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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Cronache di un prof. tifoso
Pisa-Pro Piacenza 1-0
di Arbauz

15/2/2015 - 21:16

Diario
 
Sabato 14, ore 17,05
Nell’attesa del match domenicale, preparo delle frasi di analisi del periodo per la classe terza. Spesso nelle frasi ci metto anche il Pisa. Ad esempio nella frase “Sono triste perché il Pisa ha perso” c’è una subordinata causale, oppure in “Mi domando se il Pisa andrà in serie B” c’è una subordinata interrogativa indiretta; più difficile è stabilire se nella frase “Comprando Arrighini, il Pisa si è rafforzato”, ci sia una subordinata causale (poiché ha comprato…) o una strumentale (per mezzo dell’acquisto…).
 
Sabato14, ore 21,35
Visto che mi gira un po’ la testa, non vado al cinema con gli amici. Resto a casa e –scartando deciso Sanremo- mi imbatto su RaiMovie nel film “I cancelli del cielo”. E’ un film (del 1980) che avrò visto cinquanta volte, anche se dura più di tre ore. E’ un western grandioso e pazzesco di Michael Cimino, quello del “Cacciatore”, talmente grandioso che ha fatto fallire la casa produttrice, perché è stato un fiasco totale. A me invece piace moltissimo, anche se lo so a memoria. Siamo nel Wyoming alla fine dell’800: da quelle parti l’Associazione locale dei ricchi allevatori intende sterminare gli immigrati provenienti dall’Europa dell’Est, che vivono di espedienti. E’ un filmone esagerato ed eccessivo, lento, lentissimo ma affascinante, con una splendida fotografia e una colonna sonora meravigliosa, fatta di brani di musica popolare americana e non; e poi grandissimi attori, come Kris Kristofferson, Christopher Walken e perfino Isabelle Huppert nella parte della bella prostituta contesa tra  due uomini. Tutte le volte, alla fine, quando l’ammazzano, ci sto male, e sì che lo so che inesorabilmente dovrà essere ammazzata.
 
Domenica 15, ore 11,05
Dopo la colazione alla pasticceria Andreoni, mi arriva un messaggio della collega AC, la quale sostiene che è possibile usare il pronome relativo variabile (il quale, la quale), anche quando è complemento oggetto, mentre la nostra grammatica (che si deve tra l’altro a Rosetta Zordan) dice che si può fare solo quando il pronome è soggetto o un complemento indiretto. Per fare un esempio: si può dire “Al Pisa è arrivato Arrighini, il quale io stimo”? E’ proibito? E’ brutto? E’ ammesso? Il problema è serio e lo pongo ai pochi amici che ho su Facebook.
 
Domenica 15, ore 12,15
Leggo sul “Tirreno” che il presidente Battini appoggia Lotito, quello che ha detto che Carpi e Frosinone non devono andare in A. Lì per lì ci rimango male, perché quel Lotito è –secondo me- una specie di Moggi, insomma un personaggio squallidotto assai. Ma poi capisco, e poi la soluzione me l’ha suggerita un amico all’arena: il Battini, oltre ad aver comprato i nuovi giocatori, ha pensato di ingraziarsi un potente per vedere se può servire per andare in B. Sarà, ma certo che il calcio è proprio messo male.
 
Domenica 15, ore 16,35
Fugace visita all’amico Artilafo, il quale oggi festeggia il compleanno; è una festa è importante, e per festeggiare gli ho donato un CD di uno dei gruppi dove suona il mi’ figliolo, che però si è dimenticato di mettere sulla copertina i nomi dei componenti del gruppo medesimo, che si chiama “Model T”.
 
Domenica 15, ore 20,15
In questa serata piovosa il Pisa ha piegato la resistenza del coriaceo Pro Piacenza, il quale non ha sfigurato all’arena (e del resto qui non sfigura mai nessuno), nella quale c’erano i soliti spettatori di sempre. Abbiamo attaccato un po’ nel primo tempo, ma la palla, la quale è bene metterla dentro, non è entrata. La formazione la quale Braglia ha messo in campo era la settecentotrenunesima dall’inizio dell’anno. Arma, il quale sarebbe forte di testa, oggi non era in vena. Nel secondo tempo la musica non è cambiata per noi, i quali abbiamo attacchicchiato senza grandi idee, e per loro, i quali si son difesi benino. Però poi il buon Simi, il quale si era provvidenzialmente  spinto in avanti, l’ha messa dentro di testa e il pubblico, il quale fino ad allora aveva addirittura temuto una possibile sconfitta, la quale è sempre in agguato dalle nostre parti, finalmente si è rasserenato; però siamo rimasti in tensione, la quale appunto c’è sempre all’arena, fino all’ultimo, perché non si sa mai. Insomma non abbiamo rinunciato alla Speranza, la quale io non disprezzo per nulla. Avanti fino alla vittoria (la quale vorrebbe dire la serie B).
 
Domenica 15, ore 21,10
Su Facebook ferve il dibattito sulla questione del pronome relativo variabile. Quindi, se ne deduce che FB serve davvero a qualcosa! Chi l’avrebbe detto!

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16/2/2015 - 19:18

AUTORE:
LaPitta

Invece il "mi' figliolo", che sulla copertina del disco non ha mai dimenticato di mettere il nome dei componenti compreso il "tu' figliolo" quando ne faceva parte, canta e suona in un gruppo che si chiama PHILOS il quale ascolto volentieri per sollevarmi lo spirito (subordinata finale) dopo aver visto giocare il Pisa (subordinata temporale) che in effetti c'è stato.

16/2/2015 - 17:20

AUTORE:
artilafo

Martedì per pranzo ero a mangiare un panino al Bar Silvia di Vecchiano.
Il panino con stracchino, cotto e rucola è il panino che prediligo sopra ogni altro. Chiedo alla cameriera di scaldermelo per bene, altrimenti, le dico sempre, dentro resta freddo ed è quasi immangiabile.
Per tutta la settimana non ho fatto che pensare alla questione delle partite finte o, per meglio dire, virtuali.
Naturalmente non ho abbandonato il pensiero di quale possa essere il posto più sicuro per riporre un biglietto vincente del Superenalotto in attesa dell’incasso della vincita: son cose queste a cui sul momento, presi dall’euforia della vincita, non si dà il giusto peso, ma hanno la loro importanza. Non trovando però una soluzione definitiva al problema, ho pensato di dedicarmi a questo pensiero fisso delle partite finte o, per meglio dire, virtuali.
Come c’era da immaginarsi tutto è finto o virtuale in quegli eventi sportivi finti, cioè la partita, e questo lo si sapeva, ma anche il nome delle squadre e anche il luoghi dove si svolgono gli eventi stessi.
Gli incontri di Calcio possono essere ad esempio tra Piceni vs Maremma, oppure tra Chianti vs Citizens. E anche i colori delle maglie, i colori sociali insomma: sono inventati. Si ispirano a quelli reali, ma sono inventati.
In questo momento, per esempio, mentre aspetto che mi si scaldi per bene il panino, allo SNAI Stadium sta per iniziare Etna Boys vs Zebre: gli Etna Boys hanno la maglia verdenera e le Zebre invece una maglia bianconera a strisce verticali. La partita non inizia a centrocampo, come le partite reali, ma troviamo i giocatori finti o virtuali subito impegnati in un’azione di gioco, come chi accenda il televisore e trovi una partita già iniziata. Può accadere che si segni al secondo o terzo secondo di gioco, come in questo caso, dove il numero 6 degli Etna Boys scarta anche il portiere e segna a porta vuota. C’è un attimo di esultanza, ma subito si riparte per un’altra azione: son partite frenetiche queste finte o virtuali, poiché tutte le emozioni devono essere concentrate in trenta secondi.
Noto poi che l’evento calcistico è alternato ad altri eventi e, in genere, mi pare che l’alternanza sia: partita di calcio, gara di Formula 1, corsa di cani, partita di calcio, gara di Formula 1, corsa di cani, e così via, fintanto che il locale sta aperto.
Infatti adesso sta partendo, sul circuito di Villefranche, una corsa di Formula 1 con tre partecipanti: Nelson, Arlas e Shafer.
Vince Shafer.
Segue una corsa di cani levrieri: oggi al Grayhound Park concorrono Rodigondo, Tiepolo, Pierrot, Arpeggio, Dracula, Ezechiele e Fufo.
Finita la corsa di cani si gioca finalmente Ternani vs Lanieri, ma la pausa pranzo è ormai terminata e debbo rientrare in ufficio.
Mentre pago con il mio Buono Pasto mi informo se qualcuno gioca, perché, dico, io non ci vedo mai nessuno a guardare quegli eventi falsi o virtuali.
“Non tanto, ma ci giocano... sissì … e qualcuno ci si buccia i ginocchi, anche …” mi si risponde.
Prima di uscire lancio un ultimo sguardo allo schermo: ecco, ha appena segnato il Lanieri, tutti si abbracciano.
C’è un bel sole in quelle partite finte, e il pubblico è numerosissimo, ma composto, ed esulta solo ai goals.

16/2/2015 - 14:55

AUTORE:
Barbabarba

Di calcio nulla so, non me ne intendo,
ma leggo con costanza il resoconto.
E con curiosità, e gran diletto.
Sovente apprendo parolette nòve.
Eccelle sì colui che le compone.
Ma quel che sopra tutto mi rapisce
è Artilafo, e ciò di cui ragiona.
Egli mi prende per incantamento;
spesso l’umor mio nero trascolora.
Se lode apprezzi a rima capovolta,
oh Artilafo, scrivi un’altra volta.

16/2/2015 - 13:01

AUTORE:
Rossocrociato

Il nostro Arbauz questa settimana ci vuole educare attraverso una metafora grammaticale sulla relatività delle cose umane e quindi anche delle vittorie del Pisa.
Si giocò come si giocò e si vinse alla Braglia.
La leggenda racconta che le rare volte che i nerazzuri vincono con due gol di scarto e magari con qualche sprazzo di bel gioco il nostro Lider Maximo li rimproveri aspramente per tanto spreco di bellezza e di energia.
Ma tant'è, saremmo felici di commentare un 2 a 2 al termine di un'avvincente partita anziché questa bragliesca vittoria? Avanti fino alla vittoria finale o all'ennesima riedizione del "meritiamo di più".
2 in pagella invece all'omino di cui fin qui sono stato un moderato estimatore per il sostegno dato a Lotito nellla sua aberrante esternazione telefonica. Se ne riparla se il destino ci farà incrociare la Salernitana nei playoff!

16/2/2015 - 0:11

AUTORE:
Salmantino

O gentile Arbauz, ormai temevo che le tue brillanti cronache fossero terminate con l'infausta conclusione dei play off di giugno, quando il mio amico Manuel ha scoperto che invece sono riprese anche in questo campionato. Subito, appresa la bella notizia, la quale ha riempito di gioia la Salamanca nerazzurra, è stata convocata un'assemblea degli aficionados. Con l'occasione sono stati convocati anche alcuni adepti della Real Academia, i quali volevano disquisire sull'uso di che/il quale. Dopo avere analizzato a fondo la questione, il compagno Oscar, della sezione della Real Academia di Zamora, la quale è gemellata con l'Accademia della Crusca, è arrivato alla conclusione secondo la quale non si può dare parere definitivo sull'utilizzo di che / quale quando trattasi di complemento oggetto, tuttavia nella frase "la palla, la quale è bene metterla dentro" ha ravvisato una ridondanza di complemento oggetto. Il consesso è stato aggiornato per mercoledì, allorché si disserterà sui seguenti punti: 1) Può l'acquisto di Arrighini far sperare nell'auspicata promozione? 2) E' consentito l'uso di "il/la/i/le quale/i con funzione di oggetto?