In questo nuovo articolo di Franco Gabbani si cambia completamento lo scenario.
Non avvenimenti storico- sociali, nè vicende di personaggi che hanno segnato il loro tempo.Il protagonista è questa volta è il fiume Serchio, l'attore sempre presente nella storia del territorio, con grandi vantaggi e tremendi disastri.
Ma non manca il tocco di Franco nell'andare ad esaminare grandi lotte politiche e piccoli episodi di vita comune legati al compagno di viaggio nella storia del nostro ambiente.
Nella loro casa lungo il Serchio Fabrizio Sbrana e sua moglie Nella mi spiegano il progetto benefico del COSPE-Onlus per un Ghana pulito in cui sono coinvolti come sostenitori, e che si chiuderà il 20 novembre a Firenze con una manifestazione dal titolo "Un'opera per il Ghana" nel bellissimo Museo di Casa Martelli (vicinissimo alla Stazione di S. M. Novella, direzione Duomo).
“Si tratta di un progetto di sostegno alla potabilizzazione dell’acqua in Ghana, attraverso l’acquisto di appositi kit per il monitoraggio della qualità dell’acqua, finanziati con la vendita di fotografie per mezzo di un’asta di solidarietà”.
Le sessantadue fotografie di Fabrizio Sbrana messe all’asta sono senza dubbio belle. Documentano i viaggi che Fabrizio ha fatto in Ghana. Le avevo già viste, le ho riviste insieme a lui e Nella qualche settimana fa e le riguardo ora sul sito del COSPE alla pagina “Un’opera d’arte per donare acqua limpida”. Lotto 1, lotto 2… il lotto 43 potrebbe essere lo slogan della campagna: una bambina con il capo coperto da un brano di stoffa viola colta nel momento in cui solleva, fino a coprirle la bocca, una tanica gialla che reca la scritta: “AKUA”.
Spettacolare il lotto 58 che coglie l’attimo di una partita di calcio in un villaggio. È una foto perfetta che contrappone lo spirito positivo del divertimento che si prova mentre si tirano due calci a un pallone correndo su e giù per un campo motoso, con i cani che passano in mezzo alle pozzanghere, alla grandezza della natura e alla situazione drammatica che il Ghana e gran parte dell’Africa stanno vivendo.
“In Ghana il 50% della popolazione non ha accesso all’acqua. Nella zona di Axim i canali sono utilizzati come discarica e gabinetti a cielo aperto, questo provoca la proliferazione di batteri che sono la causa di malattie che colpiscono soprattutto i bambini sotto i 15 anni e le donne, che quotidianamente si occupano della raccolta d’acqua e dell’igiene domestica e del villaggio”.
Curioso e poetico è l’uomo che, in una pausa di lavoro, riposa a mani conserte sopra un mobile, sdraiato su una superficie dura e avvolto da una luce morbida (lotto 46). Un’altra foto indimenticabile è la figura femminile di spalle con un vestito azzurro, con simboli astratti punteggiati di bianco, che le disegna sinuose pieghe sul corpo (lotto 45). Nello spazio davanti casa dove un verde smeraldo contrasta con la terra scura una donna spazza fin sotto un tavolino pendente (lotto 22). Immagino Fabrizio davanti alla scena, il suo istinto che lo porta a cogliere l’attimo e l’imprevisto, più rapido del suo istinto, è il ragazzo che compare all’improvviso sulla sinistra a bilanciare la “pisanità" del tavolino.
Personalmente ho una predilezione per la fotografia che ritrae l’uomo seduto sulla strada intento a riparare con le sue mani una rete da pesca verde (lotto 25). Sai com’è, al mondo c’è chi i buchi li fa e chi li ripara.
“Le fotografie che, alla fine, abbiamo scelto e donato al Cospe perché le utilizzasse per raccogliere fondi non vogliono raccontare un Paese, non costituiscono un reportage: sono semplici quadri di forme e colori”, dicono Fabrizio e Nella. Della dimensione 50 per 70, ma anche 60 per 80 su tela o su d-bond.
Sono foto che resistono, non ci si stanca mai di guardarle. Chissà se, dopo averle viste tutte cliccando sul link che ho copiato qui sotto, a qualcuno non prenda la voglia di portarsene una a casa per godere la speranza che ogni foto racchiude e donare un po’ di acqua limpida ai bambini del Ghana.
http://www.eventoghana.cospe.org/?page_id=102