Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
In relazione all'episodio avvenuto la sera di pasquetta all'estero del ristorante "La Tavolaccia" quando un passante ha aggredito verbalmente l'ex premier Enrico Letta mentre andava alla sua auto dopo aver cenato con parenti e amici al ristorante, il proprietario Valerio Ciacchini sta valutando l'ipotesi di sporgere querela contro l'aggressore.
"Mi scuso con l’onorevole Letta e prendo le distanze dal cliente del mio ristorante che lo ha offeso. Anzi, sto pensando di agire legalmente contro questa persona perché ha arrecato un danno al locale. Non ho assistito personalmente alla scena. Mi è stata riferita da un testimone appena entrato nel ristorante. Se avessi visto sarei di sicuro intervenuto".
Valerio Ciacchini, 53 anni, di San Giuliano Terme, dal 1984 ristoratore alla “Tavolaccia” di Rigoli, è stato un aderente alla Lega e rimasto, come consigliere comunale, nell'area Pdl.
Tiene a precisare però che la politica non c'entra con l'episodio avvenuto.
«La politica non c’entra – chiarisce –. Anzi, deve restare fuori da questa storia. Come contitolare de "La Tavolaccia" esprimo la mia piena e totale solidarietà al nostro ex presidente del consiglio. Letta, sia pure con cadenza sporadica a causa dei suoi incarichi politici che lo hanno portato lontano da Pisa da tanti anni, è un mio gradito cliente oltre che un gran signore e galantuomo. Ricordo proprio nel mio locale una cena di festeggiamenti, con il suo comitato elettorale, in occasione della sua prima elezione in parlamento nel 1992».
«Mi riservo di sentire il mio legale – conclude Ciacchini –per vedere se ricorrono gli estremi per una denuncia, ne va della tutela e dell'onorabilità mia e del mio storico locale».
Sull’episodio interviene anche il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Pisa, Giovanni Garzella che scrive:
«Qualcuno potrà non condividere le idee e le azioni politico-istituzionali dell’ex presidente Enrico Letta come quelle di altri politici, ma non è accettabile l'aggressione, la denigrazione, l'offesa. Solo il confronto educato e rispettoso eleva le istituzioni. Sono alcuni anni che "beceri" della politica insegnano questi linguaggi aggressivi propi nella nostra recente storia dello squadrismo fascista. Nell'esprimere totale solidarietà ad Enrico ed a ciò che rappresenta nel nostro Paese, oltreché al titolare del Ristorante chiedo a quel cittadino di chiedere scusa pubblicamente».