Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Si poteva vincere, ma si poteva anche perdere, e poi abbiamo pareggiato
Ed eccoci a Teramo sul sintetico. A me il Teramo è simpatico, e poi ha un giocatore, tale Lapadula, un’attaccante fantasista forte, che a Pisa mi fece un’ottima impressione.
Eccoci su 50 Canale, ma il collegamento fa le bizze e –fatto inaudito- ogni tanto vengono sparati degli spot durante il match. Parte la pubblicità di Nesti Auto (nella quale si vedono anche dei bei salti in alto in stile ventrale!) Poi Toscana Sapori, consorzio di vini e cibo. Poi lo studio dentistico Luisi, in via Crispi. Poi la Carrozzeria La Stella. Poi il nuovo negozio (ma di cosa? Non mi ricordo!) a Ghezzano in via Carducci. Riparte la visione e c’è subito una paperaccia del nostro portiere, fortuna che proprio Lapadula sbaglia. A occhio la partita sembra equilibrata, ma sarà vero? In difesa è tornato Paci, e speriamo che dia un po’ d’ordine alla difesa (e in effetti un po' d'ordine lo dà). In attacco ecco il nuovo Floriano, e speriamo che dia un po’ di brio all’attacco (e in effetti un po' di brio lo dà).
Sento dei cori, ma probabilmente sono dei tifosi locali, anche perché sui nostri tifosi è calata la mannaia della lega, dell’osservatorio e dei giudici e di chi più ne ha più ne metta. Non solo i non muniti di tessera del tifoso non possono più –come era stato detto- andare in trasferta, ma chi c’è deve stare attento a quel che dice, visto che ci è stata fatta una multa di 2000 euro per grida di “discriminazione territoriale”, cioè -in sostanza- per qualche coro contro Livorno e Lucca. Ora, a parte il fatto che il concetto di discriminazione territoriale è sfuggente come un’anguilla, sarà necessario fare una lista ragionata e approvata dalle competenti (?) autorità delle frasi lecite; si potrebbero intanto proporre in prima istanza slogan senz’altro autorizzabili, quali “Livorno birbona” o “Lucca birbacciona”, oppure (nel caso che la discriminazione territoriale tenda ad allargarsi al capoluogo regionale, rischio per altro da non escludere) “Firenze malvagia”, o anche “Tutta Firenze emette odori sgradevoli”. Nel frattempo l’equilibrio continua, anche se il Teramo rompe parecchio con i suoi traversoni pericolosi. Al 38° ecco una incredibile supermischia a 30 centimetri dalla nostra porta con traversa e un casino tremendo, dal quale usciamo non si sa come miracolosamente. Un minuto dopo un nostro fallo sulla linea viene giudicato dentro (era fuori, via) ed ecco il rigore, ma il nostro portiere pararigori se lo para alla grande. Tié. Però l’impressione è che le loro punte, sguscianti e piccoline, in velocità mettano in crisi i nostri difensori lentucci. Certo che dopo due pericolissimi come questi la mente va alla nemesi calcistica incombente: di solito, infatti, a questo punto nel calcio segnano quegli altri, cioè noi, in questo caso. Speriamo. Fine tempo.
Inizio secondo tempo. La partita ritorna in equilibrio, e il Pisa tutto sommato sembra meno peggio del solito o di altre volte. E dopo un po’ che non accade nulla, all’improvviso ecco un lampo di Misuraca che lancia come un missile Costa, che la porge gentilmente ad Arma, che la mette dentro dicendo "grazie!" La sorte sembra arriderci, ma ci arride ancor di più qualche minuto dopo, quando Lapadula prende la seconda traversa interna della partita del Teramo. Ma non può andarci sempre bene, e in effetti subito dopo ecco il pareggio (azione nella quale la nostra difesa dorme assai). Poi Braglia toglie Floriano e mette Beretta (per quel che conta, non l’ho capita molto). Subito dopo Iori prende una botta tremenda e deve uscire (speriamo bene, perché sembrava stesse male male). Fine.
E ora aspettiamo Arrighini.