Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Non ho quasi mai condiviso la scelta di dibattere, a livello locale, problemi che coinvolgono il nostro Paese a livello internazionale, perché ritengo che si debba avere una notevole preparazione culturale e il rischio di fare brutte figure è sempre molto elevato.
Approfittando delle feste Natalizie, in cui i commentatori super critici spero siano più buoni, mi permetto di fare una valutazione, tutta personale, su quella che sembra essere una nuova visione di politica estera per il nostro Paese.
Il governo PD Renzi, avrebbe confermato, secondo quanto dichiarato dal ministro della Difesa, la PD Roberta Pinotti, l'invio, probabilmente sulla base di Erbil - Irak, di un velivolo KC 767, di due velivoli senza pilota Predator e di 280 militari per istruire le forze Kurde che contrastano l'ISIS.
La sinistra al Governo, folgorata sulla via di Damasco, sembra e ripeto sembra, aver messo finalmente nel cassetto quella pratica politica mirante ad ottenere il consenso popolare, facendo mostra di condividere i malumori e le rivendicazioni pseudo pacifiste ed irragionevoli, di alcune minoranze ed abbia deciso di presentarsi, senza condizionamenti, al tavolo dei grandi; Halleluja, Halleluja.
Un silenzio quasi irreale proveniente della sinistra più estrema, potrebbe significare una condivisione delle scelte della maggioranza ?. Sarebbe un gesto di alto valore umano, ma non credo che possa essere così.
“Di fronte ai massacri perpetrati dall’Isis contro civili inermi abbiamo il dovere morale di reagire, di non girare la faccia dall’altra parte», ha detto il ministro della Difesa nel corso di un’audizione. E' arrivato, finalmente, dico io, anche se con ritardo aggiungo, il momento per l'Italia di tirar fuori gli attributi e di dimostrare tutto il proprio peso internazionale; chi si dovesse opporre a questo intervento dimostrerà la piena e totale condivisione per quanto viene barbaramente compiuto dall'Isis.
Quando nel 1995 venimmo a conoscenza del genocidio avvenuto a Srebeniza in Bosnia di circa 8500 civili, lo sdegno per quanto accaduto fu unanime e il mondo attraverso l'O.N.U. dichiarò che simili eventi non sarebbero più dovuti accadere, a dieci anni di distanza dobbiamo prendere atto, con tristezza, che niente è cambiato, anzi il freddo numero delle vittime è esponenzialmente aumentato.
Credo che un sentito apprezzamento e ringraziamento debba andare, ancora una volta, agli uomini e donne in divisa che porteranno, nel nome dell'Italia, il proprio contributo di esperienza e di alta professionalità in aiuto a quei soldati che combattono una guerra non di conquista, ma di sopravvivenza in difesa della propria storia, religione e delle proprie famiglie.
Chi dovesse definire questo supporto tecnico-operativo un intervento di guerra sarebbe un ipocrita e un intricante senza scrupoli.