Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
È appena passata la giornata mondiale dell’acqua e noi facciamo come con quella della mamma, del papà, della donna, degli innamorati e della pace: per noi è ogni giorno.
Poi c’è il fattore “Serchio” che ci condiziona!
Chi non se lo sente nel sangue?
E chi allora può continuare a dire che “ il sangue non è acqua”?
Solo coloro che non conoscono quella del Serchio!
E come chiusi la mia prima raccolta di sonetti, con una poesia che erano però ventitré quartine:
“er sangue ‘un è acqua!” diano tutti,
‘vella der Serchio amme pperò mi sembra
linfa per er mi còre e pe’ lle membra
e senz’Esare…sarebbin giorni brutti!
Serchio, vesto è che sento da bbambino:
la tu’ pelle, ‘vando la mia mi tocca,
effett’è come bacio ‘nsulla bocca.
…perell’artri… vella solo d’un…bacino!