Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Buongiorno, ma bello davvero.
La foto è dell’ultimo tramonto di plenilunio, alba di venerdì 6 marzo.
Mi sono sentito un pochetto stronzetto alquanto per avere fatto discutere qualcuno su cosa accumunava i due corpi celesti del quiz di domenica 22 febbraio e allora, anche se a nessuno ora importa più, do oggi la spiegazione delle due cose, comune e non comune, che univano e dividevano al contempo i due corpi celesti.
Appurata che una è Venere (Afrodite) e l’altra Luna (Selene-Artemide-Diana), la cosa comune è il nome di due divinità greche, la prima più esplicita mentre la seconda per attribuzione di culto.
Cosa è quella che non hanno in comune?
Avevo detto di pettegolezzare e quindi vien fuori l’amore o meglio gli amori: una troppi e una… niente!
La spiegazione? Eccola!
Selene-Artemide-Diana, appagata dalle sue caccie notturne con gonnellino archettino e freccettine con canetti dietro e davanti e tutti dietro a leprotti e cerbiatti, va a dormire la mattina e … solo allora gli uccelli si alzano!
E 'a luna rossa mme parla 'e te,
Io lle domando si aspiette a me,
e mme risponne: "Si 'o vvuó' sapé,
ccá nun ce sta nisciuna..."
E i' chiammo 'o nomme pe' te vedé,
ma, tutt''a gente ca parla 'e te,
risponne: "E' tarde che vuó' sapé?!
Ccá nun ce sta nisciuna!..."