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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
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Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
A ZONZO PER PISA
Piazza dei Cavalieri

6/10/2014 - 9:43


Piazza dei Cavalieri
a cura di Tarzia

Una delle piazze più belle di Pisa è Piazza dei Cavalieri, luogo d’incontro della città, come nella Grecia classica l’Agorà, che era la piazza principale circondata da edifici pubblici.

La piazza era già il centro del potere civile in età romana e longobarda. Nel medio evo in età repubblicana era detta delle sette vie, per le strade che lì convergevano (ora sono ridotte a 5) o Piazza degli Anziani.

In età repubblicana la piazza ospitava il Palazzo del Popolo e il Palazzo degli Anziani (oggi Palazzo della Carovana, sede della prestigiosa Scuola Normale Superiore), case-torri e chiese distrutte o inglobate in altri palazzi dalla ristrutturazione medicea; vi si svolgeva anche il gioco del Mazza-Scudo, testimoniato da una lapide oggi presente.

Le informazioni più dettagliate su questo gioco ci provengono da un poemetto anonimo del ’400 che illustra quanto questo gioco fosse importante per la comunità repubblicana. Il poeta ricorda che fu giocato l’ultima volta nel 1406 e poi soppresso dai fiorentini invasori. Si svolgeva nel periodo da Natale a Carnevale con combattimenti individuali e di gruppo con armi di legno (massa e schudo) fra due fazioni cittadine. Oltre a far divertire i pisani, ne convogliava l’aggressività in un vero e proprio addestramento militare. E’ sicuramente l’antenato del gioco del Ponte ripreso nel 1568, oltre 150 dopo.

La piazza subì un notevole mutamento nel 16° secolo quando il Granduca Cosimo I prescelse Pisa come sede principale dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano (1558); allora appariva come un disomogeneo sito medioevale e c’era bisogno di un riordino per celebrare i trionfi del principe mediceo. Il Granduca commissionò a Giorgio Vasari, architetto ed artista eclettico, il nuovo assetto che prevedeva la costruzione di nuovi edifici e la ristrutturazione di altri.
 
Alla morte di Cosimo e del Vasari, nel 1574, i successori Francesco I e Ferdinando I continuarono l’opera con minore lena, tanto che la piazza assunse l’aspetto omogeneo e spiccatamente scenografico che conosciamo solo all’inizio del ‘600.  

La centralità della piazza è sottolineata dalla statua di Cosimo I e dalla sottostante fontana del gobbo (alimentata dall’acquedotto mediceo) a rimarcare la funzione politica e militare del governo fiorentino.

La piazza divenne luogo ideale per le processioni e i cortei durante le visite granducali; venivano allestite scenografie effimere inneggianti ai fasti del Granduca e dell’Ordine cavalleresco di Santo Stefano.                                                                           

 Con i Lorena e il declino dell’Ordine di Santo Stefano, la Piazza si trasformò lentamente da fulcro politico-militare a cuore del sapere cittadino (e non solo) per la prestigiosa presenza della Scuola Normale Superiore fondata da Napoleone e rifondata da Leopoldo II di Lorena nel 1846.
(Normale non significa “normale” ma produttrice di Norme come l’Ecole Normale Superieur di Parigi)    

Gli edifici (in ordine antiorario):

Il Palazzo della Carovana si presenta con i magnifici graffiti e le nicchie con le statue dei Medici, l’imponente doppia scalinata e la statua prospicente di Cosimo I. In origine era la residenza dei Cavalieri-sacerdoti.

Il Palazzo dell’orologio ingloba la famigerata “torre della fame” ultima dimora del Conte Ugolino della Gherardesca, secondo il Sommo Poeta (Inferno canto XXXIII), destinato dai Granduchi a infermeria dell’ordine.

Il Collegio Puteano con la chiesa di San Rocco che da allora accoglie studenti dell’Ateneo Pisano.

Il palazzo del Consiglio dell’Ordine di Santo Stefano, già tribunale dell’Ordine

Il Palazzo della Canonica, oggi sede del Genio Civile

La chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri che ospita gli stendardi catturati dai Cavalieri ai turchi nella battaglia di Lepanto (1571) e una pregevole Natività del pittore manierista Agnolo Bronzino                          

 

La Piazza ogni seconda domenica del mese ospita un interessante mercato antiquario che può essere l’occasione per godere della sua antica bellezza.

NOTA (da Wikipedia)

Il Mazzascudo (o Mazza-Scudo) era un gioco medievale disputato a Pisa. Per via delle molte analogie è considerato il progenitore diretto o indiretto del Gioco del Ponte.

Le notizie sul Mazzascudo non sono molte: da un anonimo poemetto del XV secolo, Il Giocho del Massa-Schudo si deduce che si svolgeva in Piazza degli Anziani (attuale Piazza dei Cavalieri) in un periodo compreso tra Natale e Carnevale ed opponeva tra loro due partiti distinti tra loro dai colori dorati e vermigli degli elmi, chiamati del Gallo e della Gazza, e suddivisi a loro volta in diverse Compagnie. Le armi usate dai combattenti nella battaglia consistevano principalmente di uno scudo ed una mazza, entrambi di legno, da cui il nome stesso del gioco.

Altre notizie si possono derivare dalle Istorie Pisane di Raffaello Roncioni del 1844, dalle quali si apprende che nel 1264, dopo la battaglia di Montaperti, i pisani giocarono al Mazzascudo sotto le mura della sconfitta Lucca per festeggiare la vittoria.

Il gioco fu disputato per l'ultima volta nel 1406, quando Pisa perse la sua libertà.

 FOTO

1) Piazza dai Cavalieri

 2)Piazza dei Cavalieri 1834

3)Targa Santa Maria

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