Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
ITA: sigla dell’ITALIA, internazionale,
ita: antico participio passato del verbo ire, popolare,
e qui ci sono entrambe: la prima nell’occasionale unione dei suoi colori e la seconda nella partenza di una piccola parte della sua parte vegetale.
Non ci sono battibecchi ambientalistopaesaggisti oggi, bel lavoro, anche se poteva essere completato fino al centro ippico e lungo la strada, bel lavoro se non altro per avere liberato da “animali” un po’ del nostro bosco…
Ma sarà davvero così?
Ieri pomeriggio sono andato all’asilo a prendere mio nipote e lo ho portato a vedere come lavorano quelle grossissime mostruose macchine che ogni tanto passano davanti alla scuola.
Siamo andati su quel posto e, meraviglia e scontento, era tutto pulito, niente macchine e niente alberi, avevano finito.
Niente niente?
“Guarda là, maledette merde e maledetti bastardi”, dico io a bassa voce.
“Hai ragione nonno, ora ci vorrà tanto tempo per rivedere la pineta”.
Povero piccolo innocente, lasciamolo nel suo dolce pensiero, io non intendevo alberi tagliati, ma due animali che si erano subito riappropriati di quello che per un breve tempo era stato loro tolto.
Ma quando ce li leveranno definitivamente?