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Mi torna in mente la poesia del Pascoli che la mia mamma recitava con voce dolce, enigmatica, evocativa, partecipe, ma anche solenne. Mi pare di risentirla. 
Per i miei bambini ho sempre celebrato la festa più bella dell'anno dedicata all'infanzia, quella che più di tutte appartiene alla nostra cultura.

Creavo L'ATTESA , lunga, trepidante.

Da:mauro.manganelli@posteitaliane.it
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tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Centro Commerciale Naturale
di San Giuliano terme
Inizio 2015: “saldi..saldi..saldi”

13/1/2015 - 22:02

 
 
Inizio 2015: “saldi..saldi..saldi”
 
 I  saldi 2015 arrivano dopo almeno tre mesi in cui i negozi, per poter sopravvivere, hanno dovuto scrivere sulle loro vetrine “svendita”, “promozioni”, “sconti”, “si svuota”, “si rinnova”. I saldi hanno visto i loro migliori risultati negli outlet, nei negozi prestigiosi a marchio e non certo nei piccoli negozi delle città, della periferia o dei comuni limitrofi, dove si dovrebbe salvaguardare la radice del commercio, rafforzando e consigliando i piccoli commercianti a iscriversi ai Centri Commerciali Naturali, unica vera arma per combattere, o quanto meno contenere, la grande distribuzione organizzata e la mancanza di denaro che in questi momenti si è fatta sentire in tutta la sua triste realtà.
 
Il fulcro della ripresa del commercio sta nella forza dei piccoli commercianti che si uniscono in associazione, con le loro iniziative, con l’organizzazione di corsi propedeutici all’approccio con il cliente, per approfondire la conoscenza di ciò si vende, per capire come si lavora, sia dal punto di vista pratico che sotto il profilo fiscale/commerciale,fare progetti e accordi con i vari enti, con le scuole, con i gruppi sportivi, in quanto da sempre l’unione fa la forza, da sempre le battaglie si vincono insieme.
 
Non capisco come si possa pensare che nei saldi ci sia una speranza di ripresa del commercio. Un oggetto che al commerciante costa 50 euro ipotizziamo di metterlo in vendita anche a 150 euro. Dopo un mese o due il suo prezzo di vendita, grazie ai saldi, che vanno mediamente da un 30% a un 50%,  non è più  di 150 euro, ma di  105 euro o addirittura 75 euro, con un utile veramente esiguo per il commerciante che non può certo rimediare in questo modo a una stagione di vendita decisamente difficile.
 
Se andiamo avanti così credo che anche i negozi che hanno stretto i denti, quelli che non si sono arresi, dovranno rendere le armi e chiudere.  Allora si deve levare alto il grido dei Centri Commerciali Naturali, a difesa dei propri associati, a difesa del piccolo commercio, a difesa del proprio lavoro, a difesa della propria dignità. Uniamoci, colleghi commercianti, riprendiamoci la nostra professionalità, difendiamo il nostro commercio dall’improvvisazione e dall’invasione di bazar di dubbia qualità. Salviamo i nostri comuni e le loro frazioni dalla futura possibile  mancanza di negozi di vicinato, che offrono la comodità di una spesa giornaliera a pochi passi da casa. Mi rivolgo ai politici, ai commercianti al dettaglio, ai Centri Commerciali Naturali e, soprattutto, ai cittadini che hanno sempre più bisogno di spendere bene il loro denaro.  Nei negozi piccoli, è vero, a volte le cose costano un po’ di più, ma non ci si sente soli nella scelta dei prodotti e della loro qualità. Il piccolo commerciante ha cura dei suoi clienti, sa consigliarli nelle scelte di acquisto. Il cliente non è un numero come nella grande distribuzione, ma una persona che ha bisogno di noi come noi abbiamo bisogno di lui…quindi, un bene da conservare nel migliore dei modi.
 
I saldi dovrebbero essere eliminati o quantomeno proposti in due momenti dell’anno distanti dal periodo di vendita tradizionale: per i capi estivi a ottobre, per i capi invernali a marzo. E’ importante che i clienti acquistino nei giusti periodi con costi “onesti” e che cerchino il saldo nei periodi fuori stagione.
 
Vorrei un commercio più equo nei prezzi, per vendere tutto l’anno, con persone preparate, con buona qualità dei prodotti, con negozi merceologicamente ben distribuiti, senza necessità di inventarsi ogni giorno qualcosa per vendere merce a basso costo e attendere “i saldi” per sopravvivere!!!
 
La liberalizzazione, che per i nostri governanti avrebbe risolto ogni problema del commercio, si è rivelata tragica per il commercio e ha creato problemi alla vita comunitaria, familiare e sociale.
 
Se non riusciamo a farci sentire dai nostri politici romani, facciamoci sentire dai nostri politici regionali e comunali, soprattutto comunali, perché le grandi idee sono sempre nate partendo da piccole, ma coraggiose iniziative.
 Spingiamo i nostri comuni a puntare sempre di più sui centri commerciali naturali,  a diffonderne la validità e a farne conoscere le possibilità .
Insieme possiamo…….non perdiamo le speranze…. e auguriamoci che il 2015 sia l’anno del risveglio e della riscossa .
 
Centro Commerciale Naturale
     di San Giuliano terme
          Il presidente
      Venanzio Fonte

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