Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Che tristezza, ragazzi!
Eh lo so, non è facile dir qualcosa su una partita finita così male, ma bisogna avere il coraggio di farlo, come mi ha invitato a fare qualcuno in un commento all’ultima cronaca (anche se sono in lieve ritardo).
Si trattò di una partita davvero leopardiana. Perché? Ma perché –come spesso accade- dopo le Illusioni la Realtà arriva e ti schiaffa in faccia la Verità. Cosa? Ma sì, è proprio così.
Sentite qua: si arriva allo stadio in un’atmosfera di festa, magari non è vero –come era stato annunciato (ma quanti annunci si son rivelati fallaci!)- che c’è il pienone, anzi ci sono i soliti, quasi solo i soliti. Beh, nel nostro gruppo c’erano in verità in più i nostri amici svizzero-italici e perfino un valido collega di scuola, e perfino la sportivissima bimba Anita, e perfino tutti gli Alessandri e tutto il resto. Insomma un’aria di festa imminente (il martedì di Befana del villaggio?). La Speranza aleggiava su di noi e sul pubblico. Quale Speranza? Ma quella di tornare in testa, dato che tutti i risultati delle altre partite sembravano favorirci. E poi arriva il Forlì, la Vittima predestinata, solo due punti raccolti in tutte le sue trasferte! E noi, forti e convinti del nuovo modulo con –finalmente- degli esterni veri e propri. Così entrano in campo le squadre tra i migliori Auspici. Addirittura tra le musiche scelte che accompagnano il riscaldamento (mi pare di aver capito che sono i giocatori a sceglierle) si sente finalmente qualche brano di buona musica, perfino un bel pezzo classico dei Dire Straits, “Money for Nothing”, anche se poi si riparte con “The final Countdown” degli Europe e con la solita solfa di pezzacci brutti e inascoltabili (va detto che un paio di partite fa si udì meritoriamente anche “Born in the “USA”, chissà qual è il giocatore che l’ha scelta!).
Sotto la luce delle potentissime lampadine dei nostri fari, la partita ha inizio. E non partiamo male, perché qualche buona occasione ce la creiamo, ma ahimè, non la mettiamo dentro. C’è però qualche momento in cui si intuisce che il Destino potrebbe anche riservarci qualche Brutta Sorpresa, perché anche il Forlì ha le sue occasioni niente male. Anzi, il medesimo Forlì, pur subendo abbastanza, non gioca affatto male, cioè fa la sua figura dignitosa, come già del resto hanno fatto a Pisa tutte le Carraresi, i Grosseti e le Lucchesi di quest’anno. Si aspetta comunque che qualcuno sblocchi la situazione, ed ecco il rigore Fatale. Maledizione, la solita finta di Arma non funziona più, e così il loro portiere (che ha parato un po’ di tutto, accidenti a lui) non abbocca e fa il miracolo. Si affacciano tristi Presentimenti: non sarà che finiremo zero a zero e non raggiungeremo l’Ascoli? Calma, ci diciamo, c’è ancora il secondo tempo.
Ed ecco che inizia la ripresa: ci si aspetta che il Pisa attacchi alla baionetta, che superi lo sbarramento del filo spinato e si getti Impavido contro la trincea Nemica, e che superi di slancio il fuoco avversario. E invece niente. La squadra svanisce come neve al sole. Niente, non succede più niente. Non solo: il Forlì si fa baldanzoso e Minaccioso. A nulla serve l’ingresso del nuovo italo-tedesco Floriano (che non sembrerebbe neanche male). La Nemesi è in agguato. Il Fato ha deciso anche oggi di Sbeffeggiarci. Ed ecco una bella manovrina degli Avversari e il loro bel goal. Frittata! La Realtà per l’appunto si disvela in tutta la sua tristezza. Ma perché, o Pisa, non mantieni ciò che promettesti allor? Gli ultimi minuti sono una pena, perché non combiniamo più nulla, ma proprio nulla. Maremma, che tristezza!
Ora, ragionando un po’, è mai possibile che possa andare in serie B una squadra che perde un sacco di partite (e soprattutto in questo modo)? Non sarà che Qualcuno ci ha un po’ fregato, facendoci credere che avevamo uno squadrone mentre invece siamo una squadra normale? Però, che tristezza! E per finire, visto che il Forlì ha vinto, il mio pensiero va all’amico Riccardo, forlivese doc, medico instancabile, scrittore di racconti, pescatore, suonatore di chitarre, ma soprattutto innamorato come noi della Sardegna, dove a luglio ci vediamo sempre, e non solo al bar Lepori di Mandriola. Ma, ora che ci penso, mi sa che del calcio non gliene può fregare di meno!
E insomma, che Tristezza, ragazzi!