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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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L'Aurelia rimaneggiata
(con altre visioni)

1/1/2015 - 16:07


Aggiungo ora un articolo e 8 foto che avevo scritto nel novembre 2011per L'Almanacco, una rubrica della prima versione della Voce e che riguardava appunto l'Aurelia.


Le curve di Montioni o di Pietraccio

foto 5 e 6  Tratto Montioni


Cartoline di Petri Giuseppe, con sonetto del caro amico di Beppino, Marco Giunio Barsotti, il poeta lavoratore.
La località scritta sulla cartolina, Torre del lago, non è esatta perché la zona è sempre, per  ancora 7-800 metri, territorio di Migliarino. Il termine del comune di Vecchiano, con la sua (nostra) frazione più settentrionale, è poco oltre un fosso dall’esplicito, strano, nome di Bufalina. Questo fosso è stato per secoli il confine fra il Granducato di Toscana e la Repubblica di Lucca, fra la provincia di Pisa e quella di Lucca e quando nacquero i comuni di Vecchiano e di Viareggio, inspiegabilmente si spostò più a nord di 100 metri.
Vi è oggigiorno una fortissima pressione politica, da parte di Viareggio, affinché venga ripristinato il vecchio confine.
La prima foto guarda verso Torre del lago, ci sono due amici fermi con le biciclette sulla destra e un’altra bicicletta nel fosso a sinistra (quella di Beppino fotografo?); di là dal fosso a destra ci sono delle vigne.
Attenzione ora.
La seconda foto è ripresa dalla bicicletta nel fosso verso i monti, la casa è quindi a destra andando al mare.
Cosa c’è di strano se si vede ancora dove sono le serre! (sembra!)
Le due foto sono state scattate nel 1933 e l’ANAS ha modificato il percorso della via Aurelia, in località detta Le curve di Pietraccio, queste, nel novembre del 1971 spostandolo 200 metri più a nord, passando cioè in terreni dietro la casa lato Viareggio.
La casa che si vede oggi dalla vecchia variante, a destra, non può essere quindi quella della foto.
Dove è questa  che dovrebbe essere, allora, a sinistra?
Della più bella casa colonica dei poderi di Casa Salviati, Podere di Pietraccio, fatta saltare dai tedeschi in ritirata, restano solo pochi resti del muro della conserva del pozzo nero che si possono scorgere nel giovane boschetto a sinistra dell’incrocio della nuova variante della variante di Beppino. (taglio raso odierno n.d.a.)
E la vigna?
Quando andate a Torre del lago date uno sguardo sopra gli alberi al lato sinistro della strada, dopo lo svincolo. (ora tagliato n.d.a.)


n° 7  Mappa

 
Questa foto è ricavata da una vecchissima mappa dove vi è sovrapposta la situazione attuale. La cartografia moderna mostra chiaramente quello che poteva non essere capito dalla spiegazione precedente.
Come vedete vi sono nomi di poderi Salviati ormai scomparsi e manca addirittura quello di Pietraccio (da me segnato con una macchiolina nera), quello che si vede fotografato da Beppino e che, notizia non importante ma curiosa, era la casa natale della conosciutissima Lina, quella del mare!
La via Aurelia continua a cambiar strada!
Dopo più di 1000 anni di onorato servizio costiero il duca Scipione l’aveva voluta un po’ più a monte ed ora, dopo quasi 100 anni, l’Anas la risposta ancora un poco.
È appena nata la strada che deve portare i fiorentini velocemente al mare e così prende corpo la famosa Firenze-Versilia, poi detta Firenze-Mare o Firenze-Migliarino ed è necessario raccordarla alla statale n °1, ma c’è la ferrovia da attraversare e allora più facile deviare  l’Aurelia che abbandonerà il percorso interno alla parte marina di Migliarino.


n° 8  Viale per l’autostrada.


Cartolina lucida, viaggiata da Pisa il 19 settembre 1945. Nessuna indicazione.
Bella vista della nuova strada che porta, come dice la scritta sul davanti, alla giovane autostrada Firenze-mare.
A destra si può leggere “Cooperativa” sul patio di quella casa che sarà poi bar biliardo del prete. A sinistra, sul muro del viadotto, si leggono i nomi di due (Zacary Scoot e Claudette Colbert) grandi attori degli anni ’40 sui cartelloni pubblicitari del “Cinema aziendale Tenuta Salviati” che vantava il bel primato di avere la licenza SIAE n. 1 della Val di Serchio.
Notate il cartello al centro in basso. È posizionato verso Via dei Pini e vi è scritto ancora Viareggio perché quella era sempre stata l’unica strada per andare in Versilia.


9 e 10 Via Aurelia 

                                            
Queste due ultime cartoline spedite da  Torre del lago, la prima nel  1965 e la seconda nel 1956, hanno scritto sul davanti: Viareggio Pineta una  e Torre del lago Via Aurelia  l’altra.
Mi sono sentito in dovere di cancellare i nomi delle due località perché in nessuna delle due esiste la Via Aurelia così raffigurata.
I pini sono solamente nel territorio vecchianese(!),  più precisamente nel tratto  Migliarino- Bufalina, e quindi possiamo inserire queste due fra quelle alle quali è dedicata la rubrica.


11 e 12  Chi sono?


Le ultime due foto-cartoline sono una recente scoperta.
Quando le ho viste fra le scartoffie su un banco di un mercatino ho sentito quel nonsoché  che mi prende anche al semplice avvicinarsi a qualcosa che riguarda il mio territorio (dottore, sono grave?) e girandole… ho riso apertamente: c’era scritto Migliarino, senza altre indicazioni né data, ma bastava così!

 

Cartoline e foto d’antiquariato!
Quando c’erano pini dentro il quadrato!

È già da qualche giorno che volevo scrivere su quest’argomento, ma la foto a corredo sull’Aurelia era difficile farla se non nel solo momento in cui non passano le auto: dalle sette alle otto della mattina del primo dell’anno!

Ma cosa è tutto questo mondo stravolto?

Il cartello dice: messa in sicurezza, ma sicurezza per le auto che transitano e che possono essere colpite da un albero che cade?

Se sì non c’era bisogno di disboscare per cento metri, se no il cippato lo fai una tantum, poi nisba per cent’anni!

Nel 1700 la Maona decideva di tagliare gli alberi che andavano da Viareggio al confine pisano lungo la via romana dopo le diatribe che erano nate sulla salubrità dell’aria che avrebbe allontanato i pericoli della “mala aria” che uccideva la popolazione  ma che Lucca osteggiava però attribuendo alla rimozione del bosco un apporto di pericolosi miasmi verso la città.

La decisione fu presa perché “[…]la strada sarebbe ampliamente scoperta, lasciando sull’orlo da i lati un filo o due di alberi per vaghezza e confine della medesima il che si crederebbe facilmente praticabile senza pregiudizio per l’aria per li habitanti e delle fide di bestiame, atteso che il bosco va continuamente augumentandosi, che facendo una piccola vallata lungo la strada non farebbe nessun pregiudizio anzi produrrebbe una moral sicurezza di questa , sarebbe dal continuo andare e venire degli agricoltori frequentata e battuta, e per conseguenza meno esposta alle insolenze dell’assassini e se ne ricaverebbe ancora vantaggio grande per la popolazione[…]”

Ora ci sono altre insolenze, altra viabilità, altri problemi e non solo “morali”.

Qualcuno può spiegare il perché di tutta quell’aria libera che snatura la natura?

Era una via nella pineta, un tratto verde tra due province, due antichi stati, ora sembra un luogo di nessuno.

A proposito di luoghi di nessuno c’è la stradina che va dalla Via del mare, appena dopo la Casa Nuova a sinistra,  e che porta alle turbine.
È diventata un ulteriore negozio di droga tanto che il Consorzio di Bonifica e la Proprietà hanno deciso di bonificarla togliendo la fascia di  sterpaglia che favoriva l’occultamento dei balordi e da dove è uscito fuori una tonnellata di marciume, ma non i bastardi che non solo sono rimasti a vendere merda, ma ci prendono anche per il culo restando ora in vista e seduti comodamente su due seggioline bianche!

Mi sto rovinando la giornata di festa a ripensarci sopra!

 

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9/1/2015 - 9:05

AUTORE:
Viandante

Per le puttane!!
Da quando ci sono non ce ne sono più perchè i clienti non si possono fermare.

8/1/2015 - 21:55

AUTORE:
Driver

quella strada porta sulla destra e sulla sinistra due fossati profondi, che impediscono alle auto qualsiasi via di fuga, si piantano proprio in quello scasso.
Non so come l'anas abbia permesso di scavare quelle fosse a bordo strada che impediscono perfino di sostare in caso di guasto alla macchina, con il rischio di formare code ed incidenti.
Quando faccio quei tre chilometri mi faccio il segno della croce

8/1/2015 - 16:52

AUTORE:
!?!?!?

....in piedi su un'incrocio di strade con due/tre lapidi ricordo, e poi se un toro od un cane è causa di un decesso di una persona vien magari abbattuto.

8/1/2015 - 8:52

AUTORE:
non vale

che squallore usare i deceduti per poter dire qualcosa!

7/1/2015 - 6:47

AUTORE:
Un lettore

L'auto si è schiantata contro un pino

GROSSETO LE STRADE grossetane mietono un'altra vittima. Giovane, peraltro. Sara Bonsanti, 29 anni, ha chiuso la sua breve parentesi con la vita dentro una Opel Agila, che sulla strada delle Collacchie tra Marina di Grosseto e Castiglione della Pescaia, alle 3 della notte dell'Epifania, si è schiantata contro un pino. Stava andando verso Castiglione della Pescaia, dopo una serata trascorsa con gli amici, secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, e pare che abbia perso il controllo dell'auto per un colpo di sonno.

4/1/2015 - 10:21

AUTORE:
Bruno Baglini Cittadino del Parco

...le strade hanno una via di fuga (sarà vero o no io non son mai stato in giro in macchina in America)
Però quando vedo una foto di un auto spiaccicata ad un grosso albero messo a 30 centimetri dalla corsia delle auto dove prima era utile per far ombra ai barrocciai che addirittura si assopivano sul barroccio ma il cavallo per camminare doveva star sveglio per forza ed andava bene così.
In seguito poi inventeranno (come hanno inventato l'auto che parcheggia da se) anche l'automobile che se vede un infartuato venirgli contro si innalzerà di trenta metri per non sbattere, cercando di scansare il malcapitato ed anche il platano messo li nel 1715 ed avrà un sensore antitronco che si stacca da quell'albero da 10/20 metri diretto sulla sua testa.

Carlo Delli, famoso dentista e fotografo per passione circa due anni fa scrisse alla VdS in occasione della ripiantumazione "delittuosa" secondo lui di nuovi platani sul viale Dannunzio e quello che da Pisa va a SGT.
Ci fù un dibattito accanito fra i pro ed i contro ed a quel proposito intervenni anch'io naturalmente a favore delle piante, però a debita distanza dal mio naso; cosi come quando si costruisce una casa il gabinetto per cacare non è adiacente alla sala da pranzo e magari senza porta divisoria.

Poi fu a lunghi tratti rinnovato il bel viale dei tigli con tigli giovani per rivede quel bel viale come lo era e come sarà e li fui daccordo e non furono daccordo i super verdi perchè non hanno senso pratico in tutte le cose.
nb, quel viale non è via di scorrimento veloce per ambulanze dirette agli ospedali e similari ed anche le autostrade son prive di alberature adiacenti se non nei quadrifogli dove la velocità e ridotta.

Poi a seguito di un disastro mancato per poco, furono atterrati di sana pianta i bei platani davanti la chiesa Salviati e li era se non da prendere a "stiaffi" ma licenziarlo in tronco chi dette ordine di sciagattare così una storia: bastava tagliarli ad un altezza "giusta" eran brutti un anno e poi come sappiamo il platano non è un pino e ributta sempre (vedi le ricacciate dal basso; già sciagattate anche loro, potate come fossero un pesco in produzione).

Poi fu tolto l'enorme pericolo rappresentato dai tre pini nel piazzale della stazione fs ed anche li "san verde" intervenne a catrozzoli e..che vuoi che sian due treni Roma-Torino che si sbatacchiano contro, causa pino sui binari e treni 'nSerchio...evvvvvai...!
Perchè ri/piantarci un lauro/alloro potabile o una decina d'albicocchi al loro posto no eh.
I pini stanno bene in piena macchia e quei balordi che li mettono in giardini nelle villete a schiera (potati a chiuino) a far ombra poi tre villete più in avanti.

Certo li alla curva di Piertraccio, la "curva" l'han presa mpopò troppo larghina, ma se giunti a fine corsa quegli alberi son come il grano, rinascono e via e via e quindi sarebbe assurdo trebbiare di febbraio il grano e ri/tagliare in pini per fare cippato dopo due/tre anni, allora fatelo con la stipa che cresce "alla svelta".

Piesse, al tempo mi dissero che odiavo le piante (?) se ogni omo o donna ne avesse piantate in paese anche la metà che "anticamente" ho piantato io; ora si 'ndava a Nodia a piglià un gocciolino di sole.
bona