Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Sabato 15 novembre, in Piazza Gramsci, molti cittadini e autorità pubbliche hanno partecipato alla la cerimonia di intitolazione della Scuola secondaria di primo grado a Nelson Mandela.
Oltre alla Dirigente Scolastica Sonia Pieraccioni, sono intervenuti il Sindaco Sergio Di Maio, l’on. prof.ssa Maria Chiara Carrozza, il provveditore di Pisa Luigi Sebastiani e il Console della Repubblica Sudafricana Riccardo Sarra.
Durante la cerimonia è stata scoperta la targa di intitolazione, alcuni alunni hanno suonato gli inni nazionali dell’Italia e del Sudafrica e è stata letta da una ragazza di terza la poesia Invictus scritta dal poeta inglese William Ernest Henley nel 1875 e usata da Mandela per alleviare gli anni della prigionia durante l’apartheid.
Pubblichiamo il discorso della Dirigente scolastica Sonia Pieraccioni per l’intitolazione della scuola media a Nelson Mandela.
“È un grande onore per noi intitolare la nostra scuola media al nome di Nelson Mandela.
La scuola media finora era intitolata a Giovan Battista Niccolini, e il nome di questo letterato sangiulianese resterà nella denominazione dell’Istituto Comprensivo.
L’accostamento tra la figura di Niccolini e quella - ovviamente ben più importante - di Mandela può sembrare forse singolare, ma in fondo questo passaggio di nomi riguarda due storie che hanno in comune, sia pure in modi diversi, un percorso di vita legato alla lotta per la libertà.
Niccolini era sì un letterato di una certa importanza, tanto che fu amico di Foscolo e conobbe anche Leopardi (Niccolini compare anche nel recente film Il giovane favoloso sulla figura di Leopardi), ma fu anche un patriota risorgimentale che si impegnò per la causa della libertà e dell’indipendenza italiana; morì proprio nel 1861, l’anno della nascita dello stato italiano.
Nelson Mandela, con la sua battaglia per la libertà contro il regime razzista dell’apartheid, è stato un esempio per tutto il mondo e la sua figura è divenuta un mito per tutti coloro che nel mondo hanno a cuore la causa della libertà e dei diritti umani.
Mandela è stato una personalità straordinaria e la sua vita è stata davvero un ‘lungo cammino verso la libertà’, come racconta nella sua bellissima autobiografia. Certamente è un mito per tanti giovani che hanno imparato a conoscere la sua storia.
E non è un caso che tanti cantanti e gruppi rock, un mondo così vicino alla cultura giovanile, abbiano guardato con simpatia alla figura di Mandela: ad esempio nel 1988, quando Mandela era ancora in carcere, venne organizzato un grande concerto rock nello stadio di Wembley a Londra, come tributo per il suo settantesimo compleanno. Qualche anno prima musicisti come Bob Dylan e Bruce Springsteen avevano partecipato a un video che criticava l’apartheid.
Mandela è stato ed è popolarissimo anche nel mondo dello sport, una realtà certo familiare ai nostri ragazzi. Tanti nostri alunni hanno visto, anche a scuola, il film di Clint Eastwood Invictus, uno dei non pochi film dedicati alla figura di Mandela. È un film che racconta come lo sport, in questo caso il rugby, possa essere un elemento di unità e di concordia tra i popoli. Ma il film ci dice anche qualcosa di più: ci parla cioè della necessità di lottare e di mantenere viva una speranza anche nei momenti più difficili, come nei versi della poesia Invictus ricordata nel film.
I nostri ragazzi ormai incontrano Mandela anche nei libri di testo, per esempio a geografia, a storia, ma non solo. Ad esempio, la nostra antologia della prima media contiene due fiabe raccontate da Mandela.
Ma certamente una scuola non può limitarsi ad insegnare dei contenuti; la sua funzione deve essere anche quella di fornire esempi di vita per i nostri ragazzi. Ed è questo il caso di Mandela e della sua esistenza dedicata con coerenza e passione all’affermazione degli ideali di giustizia e di libertà.
È per questo che siamo onorati ma anche fieri che la nostra scuola porti il nome di Nelson Mandela”.