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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Mbube Wimoweh

10/2/2015 - 9:10






Uyimbube in lingua zulu significa “tu sei un leone” che poi fu addormentato nella famosissima canzone del 1939, su un ritmo africano, scritta da Solomon Linda che morì in grande povertà per non aver depositato i diritti facendo poi guadagnare  alla Disney 1,6 milioni di dollari per l'uso della canzone nel film Il re leone, nel 1994.
Anche noi ne abbiamo di leoni nella nostra pineta, tanti quanti pensarono vi fossero di là dal “mare nostrum”  i romani che segnarono sulle loro carte una barriera e uno scritto: hic sunt leones!
I nostri però sono nascosti nelle piante, ben lontani dalla savana, leoni nascosti come quelli della celebre Tina Pica che esortava i “maschi” a non starle vicini per “non svegliare il leone che dorme”.
I nostri ora son venuti alla luce come reperti archeologici come lo sarà la pineta se continua lo scempio della vegetazione anche senza la cementificazione intravista da alcuni.
La sicurezza è la prerogativa e sono d’accordissimo anche se mi domando perché sul ciglio  dell’Aurelia, lato ferrovia, vi siano ancora  nella parte “trinciata” due grossi lecci “pericolosi” e mi domando anche cosa voglia significare quella schifezza “salvata” di ricovero alla salita del ponte verso le ex cave di sabbia alla curva di Pietraccio: “his sunt maialas”?
Non sono invece per niente d’accordo sul vedere un bene il taglio “raso” così veloce e allargato, nel senso che il Bosco fa bene alla Pineta se viene tagliato, ma la Pineta danneggia il Bosco se viene essa tagliata.
Niente polemiche in me, solo considerazioni personali.

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11/2/2015 - 16:54

AUTORE:
Burlones, ma non troppo 2

...e gli altri facevano: tapin-tapun.

Se vai oggi, ora, o quando ti pare li in Via dei Pini località Troncolo, li vicino alla fagianaia, li sono a fare un taglio raso di pini e ti accorgi che li di lecci ne son rimasti in piedi più di quindici in pochi metri quadri e sai perchè? perchè sotto quei pini ce ne erano di più di quercus ilex (lecci)
Invece dove ce ne erano meno, ne son rimasti meno e quindi essendocene meno, son meno.
Su un quadrato della Via del Mare invece si notano pochi lecci rimasti in piedi dopo il taglio raso dei pini ed a suo tempo quei pochi lecci rimasti sono stati potati a metà tronco perchè essendo dei "fischioni" alti con un forte vento andavano "a caprioli" anche loro.
Poi io non sono l'addetto ai lavori, sono un semplice cittadino che osserva, interviene per quel che gli compete e con profondo rispetto del prossimo.
Così è!

11/2/2015 - 14:29

AUTORE:
dardones

in meccanica con linguaggio scioccarello spagnolo o latino i da(r)di stringono i bu(r)loni, ma qui non è così, non si stringe... si ragiona.
E allora ragionamo senza divagare ma stringendo senza far male, lo ripeto e poi vado a dormire come quello della canzone: come si può credere che 15 (aumento il numero ti va bene?)cauzzoletti di leccetti lasciati poverini a far comparsa nella scomparsa possano difendere un quadrato di pini di 79/80 anni?
via sù, siamo seri!
Era tutto qui e così chiudo e non dirò più nimmo, tanto ci sei te a parlar x tutti!

11/2/2015 - 14:04

AUTORE:
Burlones, ma non troppo!

Se la sai meglio del dott. Franceschi raccontala te!
...a noi del CIP (Comitato Iniziativa Parco) nei primi anni /70 ci disse il dottore agrario Franceschi: vedremo cosa saprà fare meglio di noi amministratori della bandita Salviati il "vostro" Parco Naturale.
..infatti quando passavano: il Mommi, l'Orsini, il Gentilini, maanche il Marradini, il Franceschi, il Baronti, il Marini, il Giorgi e se vedevano una semplice famigliola ferma sul ciglio del Viale dei Pini che era si Via Provinciale, ma trenta centimetri più in dentro era "bandita" Salviati ed era intenta a mangiarsi una pastasciuttina con tavolino e seggioline, l'ordine era: togliersi subito da li, senza nemmeno sentir dire: si mangia la mela e si va via; gnente! mela in tasca e la mangi per la via.

..poi venne nel /79 il Parco con legge regionale e dieci anni dopo dietro la storica "dondolina" e sua cugina, vennero n°42 prostitute di colore ed occuparono in pianta stabile la via Vecchia Aurelia e quella nuova fino Torre del Lago e "dentri".
...poi venne il sottopasso nuovo per la Via del Mare e la chiusura del PL 110 + 221 quindi: nisba camion e macchine; nisba prostitute che poi si riversarono in gran numero dal PL chiuso a TdL.
....poi venne il Prefetto Tagliente che ascoltò noi cittadini ed il nostro Sindaco e quindi finalmente furono tolti tutti i callari d'accesso alla macchia-postribolo anche con un semplice fossato, funzionale più delle reti di protezione che duravano quanto i gatti che attraversavano quella via, e con l'abbattimento di vecchi ruderi si cercò di limitare anche altri smerci organizzati da gente povera in tutto.

...poi per togliere la "polvere" sulla Via del Mare nei pressi della Casanova si cerca di far tumia di dunniosa e... vedremo diceva Bagarana.

...poi venne leoni... (con tre puntini) e che dice di nuovo? nimmo! al massimo sbircia e ride...così ale....!

11/2/2015 - 7:22

AUTORE:
Ultimo.

.......... che si era rimpiattato dentro l'albero e tutti credevano che fosse estinto nella nostra pineta. ....... Ora che l'hanno segato è stato scoperto ed è scappato ...... cia l'asciato solo l'impronta dentro l'albero. Ma lo sapete che c'è un altro leone nel Parco? E il leone della Baldinacca ....... unico perchè senza criniera. .......... Ultimo.

10/2/2015 - 19:20

AUTORE:
leoni...

Delle grandi bischerate che si scrivono e che si raccontano su questo giornale quella dei sette o otto o nove o dieci lecci che devono contrastare la folate di vento e proteggere la pineta è veramente la migliore!
complimenti!

10/2/2015 - 17:53

AUTORE:
Anonimus-riconosciutus e burlones qb

...alla lotteria non ci gioco perché se la fortuna mi voleva, nel /63 feci la schedina e feci si 13, ma lo feci come Cleto del Tinagli: sei in una colonna e sette nell'altra.
Detto questo: direbbe Bersani Pierluigi; passiamo alla annosa questione della trebbia del grano (quando è maturo) ed al taglio dei pini piantati o seminati (quando sono maturi) o come nel caso contestato anche su questo giornale dei tre pini nell'ambito della stazione fs di Migliarino che se erano allori, lecci o platani non occorreva tagliarli radicalmente ma potarli per metterli in sicurezza (distanza Aurelia-binari del treno).

Poi i lecci, maache fossero sughere; il sottobosco dei pini lasciati li potati per metà come vediamo nei tagli rasi della pineta di Migliarino ma credo anche nella Tenuta di San Rossore perché il Comitato Scientifico dell'Ente Parco è il solito per le due tenute e quindi emana ordini uguali e quelle piante rimaste in piedi; un po disastrate certamente dalla caduta dei grossi pini "dice" che debbono rimanere per contrastare le folate di vento che altrimenti si insinuerebbero sulla restante alta pineta causando rovinose cadute nelle prime file di pini in altri quadrati che sono in produzione. Se poi ti o vi sembrerà una bufala informatevi da altri; perché i fattori dei Salviati che l'han raccontata a me, ora per cause di forza maggiore non sono più disponibili a ripetere quel che ho sentito da loro in proposito.

nb, ho lavorato in pineta alle direttive di: Del Pra, dott. Franceschi, Heberlen, Baronti, Marradini e...sono operaio specializzato in vivaismo; oltre naturalmente contadino del podere Baldinacca..in quiescenza, ma che sa anche da se da tempo, che la macchia mediterranea è altra cosa.

10/2/2015 - 14:50

AUTORE:
anziano indice multicolore

Se giocassi ad una lotteria dove al posto dei numeri ci fossero sensazioni, sarei milionario!
Mentre stamani stavo inserendo la foto sapevo già che almeno un commento l’avrei avuto e da uno in particolare.
Pollicione amico mio, ora “anco” verde, leggi attentamente il finale.
“Il Bosco fa bene alla Pineta se viene tagliato” è quello che ho detto e dici tu e milioni di botanici: “i pini per crescere hanno bisogno di spazio e di luce” ed io ci aggiungo: l’avete mai visti pinacchiotti sotto padri e madri? No!, quindi tutti d’accordo.
“ma la Pineta danneggia il Bosco se viene essa tagliata” è una sottigliezza che va capita fino in fondo, nel senso che per noi dire bosco pineta o macchia è la stessa cosa, ma non è così se si usa solo “pineta” per voler coinvolgere tutta la vegetazione.
In poche parole il “bosco di pini” (pineta) se viene tagliato a raso (seteotto lecci in qua e in là fanno ride) non fa bene a quel mondo microscopico di pianticelle funghi licheni insetti (la vera vita del bosco) che si sono adattati ad un ambiente buio e riparato. Non è un bene assoluto, per loro è una catastrofe ambientale!
Diciamo che serve solo a ripiantar pini.. e basta!

10/2/2015 - 14:44

AUTORE:
Anonimus

I duchi Salviati sono i proprietari della pineta migliarinese il cui territorio è ricompreso nei 24.000 ettari del Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli.
Quindi il Parco Regionale ha un Presidente, un Direttore, un Comitato scientifico come organi di controllo sui 24.000 ettari ricomprendenti anche la zona della curva di Pietraccio e..non credo affatto che l'anno prossimo i duchi Salviati siano intenzionati a "ri/disboscare" nuovamente quel tratto per fare magari un fascetto di arbusti per scaldare il culo alla Befana il 6 di gennaio.

10/2/2015 - 13:56

AUTORE:
massimo

Altro che messa in sicurezza della circolazione stradale, qual'è il vero scopo di questo disboscamento?

10/2/2015 - 13:15

AUTORE:
Anziano pollice verde

L'avete oh voi... mai vista una palla di 'avolo scapato?
Ebbene! è orribile a vedessi e anche le povere uova spaccate che contengono un pucino in pectore sia esso di gallina, di papero, d'anatra ma se tutte le uova andavano a buon fine, ora si camminava su n° 5.000 metri di pollina in tutte le terre emerse e...così i poveri pinoli che tutti gli anni per Pasqua nascono come fosse il loro Natale ma, stante la grossa madre che gli tappa l'ombra...per ferragosto son destinati i poveri pinacchiottini a morire inesorabilmente (sempre e comunque è inutile aggiungerlo, perché è così).
Poi un giorno...skiocchite...! aria, sole, nuova vita; così come succede al grano, all'insalata ed a tutti i corpi viventi che senza rinnovo non avremmo mai visto.

nb, i pini non sono "naturali" come lo sono le erbette di campo e la macchia mediterranea.
I pini sono piante da frutto che se lasciate libere, ne nascono 10-100 in un metro quadro e.."muoiono bimbini"

Al tempo delle vecce, della mollagra, delle rosoline nei campi coltivati a grano, per non morire di fame si sacrificavano in nuce tanti aspiranti ingegneri, operai di fabbrica, medici, perché a dozzine di uomini e donne erano impegnati a zappare per produrre pane e companatico (poco) ma vitale.
Il paradiso terrestre, era una boiata pazzesca e la prima cosa "innaturale" che ha fatto l'uomo moderno per uscire dal pantano e scendere dai monti è stato arginare i fiumi costruendoci addirittura (sui fiumi) i ponti; perindà di và e dilà a ffa pioppini.
bona

10/2/2015 - 11:31

AUTORE:
Arturo

Più che un leone mi sembra un mostro e se lo vedesse Dario Argento chissà che incubi gli susciterebbe!
Sono anche propenso a credere che sia l'anima arrabbiata e costernata della povera pianta che all'infuori di farci il broncio, altro non può!