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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Ma chi è stato? Un conìgliolo?

20/10/2014 - 7:49



Puro scherzo la foto, ma vera la storia che vi avevo promesso. 


Solamente  stanotte ho collegato il nome che avevo dato alla mia rossa bitorzoluta amica bodda a quello della formosa liscia (anch’essa però con due bei bi-torzoli) rossa compagna di Roger Rabbit e tutto ora mi torna a fagiolo (borlotto ovviamente).
Jessica mi sapeva tanto di livornese quando la trovai appena nata vicino allo Scolmatore. Mi spiego meglio: una mattina trovai una massa gelatinosa di uova di rospo in una pozzetta d’acqua piovana vicino alla rete degli americani. Sapete tutti che i rospi ritornano sempre a depositare le uova nel posto dove sono nati e così aveva fatto mamma rospa non sapendo che nel frattempo qualcuno aveva messo un ostacolo al suo viaggio. Impossibilitata a proseguire per le natie marcite di Tombolo, aveva partorito nell’unico posto dove c’era acqua, nel bozzo nel mezzo della strada. La pallottola di uova stava gonfiandosi e l’acqua restringendosi: buttarle nel canale equivaleva ad ucciderle e allora il sacchetto della colazione divenne il nuovo nido e casa mia accolse anche una trentina di neonati rospetti… tanto posto c’è!
Nacquero tutti, mangiavano tutto quello che davo loro e una volta che per un po’ smisi di nutrirli si cannibalizzarono riducendo il numero. In casa mia scherzavano dicendomi se fosse vero l’imprinting e i rospi mi chiamassero babbo o mamma. Andarono poi via in zone di caccia lontane e con me rimase un piccolo maschietto ed una enorme femmina. Tutte le sere, appena buio, uno di loro veniva alla porta di casa, non ridete, è vero, e batteva il muso al vetro, forse per dire: “attenzione alla cacca!” perché, nati di 'ane di rospi, fanno certe fatte che sembran davvero di cane!
Tempo fa Roger (lo chiamo ora così) cascò in una trappoletta per topini e ci  rimise un occhio, dopo due giorni un’altra volta in un’altra trappola e ci ha ri-rimesso la manina destra, non è effettivamente una mano ma nemmeno un zampa, e due giorni fa Jessica è rimasta vedova.
Accidenti a lui e alla voglia di stare vicino alla porta di casa!
Ho aperto e lui era lì, fra l’uscio e il muro, ed ho sentito non il lamento, ma l’odore acre di quel liquido che questi animali gettano per allontanare i nemici, ma che mai e poi mai avevano versato sulle mie mani quando li prendevo per portarli al sicuro.
Ci sono rimasto male, molto male, per  l’assurda morte di un essere innocuo ed utile.
Ora è Jessica che viene alla porta, ma non batte, sta seduta come un gatto senza coda, non si muove, guarda fissa davanti a sé e aspetta il suo compagno ed io non posso baciarla... non servirebbe.
 
p.s ho fatto leggere questo scritto a mia moglie per un consiglio e lei ha detto:
“non preoccuparti, ne hai scritte di peggio!”
 
 

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24/10/2014 - 20:19

AUTORE:
Nativo Baldinacca, confinante con il Cotonmoro

...allora (a quell'òra) c'era anche il rito delle salamandre ne fossi e topi ne granai.
...ora s'ènno abbassate le farde freatie e sia le salamandre e buzzacchiotti nne fossi ènno spariti, ma nel /56 il sei d'ogosto, ner mentre tutti 'ndavano la domenia ar rmare, io e lo Schiebo (Edo der rBaglini, figlior di Scipione e nipote di Gigetto e della Maria) si trovommo da-cordo di sta di stalla la prima domenia der rmese e peraspettà guasi buio per governà le beschie, si 'ndiede ner rfosso della Storrigiana coruna 'anna appunzita a ffa salamandre (che lierano più schifose delle bodde vando si 'nfilavino; epperò la mattina (sempre di vella domenia li) s'eramo messi di buzzo bono per levà e topi dar granaio e la sfida liera 'ontinua: te stamani e chiappato vattro topi e io tre ma un vale perchè rgatto (ir tuo) t'ha aitato a chiappanne due suttoll'uscio 'ndove rmanio della granata un c'arivava, eppoi io ho trovato du' nighi di merlotti su' pagliaietti!
Si, l'ha trovati anche te, ma eran con le 'annucce, e mia 'nvece era belli npennati e Antenore l'ha 'omprati subito; se' merli, seicento lire! e te l'hai dati alla 'Orinna ll'ovaiola ma gli scaarnighi t'èn morti.

Onniosa gliera una sfida e chi pisciava più lontano era da dopocena sortiti dar rcine; tira su le gonnelle, tira mpopò giù le mutande alla filliola di Sirvano e danni uno sculaccione (di strucio) per asserbà lo scivolo pian piano delle mano e, e poi gni si mandava un salutino appena arrivati nel lettino.
Eseosa s'era fissi onlainne...

20/10/2014 - 19:10

AUTORE:
P.C.

Non mi direte voi due santarellini, Chiube e Nativo, che vi siete scordati di quand'èrite bambini.
Non mi direte che qualche volta facendo la punta a una canna non avrete sentito il boddo sospirare alla bodda: sèmo iti, lòrolà appunziscino la anna...
E mentre voi appunzìvite la anna i due poveretti non stavano guardando la bambina che veniva appunzita, ovvero vestita a puntino per la prima comunione; guardavano voi, sinistri pregustatori del rito della bodda infilzata.
Comunque il vostro gesto è perdonato. Era sì truce, ma anche consueto e innocente, perché per secoli la anna è stata destino delle bodde (che se anche lo scansavano c'era sempre l'erpïo di ritorno).
E tanto era consueto che è rimasto per molto tempo sinonimo di inesorabilità:
-Allòra, Beppe, come stai?
-Eh!, caro r mi Tonino, appunziscino la anna...

20/10/2014 - 13:29

AUTORE:
Nativo Baldinacca

...pisci nell'occhi, disse la mi zì Isolina il sei d'ottobre del /53 alle settemmezzo per la guazza, quando presi una bodda 'ncantina colle mano.

..piesse e nota bene: le bodde di 'antina si levano coruna vanga poo bona e..da li c'è rdetto: 'otesta vanga 'ostì un'è bona nemmen per levà le bodde di 'antina; si, ma, basta provà per crede!
...te....! perchè unti pisci all'occhi (la bodda) la pigli coruna vanga ammodino senza fanni male e la scalaventri sulla massa der sugo tanto il sopra del sugo (concimaia) è paglia mpopò pisciosa e caosa ma no marcia e le bodde ci rimbarzano duottrevorte (senza ride xchè le bodde èn serie)..mapperò..appena si vede ad una certa artezza, la bodda um pole stà se unsi butta come da un trampolino e quindi la ripigli e lei si ributta, l'attizzi cor piede e si ribarta e allora per fa prima: si pillia 'olle mano e via, ma cor rculo peraggietro, nsenò pisciallocchi; provare x credere!
..poerina, se un voi che caschi, l'areggi mpopò più fortina e.. zip, piscecaa.
...ora smetto xchè stianto da ride.
bona.