Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Mangiare cibo spazzatura potrebbe avere conseguenze ben oltre il giro vita. Un consumo eccessivo di cibi e bevande non salutari influirebbe anche sull’attività cognitiva secondo la Dr.ssa Anett Nyaradi, esperta di nutrizione presso il Telethon Kids Institute.
Stando a quanto riscontrato durante lo studio, condotto su 602 partecipanti al Western Australian Pregnancy Cohort Study, composto di due parti: una scheda di consumo alimentare all’età di 14 anni, divisa tra cibo sano e cibo tipico dell’alimentazione occidentale, a cui è seguito dopo 3 anni (età 17) una serie di test svolti al computer per la valutazione della prestazione cognitiva.
In base ai risultati ottenuti i ricercatori hanno affermato come a un maggiore consumo di cibo “occidentale” intorno ai 14 anni corrispondessero peggiori valutazioni al termine dei test condotti una volta arrivati ai 17. Cibo spazzatura, carne rossa e bevande zuccherate avrebbero influito in maniera negativa, secondo il gruppo guidato dalla Dr.ssa Nyaradi, sulle prestazioni in termini di tempi di reazione, attenzione visiva, apprendimento, abilità mentale e memoria.
Chi ha invece seguito una dieta sana avrebbe mostrato al contrario risultati migliori, frutto secondo i ricercatori di un corretto fabbisogno di nutrienti. Ad alterare le normali prestazioni sarebbe in particolare lo squilibrio del rapporto tra omega-3 e omega-6.
Secondo quanto ha affermato la Dr.ssa Nyaradi tale rapporto dovrebbe essere di 1:1, 1 a 1, mentre la dieta occidentale lo sbilancerebbe verso un 1:20 o anche 1:25.
La stessa Nyaradi ha poi concluso:
L’adolescenza rappresenta un periodo critico per lo sviluppo del cervello. È possibile che una dieta povera rappresenti un rischio significativo durante tale periodo. Ecco, i nostri risultati puntano in questa direzione.