Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
"Felices los amados y los amantes y los que pueden prescindir del amor.Felices los felices"
Questa è la citazione, da Borges, che Yasmina Reza, l'autrice del libro di cui vi parlerò oggi, ha scelto come prefazione alla sua opera, "Felici i felici". Un libro che ho comprato a "pelle", come sempre, un giorno che sono andata alla Feltrinelli, un posto bellissimo perché ci sono i libri ma anche perché coloro che ci vanno condividono la stessa passione. Sbirciando le loro scelte mi ritrovo a pensare quanto posso condividere con loro o quanto sia lontano il mio modo di "leggere".
Tornando a "Felici i felici", leggendolo vi accorgerete dello sguardo femminile che lo ha realizzato. Profondo, appassionato, sotto la prima scorza cinica e spietata. Sono storie intrecciate di vita " sentimentale". Personaggi che si incontrano, si perdono, si ritrovano. Si inseriscono in storie che non gli appartengono, solo perché hanno relazioni in comune. Sono matrimoni e relazioni di "letto", amorose e non, parallele a sofferenze e paure, morte. Sono uomini e donne che cercano di "sopravvivere" a routine matrimoniali o di vita con il tradimento, vissuto non come tale,ma come valvola di sfogo. Si separa famiglia da amante, tanto da farla paradossalmente partecipe dei successi della propria figlia, ribadendo così il suo esclusivo ruolo erotico, di pulsione sessuale da soddisfare. Ma quando appunto il sesso diventa accoppiamento feroce, qualcuno prima o poi, come succede per certi animali, rimane sul campo. Ferito o morto è indifferente per il vincitore. Lui la sua "protezione affettiva" ce l'ha dietro le spalle, famiglia, matrimonio o altro. Questo è quindi un libro terribile, punitivo. Per chi non sa amare o si arrende al non amore. Rovesciando la citazione iniziale "Felici gli innamorati che accarezzano l'animo e il corpo degli amati con delicatezza e passione". Felici.
Qualche giorno fa una persona mi ha detto in confidenza che lui ha sempre tradito la moglie ma non si è mai " innamorato". Si ricordava solo la bellezza di quelle donne. Sono rimasta interdetta ma sono stata brava, non ha letto nel mio sguardo quello che pensavo.
Cioè "Sei un perfetto imbecille"!