Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Il Canale di Suez è stato inaugurato il 17 novembre 1869 ed è un canale artificiale che permette la navigazione dall’Europa all’Asia (e viceversa), evitando la circumnavigazione dell’Africa.
Si trova in Egitto e collega Porto Said sul Mediterraneo a Suez, che invece sta sul Mar Rosso. Questa via di navigazione ha cambiato la rotta dei trasporti e migliorato gli scambi commerciali.
Prima dell’apertura di Suez, molte merci venivano scaricate e trasportate lungo la rotta del canale (non ancora esistente) per poi essere reimbarcate o sul Mediterraneo o sul Mar Rosso, a seconda della tratta. Un viaggio lunghissimo ed estenuante che rallentava di molto il commercio. I primi a rendersi conto che quel tratto di terra è un ostacolo per il commercio sono i mercanti veneziani che, all’inizio del Cinquecento, propongono ai sultani d’Egitto di collegare i due mari.
Si devono però attendere tre secoli per dare forma al progetto. Napoleone, nel 1799, dopo aver ritrovato un interessante lavoro a opera dello studioso tedesco Leibniz, ferma il sogno di realizzare il canale a causa di un dislivello di 10 metri tra i due mari, che – secondo il pensiero dell’epoca – impone la realizzazione anche di un complesso sistema di chiuse. Secondo studi topografici successivi e più accurati, non esiste alcun ostacolo di questo genere. Nel 1830, l’ingegnere Prosper Enfantin mette mano al progetto del canale e costituisce, nel 1846, una società di costruzione dimostrando che l’opera è realizzabile, anche con una piccola limitazione. Il Canale permette la navigazione solo a navi a vapore, che rappresentano solo il 5 percento delle imbarcazioni.
È un italiano a elaborare il progetto definitivo nel 1854. La firma è quella di Luigi Negrelli, un ingegnere trentino. In realtà, Negrelli nasce a Fiera di Primiero, paesino italiano che in quel periodo apparteneva all’impero austroungarico. Si dice però che i suoi genitori fossero di origine genovese.
La costruzione del canale prende il via il 25 aprile 1859 e ci vogliono 10 anni per realizzare quest’enorme opera. La direzione dei lavori è affidata Ferdinand de Lesseps (il diplomatico francese che ottiene la concessione di 99 anni dall’apertura da Said Pascià, viceré d’Egitto) e non a Negrelli, che però muore alla vigilia dei lavori. De Lesseps si ritrova così a coordinare circa un milione e mezzo di operai egiziani. Molti di loro (125 mila), purtroppo, muoiono durante la costruzione a causa di un’epidemia di colera.
La prima nave attraversa il canale il 17 febbraio 1867, anche se poi l’inaugurazione ufficiale, in pompa magna, è del 17 novembre 1869. Suez fin dalla sua apertura cambia il mercato e ha un immediato impatto sul traffico delle merci. Ma c’è di più. Il successo di quest’opera porta anche in altre direzioni. Prima cosa viene sviluppato il ruolo della navigazione per spostare le merci, poi l’Africa diviene al centro dell’interesse europeo e i francesi decidono di buttarsi un altro lavoro importante, stavolta senza successo: la costruzione del Canale di Panama.
Il Canale di Suez è un’opera enorme: è lunga 163 chilometri, larga circa 52 metri (viene poi allargata fino agli attuali 352 metri) e ha un pescaggio di 8 metri (oggi sono 16 si sta pensando di arrivare a 20). Per la navigazione ci vogliono 15 ore. L’impresa è finanziata con fondi francesi per il 56 percento del valore e per la restante parte con fondi egiziani.
La gestione franco-egiziana però cambia, quando nel 1875 l’Egitto cede la sua quota di azioni al Regno Unito, a causa di mancanza di liquidità. Gli inglesi non vedevano l’ora di mettere le mani su Suez che consente un collegamento facile e diretto con le colonie indiane.
Da 1888, grazie alla Convenzione di Costantinopoli, il Canale è eletto “zona neutrale” e può essere usato sia in periodo di pace sia di guerra, ovviamente in quest’ultimo caso non da Paesi in conflitto con l’Egitto. Risalgono poi agli anni Cinquanta le tensioni per il controllo (economico) di Suez, quando il 26 luglio 1956 il Presidente Gamāl ʿAbd al-Nāser, nonostante la concessione non fosse ancora scaduta, nazionalizza il canale, ben con 14 anni d’anticipo: scoppia la crisi di Suez e a ottobre di quello stesso anno Francia, Regno Unito e Israele attaccano l’Egitto. L’obiettivo degli egiziani è quello di raccogliere fondi per finanziare la costruzione della Diga di Assuan, sul fiume Nilo, ma ovviamente gli altri Stati non prendono bene la prova di forza del Paese. Il Canale viene chiuso fino ad aprile del 1957, per poi essere bloccato ancora un’altra volta, nel 1975 a causa della guerra dei sei giorni (scoppiata nel 1967).