Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Cocco e Drilli sono in luna di miele, ma il mio giardino è come un “arca di Noè” dove mi posso sbizzarrire a trovare altri “esseri viventi”.
“Una rosa, è una rosa, è una rosa”, scrisse Gertrude Stein, ed ora siamo vicinissimi al mese che le consacrerà, ma per ora siamo invece in quello delle farfalle e allora:
“una farfalla è una farfalla è una farfalla”
Vi presento oggi una Vanessa, Atalanta, una farfalla che sverna sotto la mia veranda e si sveglia ad ogni apparizione di raggio di sole.
Il poeta giapponese Yosa Buson (1715-1783) ci ha lasciato un haiku che sintetizza in sole dieci parole tutto il mistero ed il fascino della farfalla:
Come in un sogno,
vorrei tenere in mano
la farfalla.
Io a volte la tengo in mano se mi fermo immobile a braccio teso vicino ai fiori che lei ama, ma il sogno è breve e oggi il quiz è quello, semplice stavolta –vedi foto-, di svelare il perché la mia farfalla, che è farfalla in ogni senso, sfarfalla subito via.
Io la chiamo “Atalanta la Girottolona”.
Perché?