Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Nota del Partito democratico dopo l´occupazione: «Non accettiamo che la nostra sede venga occupata». La solidarietà di Sindaco e Parlamentari
La sede del nostro partito è stata occupata senza autorizzazione da un gruppetto di gente che fa riferimento ai Cobas.
Non accettiamo che la nostra sede venga occupata. La tensione dello scontro sociale che comprendiamo, e che ascoltiamo, pur nella diversità dei ruoli e delle posizioni, non giustifica in alcun modo azioni di violenza (ne sono avvenute fin troppe!) o attacco diretto verso i partiti politici.
Al di là dei giudizi sul job´s Act (che pare essere il motivo scatenante della occupazione), noi siamo impegnati su una battaglia per nuova e migliore occupazione. Le preoccupazioni per il destino del paese sono anche le nostre: questo è il terreno su cui si sta misurando l´azione del Governo.
Lo dimostra la nostra attiva presenza su tutte le vertenze in corso (dalla Ristori ai cantieri di Pisa, solo per citare alcuni esempi): ci sembra singolare che gente che su queste questioni non appare impegnata voglia caratterizzare la propria iniziativa solo per l´attacco politico a noi.
Si susseguono in giro nel Paese situazioni di attacco al Pd ed alle sue sedi; in queste occasioni non sembra mai tanto fermo il confine tra la lotta sociale e la legalità. Noi invece questo confine lo abbiamo molto chiaro. Proprio per questo, a fronte di chi identifica la propria iniziativa politica nella limitazione della nostra: chiediamo alle autorità che ci venga garantita piena agibilità politica, che insieme ai partiti vengano rispettate le istituzioni e se ne garantisca il funzionamento. A questo clima non ci stiamo.
Francesco Nocchi,Segretario provinciale Pd Pisa
Solidarietà è stata espressa dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi e dai deputati Maria Chiara Carrozza, Paolo Fontanelli, Maria Grazia Gatti e Federico Gelli.