Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Inaccettabili disservizi al Distretto sanitario di San Giuliano Terme
Il processo di ridimensionamento dell'offerta di prestazioni specialistiche di cui è oggetto, oramai da alcuni anni, il Distretto sanitario di San Giuliano Terme non conosce battute d'arresto, tant'è che attualmente la gamma delle prestazioni risulta estremamente limitata e, in dettaglio, ridotta a:
- pediatria per quanto riguarda le sole vaccinazioni nei giorni dia martedì e giovedì,
- ortopedia con viste effettuate solo di mercoledì,
- neurologia le cui prestazioni vengono effettuate anch'esse solo di mercoledì,
- servizio di guardia medica notturna e nei giorni festivi.
Tutte le altre tipologie di prestazioni, dalla cardiologia alla dermatologia, dall'urologia alla senologia e dalla chirurgia ai servizi sociali sono state, negli anni, gradualmente ridotte nella frequenza settimanale per poi essere definitivamente smantellate.
Per quanto riguarda gli altri servizi sanitari rimangono attivi i prelievi ematici dal lunedì al venerdì e, tutti i giorni, le medicazioni, mentre, viene effettuata tre volte al mese, l'attività di call center per la prenotazione delle vaccinazioni. Il personale infermieristico ridotto ormai a sole quattro unità grazie alla professionalità e allo spirito di servizio riesce, con encomiabile dedizione, a far fronte a tutti i servizi non specialistici e, in particolare, ogni mattina a decine di prelievi ematici a vantaggio di pazienti provenienti dal tutto il comune.
La contrazione delle prestazioni erogate crea notevoli disagi ai cittadini sangiulianesi, soprattutto ai più anziani che, per poter usufruire delle visite specialistiche, sono costretti a spostamenti verso altre strutture sempre più difficoltosi, visti i tagli dei collegamenti con Pisa apportati recentemente dal CTT Nord.
Particolare disservizio sta creando la riduzione, da cinque a tre, dei giorni di apertura settimanale degli uffici del distretto di via M. L. King che, peraltro, fanno fronte ad un'ampia gamma di funzioni: quelle amministrative, quelle di prenotazione di visite ed esami diagnostici e persino di pagamento dei ticket. Nonostante l'apertura sia prevista dalle 7:30 alle 12:00, interminabili file si creano ogni lunedì, mercoledì e venerdì costringendo gli utenti ad estenuanti attese, mediamente superiori alle due ore, e le impiegate a turni di lavoro massacranti che si protraggono ben oltre l'orario previsto. Addirittura paradossale risulta il disagio creato ai danni dei pazienti che si vi si recano il martedì e il giovedì ad effettuare i prelievi ematici. Nel caso non siano in grado di pagare il ticket con il bancomat alla macchinetta preposta, sono costretti a recarsi allo sportello del presidio di Vecchiano per poi godere della prestazione a San Giuliano. Al danno, per i non automuniti, si aggiunge la beffa della mancanza di collegamento diretto di servizio di trasporto pubblico fra i due capoluoghi comunali.
Gli utenti della struttura esprimono sdegno per i disservizi creati loro dalla situazione in essere e preoccupazione sulle sorti del distretto stesso, in quanto temono che il depotenziamento costituisca in realtà l'anticamera della sua chiusura, in linea con quanto avvenuto in passato a quelli di Mezzana e di Pontasserchio.
I cittadini sangiulianesi chiedono al Sindaco di intervenire nell'immediato per riportare le aperture degli uffici a cinque giorni settimanali e di prendere formale impegno per il ripristino delle prestazioni specialistiche dismesse al fine di scongiurare la chiusura dell'unico Distretto sanitario rimasto attivo in tutto il territorio comunale. Già gravati dai pesanti disservizi attuali, i cittadini sangiulianesi si dichiarano pronti alla mobilitazione affinché al terzo comune per entità demografica della provincia di Pisa venga evitata l'onta di rimanere sprovvisto di un presidio sanitario sul proprio territorio, con le nefaste conseguenze che comporterebbe in termini di disagi personali e di difficoltà di accesso ai servizi sanitari con inevitabili riflessi negativi sulle condizioni di salute dei pazienti del comune.