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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Ma chi è stato? Un conìgliolo?

20/10/2014 - 7:49



Puro scherzo la foto, ma vera la storia che vi avevo promesso. 


Solamente  stanotte ho collegato il nome che avevo dato alla mia rossa bitorzoluta amica bodda a quello della formosa liscia (anch’essa però con due bei bi-torzoli) rossa compagna di Roger Rabbit e tutto ora mi torna a fagiolo (borlotto ovviamente).
Jessica mi sapeva tanto di livornese quando la trovai appena nata vicino allo Scolmatore. Mi spiego meglio: una mattina trovai una massa gelatinosa di uova di rospo in una pozzetta d’acqua piovana vicino alla rete degli americani. Sapete tutti che i rospi ritornano sempre a depositare le uova nel posto dove sono nati e così aveva fatto mamma rospa non sapendo che nel frattempo qualcuno aveva messo un ostacolo al suo viaggio. Impossibilitata a proseguire per le natie marcite di Tombolo, aveva partorito nell’unico posto dove c’era acqua, nel bozzo nel mezzo della strada. La pallottola di uova stava gonfiandosi e l’acqua restringendosi: buttarle nel canale equivaleva ad ucciderle e allora il sacchetto della colazione divenne il nuovo nido e casa mia accolse anche una trentina di neonati rospetti… tanto posto c’è!
Nacquero tutti, mangiavano tutto quello che davo loro e una volta che per un po’ smisi di nutrirli si cannibalizzarono riducendo il numero. In casa mia scherzavano dicendomi se fosse vero l’imprinting e i rospi mi chiamassero babbo o mamma. Andarono poi via in zone di caccia lontane e con me rimase un piccolo maschietto ed una enorme femmina. Tutte le sere, appena buio, uno di loro veniva alla porta di casa, non ridete, è vero, e batteva il muso al vetro, forse per dire: “attenzione alla cacca!” perché, nati di 'ane di rospi, fanno certe fatte che sembran davvero di cane!
Tempo fa Roger (lo chiamo ora così) cascò in una trappoletta per topini e ci  rimise un occhio, dopo due giorni un’altra volta in un’altra trappola e ci ha ri-rimesso la manina destra, non è effettivamente una mano ma nemmeno un zampa, e due giorni fa Jessica è rimasta vedova.
Accidenti a lui e alla voglia di stare vicino alla porta di casa!
Ho aperto e lui era lì, fra l’uscio e il muro, ed ho sentito non il lamento, ma l’odore acre di quel liquido che questi animali gettano per allontanare i nemici, ma che mai e poi mai avevano versato sulle mie mani quando li prendevo per portarli al sicuro.
Ci sono rimasto male, molto male, per  l’assurda morte di un essere innocuo ed utile.
Ora è Jessica che viene alla porta, ma non batte, sta seduta come un gatto senza coda, non si muove, guarda fissa davanti a sé e aspetta il suo compagno ed io non posso baciarla... non servirebbe.
 
p.s ho fatto leggere questo scritto a mia moglie per un consiglio e lei ha detto:
“non preoccuparti, ne hai scritte di peggio!”
 
 

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24/10/2014 - 20:19

AUTORE:
Nativo Baldinacca, confinante con il Cotonmoro

...allora (a quell'òra) c'era anche il rito delle salamandre ne fossi e topi ne granai.
...ora s'ènno abbassate le farde freatie e sia le salamandre e buzzacchiotti nne fossi ènno spariti, ma nel /56 il sei d'ogosto, ner mentre tutti 'ndavano la domenia ar rmare, io e lo Schiebo (Edo der rBaglini, figlior di Scipione e nipote di Gigetto e della Maria) si trovommo da-cordo di sta di stalla la prima domenia der rmese e peraspettà guasi buio per governà le beschie, si 'ndiede ner rfosso della Storrigiana coruna 'anna appunzita a ffa salamandre (che lierano più schifose delle bodde vando si 'nfilavino; epperò la mattina (sempre di vella domenia li) s'eramo messi di buzzo bono per levà e topi dar granaio e la sfida liera 'ontinua: te stamani e chiappato vattro topi e io tre ma un vale perchè rgatto (ir tuo) t'ha aitato a chiappanne due suttoll'uscio 'ndove rmanio della granata un c'arivava, eppoi io ho trovato du' nighi di merlotti su' pagliaietti!
Si, l'ha trovati anche te, ma eran con le 'annucce, e mia 'nvece era belli npennati e Antenore l'ha 'omprati subito; se' merli, seicento lire! e te l'hai dati alla 'Orinna ll'ovaiola ma gli scaarnighi t'èn morti.

Onniosa gliera una sfida e chi pisciava più lontano era da dopocena sortiti dar rcine; tira su le gonnelle, tira mpopò giù le mutande alla filliola di Sirvano e danni uno sculaccione (di strucio) per asserbà lo scivolo pian piano delle mano e, e poi gni si mandava un salutino appena arrivati nel lettino.
Eseosa s'era fissi onlainne...

20/10/2014 - 19:10

AUTORE:
P.C.

Non mi direte voi due santarellini, Chiube e Nativo, che vi siete scordati di quand'èrite bambini.
Non mi direte che qualche volta facendo la punta a una canna non avrete sentito il boddo sospirare alla bodda: sèmo iti, lòrolà appunziscino la anna...
E mentre voi appunzìvite la anna i due poveretti non stavano guardando la bambina che veniva appunzita, ovvero vestita a puntino per la prima comunione; guardavano voi, sinistri pregustatori del rito della bodda infilzata.
Comunque il vostro gesto è perdonato. Era sì truce, ma anche consueto e innocente, perché per secoli la anna è stata destino delle bodde (che se anche lo scansavano c'era sempre l'erpïo di ritorno).
E tanto era consueto che è rimasto per molto tempo sinonimo di inesorabilità:
-Allòra, Beppe, come stai?
-Eh!, caro r mi Tonino, appunziscino la anna...

20/10/2014 - 13:29

AUTORE:
Nativo Baldinacca

...pisci nell'occhi, disse la mi zì Isolina il sei d'ottobre del /53 alle settemmezzo per la guazza, quando presi una bodda 'ncantina colle mano.

..piesse e nota bene: le bodde di 'antina si levano coruna vanga poo bona e..da li c'è rdetto: 'otesta vanga 'ostì un'è bona nemmen per levà le bodde di 'antina; si, ma, basta provà per crede!
...te....! perchè unti pisci all'occhi (la bodda) la pigli coruna vanga ammodino senza fanni male e la scalaventri sulla massa der sugo tanto il sopra del sugo (concimaia) è paglia mpopò pisciosa e caosa ma no marcia e le bodde ci rimbarzano duottrevorte (senza ride xchè le bodde èn serie)..mapperò..appena si vede ad una certa artezza, la bodda um pole stà se unsi butta come da un trampolino e quindi la ripigli e lei si ributta, l'attizzi cor piede e si ribarta e allora per fa prima: si pillia 'olle mano e via, ma cor rculo peraggietro, nsenò pisciallocchi; provare x credere!
..poerina, se un voi che caschi, l'areggi mpopò più fortina e.. zip, piscecaa.
...ora smetto xchè stianto da ride.
bona.