Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
PER I DIRITTI, NON PER LE TUTELE
Da ormai alcuni anni stiamo assistendo in Italia al graduale sgretolamento della pietra miliare di questo Stato, la dignità del lavoro. In questi mesi, si è parlato di mercato del lavoro ingessato, di politiche passate inefficaci, di anacronistiche battaglie sindacali, mescolando volutamente assieme elementi diversi, al solo scopo di mistificare ogni pensiero diverso dal voluto. In realtà la storia politica del nostro paese (e di molta Europa), letta con l'onestà di chi voglia fermarsi a capire, ci dice che nell'ultimo quatro di secolo (la sig.ra Thatcher ne è un celebre ricordo) si è perseguito politiche di stampo neoliberistico, per le quali solo la soppressione dei diritti (dei lavoratori, dei disagiati, di chi necessita di cure mediche) avrebbe permesso uno Stato più forte, economicamente più sicuro e commercialmente più competitivo.
Oggi, quando la realtà dei fatti ha messo in evidenza l'erroneità di questo modello, ci sentiamo ripetere ancora una volta che "l'ingranaggio difettoso" sono i diritti, o, con termine più in voga ultimamente, le tutele. Quest'ultima parola, già etimologicamente vicina all'idea di <>, non a caso ha avuto la meglio sulla prima. Mentre, difatti, il DIRITTO è qualcosa di tracciato, stabilito, un limite che non può essere infranto, la TUTELA si identifica come un privilegio, un tesoretto che il lavoratore si terrebbe nascosto per salvarsi da qualsiasi situazione sfavorevole. A molti sembra paradossale, ma questa guerra alla distruzione sociale, al ritorno al passato, si sta giocando anche sul piano del lessico. C'è la tendenza a minimizzare, a generalizzare ed uniformare: i padroni non esistono più, così come la lotta di classe. Ma questo sarà vero solo quando tutti indistintamente avranno un lavoro ed una possibilità d'investimento nel fututo. Un futuro, al quale molti non possono più permettersi di credere, schiacciati dalla contingenza quotidiana. E questo lo sa solo chi prova, altrimenti si parla a pancia piena e non è la stessa cosa. Mettersi nei panni dell'altro, pensare anche solo per un attimo cosa si può provare quando non si ha di che nutrire i propri figli, quando non si può far fronte agli impegni comuni, quali un affito, un mutuo o il pagamento di un'utenza. Quello che manca, che si è perso, è una cultura di solidarietà e comunanza, spazzata via, dall'aver creduto in un individualismo senza frontiere, che anche e soprattutto la classe politica odierna incentiva in ogni modo. Divide et impera! E qui si fa spazio un enorme problema culturale, aggravato dalle continue penalizzazioni ai danni della scuola pubblica.
E' qui, a nostro parere, che la sinistra italiana (che ancora esiste!) deve porre le proprie forze; da qui dobbiamo saper organizzarci per portare avanti la nostra Resistenza. Più di un milione di italiani a Roma pochi giorni fa ce lo ha mostrato; ce lo chiedono tutti i giorni le migliaia di persone che "manco più sanno" dove sia la Sinistra in questo paese, ma chiedono di avere qualcuno che si batta per loro, per avere un impiego, per lavorare con dignità, per vedersi rispettato il diritto ad una casa, a dei figli, all'istruzione e alla salute. Non sono banalità, né concetti retorici. Sono quelle poche semplici cose che le persone cercano quotidianamente, molto più vicine della luna di Amstrong.
A chi ci chiederà qual è l'alternativa da noi proposta, mostriamo cosa intendiamo per lotta alla corruzione e alle mafie, le quali oggi controllano la maggior parte degli investimenti pubblici; parliamo di economia sostenibile, di sviluppo culturale, di incentivi alla microimpresa, l'unica veramente realizzabile nel territorio italiano; ricordiamo l'importanza di investire in istruzione e ricerca, di credere nelle persone e nelle loro capacità. I paesi oggi realmente più competitivi al mondo hanno investito in questo, non in pseudo-piani industriali, progettati su cassa integrazione e licenziamenti.
Per questo oggi, come persone ancora convintamente legate a questa idea di Sinistra italiana, chiediamo ai partiti e ai movimenti politici che alla Sinistra si richiamano, di manifestare il loro sdegno, a livello nazionale e locale, affinché l'Italia sia ancora una Repubblica fondata sui DIRITTI del lavoro.
Lara BIONDI Segretaria Partito della Rifondazione Comunista - Vecchiano
Matteo PARDINI Responsabile Sinistra Ecologia e Libertà - Vecchiano