Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Bisogna notare, con soddisfazione, che il problema delle condizioni dell’ambiente in cui viviamo sta piano piano emergendo dal disinteresse generale di alcuni anni or sono. Si guarda con maggiore attenzione non solo all’ambiente, ma anche al paesaggio, al decoro dei luoghi dove vivono i cittadini e si fanno anche alcuni sforzi per migliorare la diffusa situazione di degrado, condizionati però pesantemente dalle condizioni finanziarie delle amministrazioni pubbliche sempre più in ambasce economiche.
C’è tuttavia un problema ancora più urgente che andrebbe affrontato e che presenta delle difficoltà ancora superiori per la sua risoluzione, quello del clima della nostra Terra che sta andando a tappe forzate verso il punto di non ritorno. In una sorta di insensibilità e disinteresse generale.
Da noi è passato un po’ inosservato ma domenica 22 settembre ben 675.000 persone di ogni nazionalità e paese sono scese in piazza in decine di città del mondo per manifestare contro il disinteresse dei grandi della politica (e della finanza, in stretta collaborazione) nei confronti del clima.
L'evento è stato evidenziato su tutti i giornali del mondo, con foto e articoli in primo piano.
Il problema del clima non è un argomento secondario, qualcosa da intenditori o da radicalchic, e nemmeno riguarda solo esperti del settore o semplicemente una data classe politica e/o sociale. È argomento generale che interessa tutti (dovrebbe interessare tutti, mi correggo!) perché mette in pericolo la vita stessa dell'uomo sul suo pianeta.
È da tempo che gli scienziati di tutto il mondo lanciano allarmi, fanno proclami, cercano di far arrivare la loro voce a chi può decidere delle sorti del mondo, ma gli interessi economici, politici e spesso anche militari hanno sempre lasciato l'argomento in secondo piano. Rimandando, sempre, di anno in anno, di congresso in congresso, una decisione veramente efficace ma è un rimandare che sta diventando, ogni giorno che passa, sempre più criminale.
Nel nostro Paese siamo tranquilli, pare che la cosa non preoccupi. Su nessun grande giornale se ne è parlato, nessun giornalista o grande scrittore se n'è occupato levando la propria voce in merito. Troppo presi alla fine di settembre dal babbo di Renzi e dall'articolo 18, dallo strano malessere della Grueber, dalla partenza fiacca di Floris, dalla richiesta di rispetto di Bersani e dalla ricomparsa di Fassina.
Tutta gente che sopravviverà, ne hanno già dato la prova, ad ogni catastrofe, anche climatica.
Ecco l'articolo sull'evento organizzato da Avaaz.org
“Oltre 675mila persone in tutto il mondo sono scese in piazza. È stata una magnifica espressione del nostro amore per tutto ciò che è in pericolo a causa del cambiamento climatico, e della nostra speranza di salvare il pianeta e costruire una società alimentata da energie pulite e rinnovabili al 100%.
Ecco il link per vedere le tante foto della giornata:
https://secure.avaaz.org/it/climate_march_reportback/?bihyBab&v=46392
Assieme abbiamo fatto la storia, ma questo è solo l’inizio. Il fondamentale vertice di Parigi per il Clima si terrà tra 15 mesi: per allora avremo bisogno di un accordo globale. Entro marzo, i singoli stati dovranno presentare i propri impegni nazionali: per questo il nostro movimento si concentrerà su questi obiettivi nazionali. Ma fino ad allora, continueremo a ritrovarci insieme, a intervalli regolari, sempre più numerosi, per far sentire il nostro appello per un cambiamento pulito e rinnovabile al 100%, che i potenti del mondo potranno solo seguire e assecondare. Il movimento che abbiamo a lungo aspettato ha preso vita.
Il Guardian l'ha definito "trionfo organizzativo" e la BBC ha detto che "le marce hanno portato più gente che mai per le strade, grazie alla forza organizzativa della comunità online di Avaaz." Abbiamo messo sul campo centinaia di organizzatori e migliaia di volontari, e le donazioni della nostra comunità hanno fornito milioni a questa impresa. Le sfide del nostro tempo ci richiedono di essere sempre migliori, ed è quello che abbiamo fatto tutti assieme, crescendo e diventando un movimento nuovo e ancora più efficace, un movimento che è ora dentro e fuori da internet. Grazie di cuore a chiunque ha partecipato e ha reso possibile tutto questo.”
Avaaz.org è un movimento globale con oltre 38 milioni di membri, che promuove campagne far valere la voce dei cittadini nelle stanze della politica di tutto il mondo (Avaaz significa "voce" in molte lingue). I membri di Avaaz vivono in ogni nazione del mondo; il nostro team è sparso in 18 paesi distribuiti in 6 continenti e opera in 17 lingue.
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NOTA. Traduzione del titolo: CLIMA: a noi che ce frega!