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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Lido di Ostia ( Roma)
SHINGITAI, FILIPPI SFIORA IL PODIO

22/12/2014 - 13:18

 Il torneo, al quale hanno partecipato 24 ragazzi “eccitati” dalla voglia di affermarsi a livello nazionale, prende il nome di Gran Premio Giovanissimi Esordienti A. Tra quei 24 atleti “elettrizzati”, arrivati da tutto”lo stivale” c’era anche uno di noi, un vecchianese DOC, Francesco Filippi che è riuscito ad onorare al meglio i colori biancorossi della Shingitai e a difendere il suo paese, proprio nella Capitale!

Infatti “the butterfly”- soprannominato cosi’ dai propri compaesani- dopo aver asfaltato le prime due compagini con due netti 3-0, perde 2-1 contro un preparatissimo atleta del gruppo sportivo della polizia di stato, in un’atmosfera non troppo favorevole; difatti, l’avversario romano era stato accompagnato da un gruppo di “tifosi” che hanno incitato per tutto il match il loro beniamino. La gara è stata comunque avvincente, una di quelle gare da gustarsi seduti sugli spalti, o meglio in piedi, in preda all’adrenalina che ti inietta direttamente nel sangue questa disciplina. Una disciplina che nasce dalla testa, cresce nel cuore e muore sui movimenti felini degli arti. Questa, appunto, è imprescindibile dalle prime due, e Francesco ha cuore e testa da vendere, e dopo essere caduto, si rialza vincendo con un altro 3-0 il ripescaggio, ma purtroppo, poi, perde di un niente la finale per il podio.

Forse ha pagato caro il debito con la stanchezza fisica e psicologica, derivante dalla gara “extra”. Adesso, spetterà a lui, e al suo staff tecnico convertire questa “ non vittoria”-sarebbe sadico parlare di sconfitta- in energie positive per i prossimi eventi. Perché questo è punto di partenza, e non di arrivo.

Continuiamo a sognare, insieme..N.F.

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