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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PISA città
Sotto il vestito?
Incontro con F.Gesualdi

12/3/2015 - 11:34


Cosa c'è dietro l'etichetta: gli abiti che indossiamo e le nuove forme di schiavitù Incontro con Francesco Gesualdi sabato 14 marzo in via Garibaldi 33

 

Gli abiti che indossiamo:  quanti chilometri hanno viaggiato prima di arrivare nel nostro armadio? quali sono le condizioni lavorative di chi ha concretamente realizzato i capi?    

 

Sono passati quasi due anni dal crollo del Rana Plaza, il palazzo di Dacca in Bangladesh, in cui sono morte 1138 persone e oltre duemila sono rimaste ferite mentre lavoravano, in subappalto, per 28 grandi marchi occidentali del tessile. Tra queste anche Benetton che solo recentemente ha deciso di risarcire le vittime grazie alla pressione di numerose associazioni tra cui Clean Clothes (in Italia Campagna Abiti Puliti) e Labour Behind The Label e alla sottoscrizione, da parte di più di un milione di cittadini, della campagna internazionale proposta in collaborazione con la comunità online Avaaz.    

 

Il Rana Plaza non è un caso isolato. La globalizzazione della produzione ha creato in molti paesi del sud del mondo nuove forme di schiavitù, e la filiera dell'abbigliamento è sempre più coinvolta in questi meccanismi.

 

Ma anche in Italia le condizioni di lavoro nell’industria dell’abbigliamento e delle cal zature sono mutate negli ultimi venti anni: molte le imprese che hanno chiuso, alta la riduzione del fatturato. E in molti casi le condizioni di lavoro e salariali, sopratutto nei subappalti, sono al limite dello sfruttamento.    

 

Di questo parlerà Francesco Gesualdi, fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo e referente della Campagna Abiti Puliti, sabato 14 marzo in via Garibaldi 33 a Pisa presso la sede del Distretto di Economia Solidale Altro Tirreno che assieme alla campagna Bilanci di Giustizia ha organizzato un ciclo di incontri sul tema delle filiere tessili e le relative problematiche ambientali etiche e sociali.

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