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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di - Mazzarri (Lista Boggi Sindaco)
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Centro Visite San Rossore
“I cammelli di Pisa, magnifica presenza”

27/1/2015 - 13:06


Si terrà venerdì 30 gennaio alle 17, presso la Sala Gronchi della Tenuta di San Rossore, in località Cascine Vecchie, la presentazione del volume di Giovanni Ranieri Fascetti “I cammelli di Pisa, magnifica presenza”; l’evento sarà preceduto da una escursione in trenino per visitare l’area, in località Boschetto, presso la quale si trovano i dromedari, con ritrovo fissato alle 15 presso il Centro Visite San Rossore. Per la partecipazione alla visita guidata, che è gratuita e a numero chiuso, è necessaria la prenotazione entro giovedì 29 gennaio inviando un’email a: promozione@sanrossore.toscana.it.
La presentazione del libro di Giovanni Ranieri Fascetti, che reca testimonianze storiche della presenza dei dromedari – in Toscana da sempre chiamati “cammelli” – a Pisa e a San Rossore, sarà coordinata dal giornalista Renzo Castelli, e prevede la partecipazione, oltre che dell’autore, anche del Presidente dell’Ente Parco Fabrizio Manfredi e della Presidente del Club Unesco di Pisa Franca Vitale Fascetti. La lettura di brani tratti dall’opera sarà affidata a Maria Beatrice Del Lupo Trenta, mentre a chiudere l’incontro sarà il Direttore dell’Ente Parco Andrea Gennai.
Nel volume “I cammelli di Pisa, magnifica presenza”, voluto dall’Ente Parco e ricco di riferimenti perlopiù dimenticati, Giovanni Ranieri Fascetti delinea, grazie ad un’accurata ricerca di tracce nell’iconografia e nella letteratura tra Quattrocento e Novecento, un profilo storico della presenza dei dromedari nel Granducato e in particolare nella Tenuta di San Rossore, ricordando come l’individuazione esatta della data del loro primo arrivo in Toscana, che si stima sia avvenuto nel 1622, sia in realtà “un falso problema dal momento che, già nel Medioevo, la presenza di animali esotici in Italia, e segnatamente in Toscana, non doveva rappresentare un fatto straordinario”.  Fascetti prosegue la sua precisa ricostruzione fino a citare il primo tentativo di reintroduzione negli anni Sessanta del Dopoguerra e la volontà del Gruppo “Ippolito Rosellini” di trasformare quella presenza da temporanea in definitiva.Nelle intenzioni dell’Ente Parco, il ritorno dei dromedari nella ex tenuta presidenziale – avvenuto nel 2014 grazie alla donazione dell’AGESCI – dopo una presenza continuativa per oltre tre secoli, contribuirà al rilancio di San Rossore quale mèta di attività turistiche e di educazione ambientale, e soprattutto alle iniziative di ripristino dell’ecosistema dunale, poiché tali animali possono essere utilizzati per operazioni come la rimozione dei rifiuti dalle spiagge senza danneggiare le dune presenti.

Per l’Ente Parco i dromedari rappresentano, anche in vista del nuovo Piano di fruizione della Tenuta di San Rossore, un elemento di attrattività turistica, in grado di far sì che in futuro gli itinerari e i percorsi all’interno della tenuta includano anche soste presso gli edifici destinati alle attività agro-zootecniche, finora per lo più ignorati dai circuiti di visite ma di sicuro interesse per i visitatori della tenuta interessati a conoscerne anche gli aspetti storico-culturali da un lato e legati al mondo agricolo dall’altro.
 
Foto liberamente utilizzabili:
 
Galleria immagini agosto 2014: https://drive.bitcasa.com/send/m__-E-sBwnLCtxl_f59PTHQp24crjIe39J5mORM1HSYm

Galleria immagini ottobre 2014:

 https://drive.bitcasa.com/send/iub7ApqF9Mlgd5XbRETS89a9jCtnphkCobW5fMS7u4GB

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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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30/1/2015 - 19:58

AUTORE:
Osservatore 1

Nel volume “I cammelli di Pisa, magnifica presenza”, voluto dall’Ente Parco e ricco di riferimenti perlopiù dimenticati, Giovanni Ranieri Fascetti delinea, grazie ad un’accurata ricerca di tracce nell’iconografia e nella letteratura tra Quattrocento e Novecento, un profilo storico della presenza dei dromedari nel Granducato e in particolare nella Tenuta di San Rossore, ricordando come l’individuazione esatta della data del loro primo arrivo in Toscana, che si stima sia avvenuto nel 1622, sia in realtà “un falso problema dal momento che...
...rfascio 'nc'era ner millessecentoventidue (1.622)

30/1/2015 - 19:34

AUTORE:
Benito

I dromedari sono il nostalgico ricordo del colonialismo fascista

30/1/2015 - 13:32

AUTORE:
Domatore

Portateli nel suo ambiente un ci incastrano nulla in San Rossore . Almeno che un vogliate farci montare su i boy-scout con la benedizione del santone d'Italia. Matteo da firenze.

28/1/2015 - 8:34

AUTORE:
Equanimo

...i cavalli che vengono "dalla Meria" a core 'nSarossore e la gente ci punta varini...quelli si!?
eh...ma a quelli ci siamo oramai abbituati e...

27/1/2015 - 14:00

AUTORE:
F.C.

Da sempre contro gli zoo e i circhi che utilizzano animali. Ridicolizzarli o esporli come attrazione non sono messaggi positivi. I dromedari a S.Rossore? Animali fuori dal loro habitat naturale che certamente risentiranno dell'anomalia e di più se la loro presenza sarà giustificata come mezzo di trasporto per pulire le dune!!??!