Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Gioco della tombola, premiazione della miglior Torta co’ bischeri fatta da Maestre tortaie locali con una targa d’onore per il “Palio” e… spiegazione dell’indovinello.
La tombola si svolgeva tranquillamente con poche di quelle argute battute che seguono sempre l’estrazione dei numeri, se non per la pacatezza dei partecipanti che si sono elegantemente espressi con il classico: tiramelo! seguito da un colorito: rimuginali! o lo spiritoso: è uscito il novantadue?
Se c’erano i pensionati, quelli di vecchiaia mescolati a quelli di contributi, c’erano anche gli immancabili nipoti, il secondo lavoro, ma non al nero anzi azzurro o rosa, che si divertivano al par dei nonni, o forse anche di più.
Finiti i tiri di ghiandine, cinquine e tombole, è stata la volta della premiazione della miglior torta (sempre co’ bischeri) e la targa “Maestra tortaia” è toccata alla signora Marta, di Filettole, non natia, piovuta, ma da tanti anni abbastanza da avere appreso la tecnica antica del rimescolamento di cioccolata, pinoli, uvetta riso e pasta (mi sembrava che mancassero i canditi però).
Torta per tutti, risate e saluti al prossimo venerdì quando ci sarà (anticipo il volantino) una speciale giornata per “Conoscere la nostra storia: chi eravamo (un laureato), chi siamo (un dottore e lo specchio) e chi saremo (meglio non pensarci)”.
Rivedremo i momenti felici passati, noi che eravamo brutti ma giovani ora che siamo... belli vecchi!
A venerdì allora ma… l’indovinello?
Il birbante enigmatico organizzatore, il vulcanico Nedo Masoni, dice candidamente: sapete, non è difficile!
Allora state a sentire cosa voleva significare quel mercante nell’orto con pastore e norcino!
Prima però dovete leggere i tre indizi che “indirizzavano”(?):
1° Cadorna la conquistò da fuori,
2° Là dove il vecchio Serchio doventa ballerino e
3° 50 non più giovani non più forti ma nemmeno morti, appollaiati sopra un drago che sputa veleno.
Quest’ultimo era facile: 50 i posti di pensionati su un pullman che inquina, ma Serchio ballerino dove? alla steccaia di Avane, alla cascata di Ripafratta o a Bocca di Serchio? E poi Cadorna? E il mercante con pastore e norcino?
Ora che so la soluzione effettivamente difficile non era, ma era molto di più del solito ingazzabugliolio dei miei quiz sulla Voce.
Tanto per cominciare la storia di Cadorna non era quella di Luigi, quello noto ricordato sempre abbinato a Diaz nella prima guerra mondiale, ma suo padre Raffaele, quello della presa di Porta Pia, poi il Serchio era “vecchio” quindi non più Serchio ma Auser, poi il mercante è il mercato dove si compra il cibo per un picnic, formaggi e salumi quindi riassumendo: Porta(fuori) = gita, Auser (ritrovo da ballo)= gita, Pullman = gita, Picnic= gita..quindi soluzione…GITA.
La torta in palio è sempre lì!
O non aveva ragione Nedo a dire che era facile?!