Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Contraddizioni e anomalie
Il Comune di Vecchiano spende ogni anno migliaia di euro per pagare le rette dei cani abbandonati ad un canile situato a decine di chilometri dal nostro comune.
A Nodica, frazione del Comune di Vecchiano, in una zona molto decentrata rispetto al centro abitato, da qualche tempo è sorto un “alloggio” per cani abbandonati.
Il comune cosa fa ? La logica vorrebbe che si fosse cercato un interessamento dell'istituzione nei confronti dei gestori del canile di Nodica per trovare un accordo attraverso il quale riuscire a convogliare i cani e, con loro, le risorse economiche all'interno del nostro Comune.
Invece esiste la “norma” che, rigidamente e maldestramente applicata, non consente addirittura nemmeno la permanenza in loco del canile.
Risultato, i cani recuperati nel Comune di Vecchiano vengono trasferiti a chilometri di distanza, con loro se ne vanno anche i soldi dei cittadini mentre il canile ben funzionante a Nodica deve essere smantellato e i cani presenti all'interno dovranno trovare, se i gestori ci riusciranno, una nuova sistemazione.
Questa strana situazione si è venuta a creare peraltro in un Comune la cui sensibilità nei confronti dei cani ( regolamento ad hoc e possibilità di accesso anche sull'arenile) è stata evidenziata con molti articoli sulla stampa e sul sito dell'ente.
Certo chi amministra deve seguire le leggi, ma alle volte fermarsi a valutare le conseguenze e cercare una soluzione alternativa alle problematiche, che esiste sempre, consentirebbe di ottenere un risultato apprezzato e positivo per tutti, uomini e animali.