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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
TABUCCHI INEDITO
Internazionale pubblica un testo inedito di Antonio Tabucchi

16/3/2015 - 19:43

Sul numero di Internazionale in edicola, uscito venerdì 13 marzo, il direttore Giovanni De Mauro, con un articolo in Primo piano, informa i lettori che venerdì prossimo, il 20 marzo, esce sulla rivista un bel testo inedito di Antonio Tabucchi che gli ha mandato la moglie Maria José De Lancastre.
 
“Racconta il Portogallo degli anni settanta. Descrive parole, portoghesi e italiane. Parla di Gramsci e di autobus sgangherati, di Africa e di castagni centenari”. Si intitola Finalmente e inizia così:
 
“E finalmente arrivò il settembre. A quell’epoca le lezioni finivano a luglio, l’agosto torrido era per la villeggiatura, come si chiamava all’epoca, l’Algarve non esisteva, voglio dire che esisteva geograficamente, ma non ci andava nessuno, e del resto chi poteva andarci? Per arrivarci dovevi attraversare il Tago in traghetto, se avevi la macchina, e poi infilarti in uno stradone che attraversava l’Alentejo e poi in stradine sperdute per passare le montagne di Monchique, e poi arrivavi alle spiagge dell’Algarve, bellissime, dove non c’era nulla e nessuno, qualche raro villaggio di pescatori, una capanna di foglie qua e una là, lontane su quei sabbioni, il contadino vendeva meloni, fichi e angurie, alcuni hippies erano arrivati dall’Inghilterra, ragazzacci brutti che dormivano in una tenda e che si spostavano per evitare la Guarda Nacional Republicana, cercavano il paradise now e pensavano di averlo trovato là, fra quelle dune selvatiche”.
 
Tabucchi era amico di Internazionale e, nel 2004 a Roma, aveva inaugurato il Festival annuale della rivista di politica e cultura dedicato alle letterature con una lettura pubblica alla basilica di Massenzio.
 
Questo testo inedito sul viaggio in Algarve Tabucchi lo scrisse poco prima di morire e non fece in tempo a rivederlo e a concluderlo. Ma il mondo è pieno di cose non finite. Dunque, appuntamento in edicola con Tabucchi per comprare Internazionale di questa settimana, specialmente a Vecchiano.

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