Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Pasqua dove vuoi e Natale con i tuoi.
E noi migliarinesi, la seconda parte del detto, la abbiamo trasportata, tanti anni fa, in una festa di paesani nella festa del paese anche se era maggio e non dicembre.
Nella vigilia dell’unica giornata che Migliarino dedica a sé stesso, la seconda domenica di maggio, il sabato 13 di quell’anno memorabile che fu il 2000, un gruppetto di noi decise di riunire tutti i compaesani che erano andati a vivere al di fuori della cerchia del paese e cercammo di ri-portarli a casa almeno per un giorno. Installammo nel Teatro del popolo una mostra di foto del paese che doveva essere visitata solo il giorno della festa e che invece a gran richiesta rimase aperta per 15 giorni, dopo il rinfresco pomeridiano preparammo una tavolata per più di 100 persone, invitammo il sindaco Giancarlo Lunardi che si augurò che quel tipo di festa si allargasse all’intero comune, facemmo, a buona ragione, cartellini personalizzati da mostrare sulla giacca quello che senza dubbio qualcuno non avrebbe fatto con la faccia (l’età cambia anche i migliarinesi), preparammo la cosa più difficile che era il “pensierino da regalare” e che si risolse “pescando” in quello che il paese ha di vanto e una bottiglina con Acqua di Mare, Rena di Bocca di Serchio e un’Arsellina dentro fu pari ad un prezioso gioiello.
Finale… anche una targa, anzi quattro: più giovane, più lontano, più vicino e più vecchio,!
In ordine da sinistra a destra
Il giovane era Leonardo Taddei trasferitosi a Fornovo, il lontano Francesco Avino (+ di 1000Km. a Parigi), il vicino (- di 1000m. in Albavola) Franchi Alberto e il vecchio Giancarlo Luperini a Lucca.
Ne avevamo uno anche in America, Renato Moncini, ma la NASA non gli permise una licenza “all’estero”!
E come diceva Nunzio Filogamo: "Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate!"
E io aggiungo, ovunque voi siate, TANTI AUGURI!