Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
I primi prototipi di occhiali da sole furono creati dagli Inuit per proteggersi dal riflesso della neve e del ghiaccio. Stiamo parlando di montature senza lenti vere e proprie, il legno o ossa animali, nella maggior parte dei casi di tricheco, con una fenditura che consentiva una vista piccola ma senza riverberi esterni.
Qualcosa di similare la ritroviamo nel periodo dell’Antica Roma, dove l’imperatore romano Nerone era solito usare uno smeraldo per osservare lo spettacolo dei gladiatori, forse per via del colore della pietra, che ha un effetto riposante sulla vista o forse perché, tagliata in maniera particolare, sarebbe risultata utile per correggere la miopia.
In Cina si usavano delle lenti color fumo prodotte con materiale quarzo già verso il 1200, specialmente nella aule di giustizia, per consentire ai giudici di nascondere gli occhi e sembrare neutrali prima di emettere la sentenza.
Solamente nel 1900, però, vennero realizzate le lenti per filtrale la luce solare e abbattere i raggi fastidiosi all’occhio umano donando una buona visibilità anche in momenti di forte illuminazione ambientale.
Il luogotenente americano John A. Macready riportò un danno alla vista dopo un volo in mongolfiera e chiese alla Bausch & Lomb (oggi Ray Ban) di creare un modello di lenti che proteggessero la vista dei piloti, ma è solamente nel 1929 che Sam Foster fonda la prima azienda che produce occhiali da sole, riscuotendo un grande successo a livello mondiale.