Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
L’Opus Dei è una prelatura personale della Chiesa cattolica, l’unica esistente nell’ordinamento canonico ed è stata fondata il 2 ottobre del 1928 dal sacerdote spagnolo Josemaría Escrivá de Balaguer. L’obiettivo di questa “organizzazione” era quello di
“diffondere il messaggio che il lavoro e le circostanze ordinarie sono occasione di incontro con Dio e di servizio nei confronti degli altri, per il miglioramento della società”.
L’Opus Dei collabora con le chiese locali: tra i suoi principali impegni c’è quello di offrire mezzi di formazione cristiana (lezioni, ritiri, assistenza sacerdotale), affinché i fedeli possano rinnovare la loro vita spirituale.
Opus Dei (che letteralmente significa “Opera di Dio”) è l’abbreviazione di Prelatura della Santa Croce. Il nome, a differenza di quanto si possa pensare, non è stato scritto da Escrivà de Balaguer ma dal vescovo di Madrid, che aveva intuito il potere di questa istituzione e voleva esplicitarne le finalità anche nella denominazione stesso. Inizialmente l’Opus Dei dimostra che è possibile conciliare un certo tipo di vita, cristiano praticante, con gli impegni gravosi della quotidianità. Non è un caso che i primi seguaci furono persone di diversa estrazione sociale, con incarichi importanti sia nel mondo della finanza sia in quello dell’industria. Per i primi due anni, L’Opus Dei è stata aperta solo agli uomini, poi fu allargata parte anche le donne.
Far parte dell’Opus Dei non deve significare isolarsi, ma anzi portare il messaggio di Dio in una comunità. Gli apostoli sono coloro che tengono moltissimo allo studio, alla formazione professione e che si distinguono per la brillante carriera, frutto di ingegno ma anche di dedizione. San Josemaría Escrivá ha sempre preso le distanze dal mondo politico, affinché passasse l’insegnamento che l’opera è un’organizzazione religiosa e che i membri sono persone con una forte responsabilità personale e totalmente indipendenti.
I primi anni furono abbastanza difficili, nonostante la curiosità, ma nonostante tutto, i discepoli sono sempre stati in crescente aumento. L’Opus visse un momento complicato tra il 34 e il 36, periodo in Spagna della dominazione di Franco, e per espandersi in tutto il Mondo dovette attendere la fine della Seconda Guerra Mondiale. Oltre all’Europa, l’Opera arrivò negli Usa, in Messico, in Giappone, ma anche in Africa e in Australia. Questa continua espansione permise all’Opus Dei di essere definitivamente riconosciuta dalla Santa Sede nel 1950, e divenne una Prelatura personale (attualmente l’unica esistente di tutta la Chiesa), il 28 novembre del 1982. Ma c’è di più. Il 16 giugno dello stesso anno, Pio XII concesse l’approvazione definitiva dell’Opus Dei, che consentì l’ammissione nell’Opera di persone sposate, e l’iscrizione di sacerdoti del clero secolare alla Società Sacerdotale della Santa Croce.
Una data molto importante dell’Opera è il 26 giugno 1975, giorno in cui a Roma muore Josemaría Escrivá, sostituito da Álvaro del Portillo. A quasi 50 anni dalla fondazione, sono quasi 60 mila le persone che fanno parte dell’ Opus Dei.
L’Opus Dei è formata da numerose discepoli, che collaborano – in modo diverso – a mantenere viva quest’organizzazione. Non esistono categorie diverse di membri. Ma solo modi diversi di vivere la propria fede differenti.
L’opera è costituita, come si può immaginare, da un prelato, da un presbiterio o clero proprio e da laici, di entrambi i sessi. Esistono comunque diversi di gradi di partecipare alla vita dell’Opus Dei e dipende dalla propria disponibilità. Possiamo quindi individuare i numerari, che vivono all’interno dei centri e si occupano delle iniziative di apostolato, gli aggregati, invece, abitano con le loro famiglie, e infine i soprannumerari, che rappresentano il 70 percento dei partecipanti e sono persone sposate, donne o uomini, per i quali la santificazione dei compiti familiari costituisce parte fondamentale della propria vita cristiana. Il celibato è praticato ovviamente dai sacerdoti, ma anche dai laici che lo desiderano.
L’Opus Dei riunisce moltissime persone. Secondo i dati ufficiali, fanno parte della Prelatura circa 90.000 apostoli, dei quali 2.015 sono sacerdoti. La metà dei fedeli, inoltre, è donna.