Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Ieri sera ero al mare al tramonto.
Ieri sera a casa ho visto “I sogni segreti di Walter Mitty”, un remake del film del 1947 “Sogni proibiti”, un fantastico film di fantastici paesaggi, che parla di un uomo alla ricerca di un negativo di una foto persa che sarebbe dovuta andare sulla copertina di Life.
La ricerca non era veramente della foto, ma del fotografo Sean O'Connell che l’aveva scattata e che si fa inseguire in Groenlandia, Islanda, Afghanistan, fino ad essere incontrato sull’Himalaya sulle tracce del leopardo delle nevi, uno dei più misteriosi e rari felini.
Ebbene, quando l’animale finalmente appare fra le rocce, Walter dice a O'Connell: “scatta, scatta”, l’animale fugge e il fotografo risponde che la foto più bella è quella che rimane dentro di te e non quella che stamperai.
E tutto questo cosa c’incastra con la Voce del Serchio?
Senz’altro non il riferimento alle foto stampate o rimaste nel cuore e negli occhi, ma all’amore che si trasporta dal padre al figlio, dall’amico all’amico, dal giornale ai lettori e che fa dire all’uno e all’altro (la posizione mettetela voi):
“scatta, stampa!”
oppure
“guarda, gioisci!”