Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Vittorio De Sica nasce a Terra di Lavoro (provincia allora appartenente alla Campania), vicino Frosinone, il 7 luglio 1901. De Sica è stato indubbiamente uno dei più grandi registi della storia del cinema, idolatrato anche dai mostri sacri d'oltreoceano che immancabilmente lo citano come esempio sublime di artista. Fedeli al detto "nemo profeta in patria", l'Italia, malata di esterofilia non ha mai saputo valorizzarlo, trascurando come talvolta accade i suoi grandi personaggi.
Nato in una famiglia di umili origini, Vittorio De Sica studia a Napoli fino a quindici anni; inizia a lavorare come garzone e quindi si trasferisce a Roma con la famiglia dove consegue il diploma di ragioniere. Già da studente inizia a frequentare l'ambiente teatrale e a misurarsi come attore. Nel 1926 l'esordio nel cinema, dove recita e si afferma nelle parti del conquistatore galante. Di questi anni sono i film "Gli uomini che mascalzoni!" (1932) e "Grandi Magazzini" (1939).
Personaggio assai distinto, malgrado le umili origini, dotato di grande talento anche nella recitazione, De Sica è stato, insieme a Roberto Rossellini, il caposcuola della corrente cinematografica del neorealismo, periodo in cui escono "I bambini ci guardano" (1942), "Sciuscià" (1946, ritratto dell'infanzia abbandonata) e, due anni dopo, "Ladri Di Biciclette", sulla triste condizione dei disoccupati nel dopoguerra. Per questi ultimi due titoli il grande regista vince l'Oscar.
In seguito, sempre sulla scia della poetica neorealista gira "Miracolo a Milano" e il malinconico "Umberto D.", pellicola amara considerata da più parti come il suo vero capolavoro.
Più tardi, abbandonata la corrente neorealista, Vittorio De Sica si dedica a film più disimpegnati ma per questo non meno carichi di sensibilità e raffinatezza, come lo straordinario "L'Oro di Napoli". Tra questi ricordiamo anche "La Ciociara" (1961), "Ieri, Oggi e Domani" (1964), "Matrimonio All'Italiana" (1964), "Il giardino dei Finzi Contini" (con il quale vince un altro Oscar nel 1971).
L'ultimo film realizzato è "Il Viaggio", del 1974.
Il 13 novembre dello stesso anno il regista si spegne a Parigi all'età di 72 anni.