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È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.

In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare. 
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Mario Lavia
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Di Umberto Mosso
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Di Roberto Zangheri
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Intervista a Maria Elena Boschi
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di Mario Lavia
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Il Gruppo di San Rossore
Paesaggio e pianificazione
di Renzo Moschini

5/10/2014 - 1:13

Paesaggio e pianificazione
Prendo spunto dagli articoli su Repubblica di Firenze di Leonardo Rombai e Marzia Magrini sul piano del paesaggio, per porre una questione che mi pare rimasta finora troppo in ombra. Tralascio le critiche non nuove sugli appesantimenti burocratici e così via, che in ogni caso molto dipendono dal rapporto che si riuscirà a stabilire tra i diversi livelli istituzionali. Rapporti  che oggi risultano piuttosto complicati vuoi dal venir meno di un ruolo delle province che avevano un loro piano di coordinamento territoriale e da un ‘ritorno’ invece rilevante delle Sopraintendenze, mentre sono state ridimensionate quelle dei parchi proprio sul paesaggio.
La domanda  molto semplice è questa; il piano del paesaggio è il piano che riguarda tutti gli aspetti della pianificazione e programmazione territoriale della Toscana? Per capirci meglio; mentre i parchi devono oggi fare solo il piano ambientale e non quello del paesaggio, il piano del paesaggio deve fare anche quello ambientale?

E’ vero che in virtù anche della Convenzione europea esso deve guardare giustamente al ruolo e alle conoscenze delle comunità locali ma può per questo sostituire anche gli aspetti ambientali? Nel caso delle Apuane il piano ambientale del parco può essere sostituito da quello del paesaggio in cui il parco fa appena capolino?
Certo che no. Eppure stando al dibattito sembrerebbe così e non solo naturalmente nel caso delle cave. Mi sembra che ridurre il tutto o quasi al Gallo Nero  più che riduttivo sia assolutamente fuorviante. Tanto più che abbiamo in discussione anche la nuova legge regionale sui parchi.

 
On Renzo Moschini –Presidente Gruppo di San Rossore

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7/10/2014 - 20:09

AUTORE:
Renzo Moschini

Devo innanzitutto ringraziare La Voce del Serchio per questo spazio concesso al Gruppo di San Rossore.
Come è già stato ricordato siamo una ONLUS che da alcuni anni si dedica ai problemi ambientali con particolare riferimento a quello dei parchi. Sulle ragioni di questa preferenza non mi pare ci sia bisogno su questo sito di spendere molte parole tanto evidenti sono i guai che sono andati via via crescendo nel comparto che più di ogni altro impegna
lo stato, le regioni e gli enti locali. Qui insomma sono dirette le responsabilità e titolarità dell’intero assetto istituzionale che non può affibbiare ad altri la colpa se le cose vanno sempre peggio.
Da qui siamo partiti nel mettere a punto le nostre proposte e iniziative nei confronto del ministero dell’ambiente, delle regioni e degli enti locali la cui conflittualità è via via cresciuta di pari passo con la caduta della efficacia della azione delle nostre aree protette.
Le responsabilità o per dirla più chiaramente le colpe ricadono su tutti nessuno escluso sia pure naturalmente non nella stessa misura.
In questo giornale cercherò di documentare –diciamo così- questa allarmante caduta che riguarda anche parte importantissima del nostro territorio; quello del Parco di San Rossore.
Il nostro Gruppo proprio perché ha cercato fin dall'inizio di non circoscrivere il suo impegno solo ad ambiti locali o a quello nazionale è riuscito e sta riuscendo ad essere presente operativamente sia nei rapporti con il ministero e in particolare con il ministro Orlando con il quale abbiamo collaborato ad alcune importanti iniziative sia in alcune regioni e territori importanti dalle Dolomiti al Piemonte, alla Lombardia, alle Marche, alla Toscana.
Di questo e di altro parleremo su questo giornale.
Renzo Moschini