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È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte. 
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”. 

. . . niente, mi sa che bisogna riformare l' ISTAT. .....
. . . ci sono più i premi di una volta.
Quest'anno .....
. . . . operò bene con il miglior tecnico di tutti .....
Con la nuova alluvione in Emilia è sparito anche il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
SAPERE
La missione spaziale Rosetta

15/11/2014 - 12:13


A distanza di 45 anni dallo sbarco sulla Luna, si è compiuto un secondo grande balzo per l’umanità. Il 12 novembre 2014 è avvenuto il primo atterraggio controllato sul nucleo di una cometa, distante dalla Terra 511 milioni di chilometri.

L’impresa epocale è stata resa possibile grazie alla missione spaziale Rosetta, composta dalla sonda Rosetta e dal lander Philae, e sviluppata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). A guidare la missione un team composto da 90 scienziati ed ingegneri, anche italiani. L’obiettivo della missione è quello di riuscire ad analizzare la composizione della cometa periodica 67P/Churyumov-Gerasimenko scoperta nel 1969, per poter studiare i processi di formazione ed evoluzione della coda e della chioma, oltre che acquisire nuove conoscenze sulle origini e l’evoluzione del nostro Sistema Solare.

Il nome della cometa è quello dei suoi scopritori: gli scienziati Klim Ivanovič Čurjumov e Svetlana Ivanovna Gerasimenko. Il nome della sonda fu dato per ricordare la Stele di Rosetta, la tavoletta che permise la decifrazione dei geroglifici degli antichi Egizi, mentre il nome del lander è quello dell’isola di Philae, sul Nilo, luogo in cui fu ritrovato un obelisco che servì anch’esso per l’interpretazione della stele.

Partita il 2 marzo 2004, la sonda Rosetta ha percorso 511 milioni di Km in un viaggio durato 10 anni; è poi entrata nell’orbita della cometa e ha progressivamente rallentato per permettere il distacco e quindi la discesa del lander Philae sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Il luogo migliore per l’atterraggio del lander, battezzato Agilkia come un’altra isola del Nilo, è stato individuato grazie alla mappatura della cometa da parte della sonda. Philae, dopo una discesa di circa 7 ore dallo sgancio dalla sonda, è atterrato sulla cometa ad una velocità di 1 m/s, ovvero 3,6 Km/h.

Raggiunta la superficie, avrebbe dovuto ancorarsi con un sistema di arpioni, che però non sono stati sparati; anche il piccolo motore a gas compresso posizionato sulla sonda, a causa di un malfunzionamento, non ha potuto spingere nel modo adeguato il lander verso il suolo. Inoltre, essendo atterrato dopo essere rimbalzato per ben due volte, non si è posizionato nel sito scelto, Agilkia, ma si è appoggiato su un pendio fortemente inclinato. Nonostante questo, il lander è riuscito ad inviare alla Terra le prime immagini del suolo della cometa. La strumentazione di Philae è rimasta comunque funzionante per poter acquisire i dati, come anche funzionanti sono rimasti i suoi pannelli solari, anche se poco illuminati a causa della posizione del lander.

La sonda Rosetta sta continuando il suo viaggio nell’orbita della cometa e sono attualmente in corso le analisi dei dati trasmessi, che permetteranno di avere un quadro più chiaro della situazione e di ricostruire tutte le fasi dell’atterraggio. La sonda Rosetta ha inviato centinaia di immagini della cometa e il lander Philae ha permesso di ottenere le prime immagini nella storia dell’uomo della superficie di una cometa ottenute direttamente sulla sua superficie.

 
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