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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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di Roberto Sbragia - Consigliere provinciale di Pisa Forza Italia
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Copmune di Vecchiano - comunicato delle opposizioni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Una "Pastasciutta antifascista"
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Pontasserchio, 18 luglio
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Pisa, 19 luglio
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
BIOGRAFIE
Maurizio Landini

18/3/2015 - 15:58


Maurizio Landini nasce - quarto di cinque figli - il 7 agosto del 1961 a Castelnovo ne' Monti, in Emilia-Romagna, figlio di una casalinga e di un cantoniere, ex partigiano. Cresciuto a San Polo d'Enza, da bambino tifa Milan e sogna di diventare un calciatore; abbandona la scuola dopo avere frequentato per due anni l'istituto per geometri e a quindici anni inizia a lavorare (per aumentare le entrate in famiglia) come apprendista saldatore in una cooperative di Reggio Emilia nel settore metalmeccanico, la Ceti, che produce impianti di riscaldamento ed elettrici.

Iscrittosi al Partito Comunista Italiano, tra il 1984 e il 1985 (gli anni dello scontro sulla scala mobile) viene convinto da un ex operaio di Pomigliano d'Arco, Francesco Trogu, a passare da delegato sindacale a funzionario della Fiom (Federazione Impiegati Operai Metallurgici) di Reggio Emilia; in seguito, assume la carica di segretario generale.

Eletto segretario generale regionale del sindacato e segretario della sezione di Bologna, il 30 marzo del 2005 entra a far parte della segreteria nazionale della Fiom. Responsabile del settore dei veicoli a due ruote e del settore degli elettrodomestici, si occupa di trattative con aziende come Piaggio, Indesit Company e Electrolux.

Nominato responsabile dell'ufficio sindacale, Maurizio Landini segue in collaborazione con il segretario generale Gianni Rinaldini le trattative che portano al rinnovo del contratto dei metalmeccanici del 2009. È, inoltre, responsabile della delegazione della Fiom nell'ambito delle trattative per il rinnovo dei contratti nazionali delle imprese artigiane e delle imprese che aderiscono alla Unionmeccanica-Confapi.

Il 1° giugno del 2010 Landini diventa segretario nazionale della Fiom, mentre l'anno successivo pubblica con Giancarlo Feliziani "Cambiare la fabbrica per cambiare il mondo - La Fiat, il sindacato, la sinistra assente", libro-intervista edito da Bompiani in cui analizza il rapporto con Sergio Marchionne e la situazione della Fiat. Sempre nel 2011 interviene pubblicamente sul caso della Thyssen Krupp (la morte di sette operai in seguito a un incidente avvenuto nello stabilimento di Torino dell'azienda), parlando di sentenza storica dopo la condanna dei vertici dell'impresa nel processo in cui la Fiom si era costituita parte civile.

Nel luglio del 2012, dopo che il Gip del Tribunale di Taranto ordina il sequestro di sei impianti dell'Ilva, azienda siderurgica con sede nella città pugliese, Maurizio Landini manifesta il proprio supporto rispetto alla decisione della magistratura, e chiede a Ilva di mettere a norma lo stabilimento investendo il denaro necessario: il suo intervento riceve l'applauso di migliaia di lavoratori presenti nella fabbrica.

Ad agosto, nel corso di uno sciopero indetto negli stabilimenti Ilva, il segretario della Fiom tiene un comizio a Taranto, che viene però interrotto da un gruppo formato da ex dirigenti del sindacato, membri di centri sociali e Cobas, i quali accusano la Fiom di manifestare insieme con la Uilm, che nei giorni precedenti si era mostrata solidale con i dirigenti dell'Ilva che erano stati arrestati. La distanza della Fiom da Uilm e Fim si acuisce nei giorni successivi, quando Landini sceglie di non aderire allo sciopero indetto dalle altre due sigle come conseguenza della decisione di revocare al presidente del Cda Ilva Bruno Ferrante il ruolo di custode degli impianti sequestrati.

Nel febbraio del 2014, con le dimissioni di Enrico Letta da Presidente del Consiglio e l'incarico di formare il nuovo governo affidato a Matteo Renzi, la stampa indica il nome di Maurizio Landini tra i candidati alla guida del Ministero del Lavoro.

 

Si apre invece un duro scontro con il governo Renzi per le nuove regole sul lavoro tanto che in primavera organizza un incontro con altre organizzazioni di cittadini per fondare quella che viene denominata Coalizione sociale per opporsi ad una deriva del goerno contro i diritti dei lavoratori. Non trova però un vasto consenso nella altre organizzazioni sindacali.

 

 

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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

18/3/2015 - 23:38

AUTORE:
Osservatore 1

...ha dato l'incarico di formare un governo di coalizione prima ad Enrico Letta e poi a Matteo Renzi e...Matteo Renzi formalmente come prassi ha rimesso il suo mandato al nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed anche Lui non si è accorto di questo "ragazzo" eppure urla così tanto, difficile non accorgersi che c'è, ma...forse ha gli stessi numeri di Ingroia e per governare una Nazione non gli bastano...eppoi non può neppure negare il suo voto al governo Renzi-Alfano; non ce l'ha!

18/3/2015 - 21:03

AUTORE:
Parra Andrea

Da delegato Fiom in piaggio ho avuto la fortuna di conoscere personalmente MAURIZIO LANDINI.
Confronto,lealta',carisma,preparazione e tanta umilta' sono le parole giuste per definirlo al meglio e in maniera precisa.
Sono convinto che questo " ragazzo " arrivera' molto lontano perche' chi semina bene prima o poi raccoglie.
Lotta al capitalismo e alle disuguaglianze sociali sono i suoi cavalli cavalli di battaglia a differenza del " compagno " fiorentino che limita la democrazia nel nostro paese con un potere centralista/monarchico, che invece di provare a risolvere i tanti problemi del paese e ascoltare la piazza; incontra Marchionne a Detroit e Verdini in Italia e fa' le riforme dettate dalla Bce.
E' ora di cambiare e questa e' la volta buona!!