Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Un altro sabato di volontariato al centro ASBUC e siamo a cantare con Vianello e il suo Hully Gully, quello dei watussi, quello che prima era solo, poi tre e oggi ben quattro a tagliar erba.
Non vogliamo arrivare a dieci come nella canzone, ma qualche altro farebbe comodo, specialmente verso i primi di dicembre, appena prima dell’inaugurazione del centro che verrà a chiudere il lungo viaggio dei comitati asbucchiani di questi ultimi tormentati anni di vita migliarinese.
Non faccio i nomi dei “quattro amici al prà”, non importa, erano paesani, non comunico neppure le associazioni e gli esercenti che hanno permesso la sistemazione di una “Terrazza degli agrumi”, come amo chiamarla; chi salirà al giardino vedrà la targa che li ringrazia, per ora godetevi la pulizia dell’area a verde e la vista di bei pomi, verdi per ora, che si affacciano sul paese.
Seguiranno ovviamente le modalità della consegna al paese del magnifico edificio.