none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
VECCHIANO
Appello del sindaco Lunardi

11/4/2015 - 9:21

 «Faccio un appello al nuovo ministro delle infrastrutture Del Rio affinché l’Anas dia finalmente inizio ai lavori per il nuovo svincolo tra l’uscita del casello Pisa nord e l’Aurelia, lavori già finanziati e per i quali la gara di appalto si è chiusa da tempo».

 

Queste le parole del sindaco di Vecchiano, Giancarlo Lunardi, ancora in attesa che da Roma arrivi il tanto sospirato via libera all'intervento per mettere in sicurezza l'incrocio dell'autostrada Firenze-mare con l'Aurelia. Tutto sembra essere pronto, soprattutto il finanziamento, manca ancora l’assegnazione dei lavori dopo la chiusura del bando di affidamento. Non a caso Lunardi si rivolge a Del Rio.

«Del Rio è un frequentatore del nostro litorale – spiega Lunardi – in quanto ha dei parenti in provincia di Pisa. Anche nel fine settimana pasquale ha scelto Marina di Vecchiano per una passeggiata. Conosce quindi i termini della questione e soprattutto la pericolosità dell’attuale svincolo con l’immissione sull’Aurelia. Speriamo che possa sbloccare una vicenda che si sta trascinando da anni».

In attesa dell’intervento sull’Aurelia, che tra l’altro prevede anche una seconda rotonda all’altezza di via Traversagna, il Comune di Vecchiano in queste settimane ha portato a compimento altri lavori nelle frazioni.

A Radicata, dopo la posa da parte di Acque spa di una centralina per la fognatura nera. Spiega il sindaco: «Un lavoro fondamentale per collegare la fognatura nera delle abitazioni al depuratore. Collegamento che necessitava proprio di una centralina in quanto le utenze si trovano ad un livello più basso».

Ancora attesa, invece, per la riapertura di via dei Salcetti, strada che corre lungo l’autostrada proprio sotto il monte che è franato nel 2013. Il Comune sta completando gli ultimi atti per la rimozione del materiale scavato dal fronte franoso e la definitiva messa in sicurezza della strada per la riapertura. «Manca ormai solo l’installazione di una rete di sicurezza sul costone della montagna – conclude il sindaco Lunardi -, poi una volta rimosso il materiale dalla strada, ci sarà una nuova asfaltatura e la riapertura».


+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

13/4/2015 - 13:50

AUTORE:
Arte e spettacolo

È' ufficialmente cominciata la campagna elettorale , evviva cominciano le comiche.

11/4/2015 - 11:53

AUTORE:
Lettore degli articoli archiviati sulla VdS

VECCHIANO

Giovanni Maffei Cardellini: Ikea a Migliarino è solo una speculazione immobilare!


Se oggi qualcuno chiede d’indicare dove va l’urbanistica, d’istinto viene da pensare dove porta: in galera. Qual è la città dove un assessore o qualche tecnico non hanno avuto problemi? L’urbanistica ormai è cosa per avvocati. Gli architetti invece fanno i valorizzatori dei suoli o i burocrati. Un tempo si diceva che solo la speculazione edilizia poteva fermare se stessa.

Ci siamo quasi arrivati. C’è la bolla immobiliare, ma il territorio è ancora il grande affare. Forse il più grande che c’è in Italia. Un terreno agricolo non edificabile vale un euro il metro quadro. Quando lo si trasforma in qualcosa di diverso, meglio se residenziale, vale 500/1000 euro o più il metro quadro. Forse neppure la cocaina garantisce guadagni così consistenti ed inoltre è legale, se non si corrompe qualcuno.

IKEA A MIGLIARINO: è solo una speculazione immobilare!

Il territorio è un grande affare e il territorio è la materia prima, la ragione d’esistere dell’urbanistica e della pianificazione.
È il foglio, non bianco, ma ricco di storia e di segni sul quale stendere i progetti. Le amministrazioni sono senza soldi e vendono quello che porta le risorse di cui hanno bisogno.

È un cane che si morde la coda. Si progetta e si dimensiona una trasformazione edilizia non sulla base di un chiaro interesse generale, ma per ricavare le risorse per un’opera pubblica che sarà messa in crisi dagli esiti della trasformazione stessa. Proprio il contrario della pianificazione. Il territorio e la sua pianificazione sono usciti dal dibattito nazionale.

È rimasto il paesaggio, che infatti attira l’attenzione almeno della cultura. Ma il territorio e la città non esistono più nelle agende della politica; da anni le principali iniziative che riguardano la materia si ritrovano nelle leggi finanziarie, che servono per favorire la ricerca di risorse sotto forma di condoni, di piani casa e quant’altro. Nel frattempo le Regioni che hanno fatto? Leggi. Siamo di fronte ad un ipertrofismo legislativo che ha spostato l’attenzione dai contenuti della pianificazione – la città e il territorio – alle procedure burocratiche.

E visto che le grandi città non fanno più i piani ma i progetti che muovono i finanzieri e le star della professione, nelle piccole città, dove si arriva con i treni locali, c’è qualcosa di buono e interessante, qualche esperienza positiva? Sì, in effetti nelle piccole città si dà ancora un valore alla pianificazione, si discute, si creano interessi.

Vecchiano è un piccolo comune in provincia di Pisa. Più di metà del territorio è nel Parco di Migliarino-San Rossore, la bocca di Serchio con boschi e una spaggia fra le più belle in assoluto, ancora con le dune e i profumi di liquirizia, bene organizzata e molto frequentata.

A Vecchiano abbiamo fatto il Piano Strutturale e il Regolamento urbanistico, con tutti gli studi, il dimensionamento, il rispetto dei Piani e delle indicazioni regionali e provinciali, delle valutazioni ambientali. Ero contento di questo piano quando, con sorpresa, ho letto sui giornali che Vecchiano viene additata ad esempio del perchè in Italia c’è la crisi. Gli investitori stranieri scapperebbero dall’Italia perchè la burocrazia dei comuni blocca gli investimenti e impedisce di creare lavoro: è per questo – dicono e scrivono – che l’Ikea di Migliarino (località del comune di Vecchiano, alle porte del Parco) non si fa.

Dico io: per forza non si fa, non era prevista in nessun piano. Hanno un valore o no i piani? E poi a Vecchiano era arrivata l’Ikea Property Italia di Milano, una società immobiliare che voleva fare una grande operazione speculativa. Di cui il magazzino/punto vendita dell’Ikea sarebbe stata una piccola parte.

Era andata così. L’Ikea Property Italia si è scelta, da sola, 37 ettari di area agricola e ha progettato otto grandi capannoni commerciali, poi quello del punto vendita Ikea, più residenze, uffici e non vi dico gli ettari di parcheggi. Il tutto sull’Aurelia. Peccato che nel Piano strutturale in quell’area non sono previste trasformazioni, l’area industriale è vicina, e lì ci sarebbe posto per l’Ikea.

Il sindaco di Vecchiano ha provato a spiegare che la pianificazione del Comune è una cosa seria, eventualmente si possono modificare i parametri urbanistici per accogliere l’attività, migliorare la dotazione di servizi e di spazi. Niente. L’interesse non risiede nell’attività produttiva ma nel trasformare in edificabili 34 ettari di terreno agricolo. Provate a moltiplicare 34 ettari, cioè 340.000 metri quadri, per 300 euro al metro, tenendosi bassi nei valori, e vedete che cifra viene fuori.

In questo caso il sindaco Pardini non è andato in galera ma sulla graticola. È tra i pochi, infatti, che dopo 10 anni di onorata carriera non ha avuto un posto in un consiglio di amministrazione di qualche ente o fondazione.

Giovanni Maffei Cardellini

* Urbanista, ha redatto, tra l’altro, il Piano del Parco di Migliarino San Rossore con il prof. PierLuigi Cervellati. L’articolo è l’estratto di un intervento pubblicato sulla rivista di urbanistica e architettura Aion.
Fonte: Viareggiok - Viareggio ieri, oggi e domani

11/4/2015 - 11:43

AUTORE:
Lettore della VdS ed altro

..a Pisa le rotonde le ha pagate l'Ikea ed ora paga anche il "pope muvi"(People Mover)
I credinciani sostenitori della grande speculazione edile intentata a Migliarino in terreni agricoli, quando sentirono parlare della terza corsia autostradale della A 12 collegata alla famosa nord-est che da Cisanello finiva in Albavola "loro" dissero che tale spesa (terza corsia Albavola-Ovaio) la avrebbero sostenuta i proponenti del grande centro commerciale contenente un negozio Ikea.
La misero anche sul Tirreno la "spesetta" di 3milioni e mezzo di euro convinti che fosse accettata a piè pari dai proponenti dell'epoca del faraonico progetto ma...fu smentita la mattina dopo per la guazza.

Poi cosa ha di speciale quel negozio svedese li che dove arriva: lo Stato, l'Anas, la società Autostrade debba fargli ponti e giravolte senza badare alla pianificazione che un Comune/un Area si è dato?

11/4/2015 - 9:29

AUTORE:
Aurelio

ma vi rendete conto come siamo messi?
Se c'era Ikea la rotonda ci sarebbe stata da un pezzo.
In via sei Salcetti se ne riparlerà a settembre, quando il fio pende, l'uva è matura e a tutti si dà a dintende.