Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Fra qualche giorno sarà la festa della "mamma. La mia, da piccola, aveva sempre fame. C'erano i tedeschi e la guerra. Una volta, sulla salita per Montignoso, rubò una filza di salsicce da un camioncino che saliva, per mangiarsele con il fratello, quello che le assomigliava di più e che difendeva a colpi di "cartella", un porta munizioni di metallo, visto che quello piangeva sempre quando gli altri bambini lo picchiavano. A otto anni lavorava già, fabbrica di mattoni e raccolta delle olive. Ha affrontato la vita come doveva: con inconsapevole leggerezza. Quella che non possiedo io e molte altre di questo nostro tempo "arruffato", incalzante e paradossalmente sospeso.
Alba De Cèspedes è l'autrice, quasi dimenticata dai più, di "Quaderno proibito". Donna raffinata, partigiana, " letterata". Il libro è del ‘ 50 . 1950. Leggendolo ti accorgi che quello che descrive, la vita di una "mamma", non è molto diversa da quella di oggi o di appena ieri. Nonostante le "rivoluzioni", i sacrifici, le violenze, le lotte, "i piedi puntati" di molte di noi. Siamo ingegneri, medici, avvocati, giudici, single e non più "zitelle" ma quando diventiamo "madri” il mondo cerca di travolgerci e approfittare di questa enorme bellezza che solo noi possiamo dare per "rimetterci al nostro posto".
Valeria la protagonista di Quaderno proibito", ha una famiglia, lavora e per i suoi familiari è solo ed esclusivamente "mamma". Nel senso di cucinare, lavare, gestire i figli, l'economia domestica. La responsabile del mondo familiare. E se Dio non voglia hai desiderio del tuo tempo, per scrivere magari emozioni o condividere con gli altri il tuo sguardo sul mondo, allora che "mamma sei che ti distrai! ".
Anche io mi confronto spesso con le altre sull'andamento familiare e sui mariti, che sono uomini di "oggi" e ci aiutano ma che hanno lo sguardo scocciato se il maglione non è stirato e le polpette non sono perfette. Ed i figli, non parliamo delle figlie, che ti taglieggiano "amabilmente". E che noi amiamo perdutamente, come Valeria.
Mi piacerebbe vedere la faccia della mia amica di "fronte" se e quando leggerà quello che ho scritto e sentire sul momento la sua ineguagliabile risata. Quella si che è leggerezza. Profonda e consapevole leggerezza.