Pisa sono stati accesi grandi fuochi per le segnalazioni.
A Viareggio sono le 9.10 quando passa l’aviatore francese. Dalla Torretta dell’Hotel Regina una numerosa folla assiste al passaggio. L’apparecchio è uscito dalla nuvolaglia che ingombra la storica terra di Luni ed è scomparso poco dopo. Viaggiava ad un ’altezza considerevole ed a buona velocita".
L’osservatorio presso la torretta registra infatti il passaggio a 500 metri di altezza sul mare e a due chilometri dalla costa.
L’impressione suscitata tra la gente è grande: vedere passare, sospese nell’aria, quelle costruzioni che sembrano reggersi sul nulla, è uno spettacolo che lascia increduli. Ben pochi sono quelli che sanno su che cosa poggiano quelle masse, tenute staccate da terra...
Beaumont riparte da S. Rossore nel pomeriggio raggiungendo Roma per primo, alle 16.00, tra il delirio della folla. Garros è caduto presso Bolgheri ed ha dovuto attendere a Pisa l’arrivo di un nuovo apparecchio per proseguire la gara, mentre Frey  ha "scassato" durante l’atterraggio a S. Rossore.
Nella tarda mattinata del 1° giugno, passa da Viareggio anche il quarto ed ultimo concorrente, Vidart, concludendo i sorvoli.

 

le foto 3 e 4 sono nel campo/ippodromo di San Rossore

la 5 una cartolina d'epoca con fotomontaggio per celebrare l'evento

Fonte: Tratto da “Le barche con le ali” di Paolo Farina ed. Bandecchi&Vivaldi (1989)
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