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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Ente Parco MSRM
Tra i volontari del Parco arrivano anche detenuti e condannati: siglata una convenzione

2/12/2014 - 13:36


Tra i volontari del Parco arrivano anche detenuti e condannati: siglata una convenzione tra Ente Parco e Ufficio per l’esecuzione penale esterna di Pisa

La recente puntata della trasmissione “Report” di Rai Tre, che si è occupata anche dell’utilizzo dei detenuti per lavori utili alla società ha evidenziato che molti enti locali non conoscono e non applicano le leggi che offrono grandi opportunità di recupero e beneficio sociale. Il Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli non è però tra questi, visto che da anni utilizza detenuti e condannati a pene alternative.
Da metà novembre, inoltre, il Consiglio direttivo del Parco ha dato il via libera alla stipula di una ulteriore convenzione con l’UEPE (Ufficio per l’esecuzione penale esterna) [1] di Pisa, che porterà persone condannate a svolgere attività di vero e proprio volontariato – e quindi senza retribuzione – a favore della collettività nella Tenuta di San Rossore.
La Direzione dell’Ente Parco collaborerà con l’UEPE nel redigere un progetto individuale per ogni singolo soggetto che vorrà svolgere attività di volontariato a favore della collettività nella Tenuta di San Rossore; nelle prossime settimane inizieranno a prestare servizio le prime due persone, che per scontare pene alternative al carcere saranno impiegate nei vari settori dell’amministrazione, dalle manutenzioni del verde e degli importanti ecosistemi protetti alle attività agro-zootecniche svolte in tenuta, e ancora dal lavoro d’ufficio alle iniziative di promozione dell’area protetta, affiancando, a seconda delle loro attitudini, il personale già presente.
L’Ente Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli ha attivato da quest’anno varie occasioni per prestare servizio nella Tenuta di San Rossore, dai tirocini retribuiti ai campi di volontariato, che hanno visto la partecipazione di decine di giovani provenienti da tutta Italia, che hanno dato un contributo diretto alle varie attività organizzate all’interno di tutta l’area protetta: pulizia degli arenili, monitoraggio ambientale, presidio del territorio, interventi di ripristino della cartellonistica e di altri manufatti nei sentieri.
Con il recente accordo col Ministero della Giustizia, l'Ente Parco fa dunque un ulteriore passo in avanti per una gestione dell'area protetta sempre migliore e sempre più coinvolgente per tutte le categorie sociali.

[1] 

Gli Uffici per l’esecuzione penale esterna si occupano di “trattamento socio-educativo” delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, svolgendo il compito di favorire il reinserimento sociale delle persone che sono state condannate, in detenzione o in misura alternativa, realizzando percorsi di osservazione, trattamento e riabilitazione, con attenzione alla dimensione della riparazione del danno causato con la commissione del reato: i servizi che sono prestati gratuitamente a favore della collettività dalle persone che hanno subito una condanna in via definitiva, oltre a costituire una forma di riparazione, sono utili sia alla loro reintegrazione sociale, sia al perseguimento dell’interesse pubblico da parte del soggetto che li ospita.



 




Fonte: Enrico Lippi
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4/12/2014 - 13:34

AUTORE:
Gianni

Non ci sperare, ci rimetterebbero dal punto di vista economico e....dovrebbero lavorare sul serio!

3/12/2014 - 17:52

AUTORE:
Alberto

e perché non non utilizzare anche i Rom togliendoli dall'accattonaggio?

3/12/2014 - 7:21

AUTORE:
Tiziano Nizzoli, Cittadini e Territorio

L'ho gridato ai quattro venti durante la campagna elettorale che i detenuti potevano essere una grossa risorsa, l'abbiamo scritto sul nostro programma ed abbiamo individuato i settori dove potevano essere impiegati. Vedere che qualcuno lo fa ci riempe di gioia, speriamo che il nostro Parco ingeneri emulazione anche da parte di altre amministrazioni.