Non serve lungimiranza nell'analizzare nel merito la moneta unica ad oggi.
Scrivo e ripeto testualmente le parole del professore ex ministro del governo Ciampi.Professore emerito di politiche economiche nazionali.
Il Paese sembra diviso sull’euro. Sarebbe un bene o un male abbandonarlo?
Sarebbe un male e un bene. È un male perché l’euro è la moneta dell’Europa unita ed è indispensabile per far funzionare bene il mercato unico. È stato costruito male perché si è avuta troppa fretta, per tutti nel farlo e per l’Italia nell’entrarvi impreparata. È un bene, perché il Paese riprende la guida delle sue sorti, ora in mano ad altri. Finché l’assetto istituzionale è nazionale, i gruppi dirigenti devono tutelare la nostra sicurezza economica.
L'economista Claudio Borghi invece spiega;
Mutui, banche, svalutazione. Tutti problemi inesistenti fuori dall'euro . "L'euro è diretta causa della crisi italiana". E il prezzo da pagare per il ritorno alla lira? "Costa di più restare nell'euro.
Aggiunge,"Se facciamo attenzione vediamo che la crisi non è mondiale. Tutto il mondo cresce, solo l'area sud dell'Eurozona non cresce. E già questo dovrebbe far drizzare le antenne. D'altra parte se si prende uno stato e gli si mette una valuta artificialmente forte, quello stato va in crisi. E' sempre successo, all'Italia prima del 1992, all'Argentina quando ha bloccato il peso sul dollaro. Se vogliamo uscire dalla crisi dobbiamo togliere l'euro, non c'è altra soluzione"
Da fonte Libero.it
Qualcosa si muove - Che qualcosa si stia muovendo nel Pd sul fronte della moneta unica, del resto, è evidente. Se fino a qualche tempo fa, il partitone difendeva in modo compatto l’euro e ogni voce contraria era considerata come frutto di colpo di sole o improvvisa follia, ora si moltiplicano i segnali di apertura ai no euro. È nota la presa di posizione contro la moneta unica di Stefano Fassina, che ha fatto molto discutere nei giorni scorsi, così come ha fatto discutere la sua partecipazione e quella di Gianni Cuperlo al convegno organizzato l’8-9 novembre a Montesilvano (Pescara) dal grande guru dei no euro, il professor Alberto Bagnai. Ed è stato lo stesso Bagnai, in quell’occasione, a raccontare di essere stato invitato a seminari e incontri, rigorosamente riservati, con esponenti della sinistra di governo. Tutti della minoranza Pd? O c’è anche qualche renziano doc che comincia a studiare la pratica?

Concludendo come avrete letto mi sono astenuto da scrivere il pensiero del MoVimento per non essere causa di fraintendimenti voluti e strumentali da parte di alcuni.
Non dovremmo aver paura di affrontare serenamente la questione
per questo attendo tutti i cittadini che vorranno partecipare alla raccolta firme nella giornata dell'11/01/2015 ad Asciano.
Ringrazio per la lettura e pubblicazione Andrea Giuliani Consigliere 5 Stelle per San Giuliano Terme.

Il Movimento 5 Stelle ha, in queste ore, rilanciato la proposta di un referendum sull’Euro.(15 ottobre) e...

Solo il fatto che illustri economisti abbiano pareri divergenti significa che l'argomento non è così semplice.
Euro si, euro no!
Quali certezze può portare il cambio di moneta? Forse porta lavoro, forse sicurezza, forse sanità migliore, ecc.?

In ogni fase aggregativa, c'è chi trae immediati vantaggi chi invece incontra difficoltà e stenta a lungo prima di ritrovare un proprio equilibrio, ma non per questo dobbiamo tornare indietro.

La crisi che ci attanaglia da anni, con la complicità di tante, troppe persone di malaffare, non ci sta certo aiutando.

Forse non è il caso di costituire un'Europa più forte? Una vera e propria confederazione di Stati capace di portare avanti politiche economiche, finanziarie, fiscali e sociali comuni? Un'Europa più forte nei confronti degli altri attori globali che possa portare vantaggi ai propri stati membri.

Così invece che pensare all'euro si o all'euro no, risparmiamo tempo e denari ed investiamoli per FARE qualcosa di concreto, da subito, per sviluppare le attività economiche a noi più congeniali; abbandoniamo modelli di sviluppo industriali ormai insostenibili ed investiamo nell'agricoltura, nel turismo, nell'ambiente. E pensiamo anche alla salute: quando cominceremo a fare qualcosa di serio per toglierci di torno tutto l'amianto e tanti altri veleni con i quali viviamo quotidianamente?

Sono sempre stato un convinto sostenitore dell'idea che ogni cittadino, associazione, partito politico possa, liberamente, nel rispetto assoluto delle norme, delle leggi, ma sopratutto nel rispetto dell'altrui pensiero, esprimere il proprio parere.
Ho letto con molta attenzione il comunicato del Movimento Cinque Stelle “Fuori dall'Euro” che ovviamente rispetto nel contenuto, ma non condivido.
Una frase mi ha particolarmente colpito ed enormemente preoccupato :”...Contro il Sistema, contro le banche, contro le istituzioni finanziarie, contro tutti! “. Cosa vuol significare quel contro tutti?. Forse il Movimento Cinque Stelle si vuole candidare come nuovo movimento di lotta di ispirazione rivoluzionaria ?.
Chi sono i “Tutti” che volete combattere, contro i quali volete rivolgere la vostra battaglia?.
Un movimento che siede in consiglio comunale e che si vanta di difendere gli interessi di Tutti, non dovrebbe, a mio modesto avviso, fare affermazioni così contraddittorie, insostenibili, assolutamente inaccettabili che ricordano vagamente, ma non molto, altre organizzazioni che danneggiano quotidianamente l'immagine del nostro disastrato, ma amato Paese.