Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
C’è un tesoro nascosto nei nostri monti, un tesoro piccolo ma straordinario. Per scoprirlo bisogna andare in quel di Lucca, prendere la strada per Castelnuovo Garfagnana e poi, arrivati alla località Diecimo girare a sinistra per Pescaglia (località dove non si può arrivare all’ora di pranzo perché paese sprovvisto di ristoranti). Ma prima, molto prima, a destra c’è una stradina che porta al paese di Vetriano. E’ qui che troviamo il nostro tesoro e cioè il “Teatro più piccolo del mondo”.
C’è una finestrina dove si può fare il biglietto per la visita guidata, a piccoli gruppi , viste le dimensioni, che una appassionata e gentile Cristina (mi sembra di ricordare) ci coinvolge con la sua passione per il teatrino e per il FAI (Fondo Ambiente Italiano, che è il proprietario del teatro e che ha contribuito alla sua restaurazione).
C’è una piccola sala con sedie donate da cittadini e personalità, la prima è della famiglia Kennedy, e c’è anche una doppia galleria per un totale di un’ottantina di posti.
E non è un teatro inattivo ma ospita una cartello vario di rappresentazioni di tipo concertistico e operistico. In una foto si vedono i costumi per la Tosca di Puccini, ma l’attività è intensa e mi domando come debba essere straordinario partecipare alla rappresentazione di un’opera lirica (sia pure in una forma ridotta, proporzionata al teatro) con il tenore o la soprano a pochi metri da noi.
E ci sono foto di molti artisti che hanno visitato e si sono esibiti nel piccolo teatro, testimonianze di affetto e di riconoscenza, collegamenti con i più grandi teatri d’Italia e del mondo che riconoscono il grande valore culturale di questo piccolo ma straordinario teatro in miniatura.
C’è anche un progetto (quasi segreto) a cui stanno lavorando ed è quello di riuscire a far venire a Vetriano Roberto Benigni con cui stanno avendo dei contatti che sembrano ad un buon punto.
Per accedere al loggione, considerando gli spazi ridotti, bisogna uscire dal teatro e passare da una scala di pietra esterna ed i vari camerini sono stati ricavati sotto il teatro. Ci sono due camerini per il trucco, una sartoria, un piccolo deposito di costumi, sanitari, insomma tutto quello che c’è in un teatro vero, solo tutto come una specie di miniatura.
Tutto questo grazie sicuramente grazie al FAI che l’ha adottato, ma insieme alla passione e all’entusiasmo di volontari che riescono a gestire un bene che non hanno voluto perdere. Che hanno avuto il desiderio di mantenere questo sorprendente frutto della passione di una piccola comunità di montagna, dei loro nonni che, sia pure isolati (Vetriano è fra i monti, spesso c’è la neve, gli abitanti credo una cinquantina) hanno voluto costruire un teatro. Piccolo naturalmente, perché ricavato ristrutturando un vecchio fienile e riportato ora, con molto impegno e grande passione, alla sua primitiva bellezza.
In un mondo che dimentica sempre più spesso i propri tesori questo è un esempio che va controcorrente, che indica quale sia la strada giusta per tornare ad essere il Paese che tutti amiamo, quello della grande cultura classica, dei grandi tesori dimenticati, di un patrimonio storico e culturale che viene sempre più spesso dimenticata dalla politica.
Non possiamo che dire grazie al FAI per la sua opera meritoria e ai volontari che rendono possibile la visita (guidata) al piccolo grande Teatrino di Vetriano, il teatro più piccolo del mondo.
http://www.fondoambiente.it/Cosa-facciamo/Index.aspx?q=teatrino-di-vetriano-bene-fai