Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Per la prima volta nella storia repubblicana, lo scorso 9 giugno, il centrosinistra ha perso il governo della 'rossa' Livorno, la città dove il 21 gennaio 1921 nacque il Partito Comunista Italiano. In netto vantaggio al primo turno, il candidato del Partito Democratico Marco Ruggeri è stato sconfitto poi al ballottaggio dal candidato a cinque stelle Filippo Nogarin. Una vittoria, quella di Nogarin, maturata soprattutto per l'appoggio garantito al ballottaggio da tante anime della sinistra radicale e della destra. Non è certo un caso infatti che la somma delle percentuali ottenute al primo turno dalle liste eliminate sia vicina a quei trentaquattro punti grazie ai quali si è realizzata al ballottaggio la rimonta di Nogarin su Ruggeri. Una strana alleanza quella che ha supportato il Movimento 5 Stelle livornese in cui alcuni commentatori hanno voluto leggere una presunta doppia anima del movimento, con una testa 'di destra' a gestire una base prevalentemente 'di sinistra'.
Ovviamente è troppo presto per tracciare un bilancio dell'amministrazione Nogarin, così come di tutte le altre amministrazioni definite nella tornata elettorale dello scorso giugno. Queste amministrazioni sono infatti subentrate in corso d'opera, costrette a confrontarsi con bilanci già largamente impegnati e spesso ad affrontare difficili situazioni 'ereditate' che richiedevano risposte a breve. Per valutarne l'operato dobbiamo quindi concedere loro almeno un anno intero di legislatura, avendo la pazienza di aspettare che siano le uniche responsabili dei loro bilanci e delle loro azioni. L'operato di Nogarin merita però una riflessione su alcuni punti: in questi mesi ha infatti sposato posizioni in contrasto, almeno apparente, con la filosofia del M5S.
L'inevitabile luna di miele tra Livorno e il nuovo sindaco sembra essersi bruscamente interrotta a causa del bando per il nuovo appalto dei servizi di pulizia delle strade cittadine. Il servizio è attualmente appaltato da AAMPS, azienda controllata al 100% dal Comune, alla Cooperativa Cooplat. Secondo i 79 lavoratori attualmente impegnati e i sindacati il nuovo bando, che scade il 20 novembre, non garantirebbe i livelli occupazionali e salariali. Il bando infatti non prevede espressamente che il vincitore debba accollarsi tutti i netturbini in servizio e garantire il loro attuale stipendio : anzi, passando dal contratto Fise Assoambiente (che prevede 36 ore settimanali) a quello Multiservizi (in cui le ore settimanali salgono a 40), impone di fatto il taglio di 8 unità e una sforbiciata agli stipendi valutabile in circa 300 euro (il 25% dell'attuale mensilità), aggravata dalla perdita della quattordicesima
Ovviamente la questione ha scatenato vibranti proteste da parte dei lavoratori, con presidi e gesti di protesta anche clamorosi (come il lancio della spazzatura sulle scale di Palazzo Civico). Giovanni Golino, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL, ha sottolineato a proposito una certa ambiguità di Nogarin. Schierato con decisione al fianco dei 413 lavoratori dello stabilimento livornese della TRW (Blackstone Group), destinato alla chiusura, il primo cittadino livornese non sembrerebbe altrettanto deciso nel sostenere quelli della Cooplat. Soprattutto se si considera che il futuro dei netturbini di quest'ultima (molti over 50 e difficilmente ricollocabili) non è deciso da una multinazionale ma da AAMPS, società – come detto in precedenza - interamente controllata dal comune.
L'AAMPS, che ha chiuso l'esercizio 2013 con un utile netto di circa 84.000 euro (sul bilancio pesa però il parere negativo avanzato dai componenti del collegio sindacale incaricato della vigilanza amministrativa e del controllo contabile), sembrare peraltro essere un nodo importante del programma di Nogarin (interessante, a proposito, osservare come in altre realtà il M5S attacchi le società in-house, ritenute inutili carrozzoni). Nel maxi-autoemendamento che a settembre ha riscritto il documento politico del Movimento 5 Stelle livornese si stabilisce di abbandonare il progetto Reti Ambiente per mantenere l'affidamento dei servizi di gestione dei rifiuti ed igiene ambientale proprio a AAMPS. Una società la cui importanza avrebbe fatto dire a Nogarin, almeno secondo quanto riportano i lavoratori Cooplat, “Non penserete mica che per salvare voi faccia fallire l'AAMPS...”.
Una brutta uscita questa, peraltro non smentita dal primo cittadino livornese (che però il 3 novembre si è impegnato, in un videoclip pubblicato sul suo profilo Facebook, a far si che nessuno degli attuali lavoratori Cooplat venga licenziato), che si accompagna ad un'altra affermazione altrettanto antipatica che Nogarin si è lasciato scappare (per ben tre volte) durante l'incontro con i lavoratori Cooplat e ripresa poi dai mass-media. Alle loro lamentele sulla riduzione degli stipendi imposta dal nuovo bando, Nogarin avrebbe risposto: “Anche io ho fatto i miei sacrifici. Da ingegnere guadagnavo quanto volevo, da sindaco invece prendo meno di un vigile urbano. Vi rendete conto ? Il vostro sindaco guadagna meno di un vigile urbano ! Questo è bene che sia chiaro: da guadagnare quel che volevo a prendere meno di un vigile”.
Ovviamente i lavoratori non hanno espresso solidarietà al 'povero' sindaco, ricordandoli che la sua è stata in ogni caso una scelta personale mentre loro il 'sacrificio' sono costretti a subirlo e ne farebbero volentieri a meno. L'affermazione di Nogarin è peraltro completamente falsa. Il sindaco di Livorno ha diritto infatti ad una retribuzione annua pari a 85.164 euro lordi all'anno, circa 7.097 euro al mese. Anche se arrivasse l'annunciata ma non ancora resa fattiva decurtazione del 10% dell'indennità, Nogarin guadagnerebbe ben più di un vigile urbano ! E guadagnerebbe quasi il doppio di quanto guadagnava facendo l'ingegnere: nel 2013 ha infatti dichiaro un reddito di 40.602 euro lordi !
Una brutta uscita quindi quella di Nogarin, che stride fortemente con uno dei punti fermi del M5S, che ha basato gran parte del suo successo sulla sua avversione verso chi “vive di politica”. Peraltro questa non è stata la sola leggerezza in tal senso di Nogarin, che appena insediato aveva rimarcato come i suoi assessori guadagnassero poco ! Un'affermazione quest'ultima poi ritrattata e ridotta ad una semplice battuta di spirito, come forse accadrà con le due frasi qui commentate.
Sicuramente non può essere 'interpretata' né minimizzata la delibera del 10 novembre della giunta Nogarin che garantisce agli amministratori del Comune di Livorno che non risiedono in città il rimborso delle spese sostenute per raggiungere la sede istituzionale. Secondo le stime della giunta, la delibera, approvata all'unanimità e dichiarata immediatamente esecutiva, andrà ad incidere per 23.242 euro sul bilancio 2014. Per il 2015 e il 2016, sempre secondo le stime, il costo sarà di circa 38.000 euro annui. Un rimborso magari minimo rispetto alle reali spese degli amministratori costretti a spostarsi verso il capoluogo per svolgere le loro funzioni istituzionali e per certi aspetti anche giustificabile visto la 'leggerezza' delle loro retribuzioni, ma che mi sembra contrastare fortemente con la filosofia del M5S e con la realtà dei tantissimi lavoratori che, per andare dalla loro casa alla sede dove lavorano, pagano di tasca loro.